C’è una piccola oasi di pace e relax al centro di Roma che si trova nell’Hotel Diana, gestito dalla stessa famiglia da ben 86 anni. Si chiama Roof Garden L’Uliveto, ed è una splendida terrazza immersa nel verde e tra gli ulivi, che si trova a pochi metri dalla stazione Termini e dal Teatro dell’Opera. L’Hotel Diana di Roma deve la sua storia alla lungimiranza del suo fondatore, Benedetto De Angelis, noto anche per aver portato per primo i turisti con il “torpedone” in giro per la città e in gite fuori porta fino a spingersi a Pompei, Sorrento e Capri, meritando la cittadinanza onoraria di Sorrento. Avendo iniziato da giovanissimo a lavorare nel campo del turismo come “addetto alle funi degli ascensori ad acqua” all’Hotel de Russie, fino ad arrivare alla portineria dell’Hotel Quirinale, nel 1939 Benedetto De Angelis prese in affitto un palazzo a via Principe Amedeo 4. Così avviò l’attività di albergatore, chiamando l’Hotel Diana, nome ispirato a quello della figlia di un fraterno amico e collega di lungo corso. Si trasferì nell’hotel ad abitare con la famiglia, la moglie Anna ed i figli Clara, Enrico e Silvestro. A metà degli anni Settanta la terza generazione della famiglia entra nell’attività con un grande spirito di innovazione.
Nel 1985, Benedetto muore lasciando un grande vuoto, ma l’anno seguente inizia la completa ristrutturazione dell’Hotel Diana e nel 1996 viene realizzato il roof garden. Nel 2008 le figlie di Enrico, Stefania e Caterina, subentrano nell’attività per dedicarsi rispettivamente all’housekeeping e alla ristorazione. Oggi l’Hotel Diana di Roma, quattro stelle e 157 camere, è rappresentato da Carlo De Angelis (managing director dell’hotel nonché già presidente del gruppo degli Alberghi Storici di Roma di Federalberghi), dalle sorelle Caterina (responsabile food&beverage) e Stefania (consigliera di amministrazione con delega per l’housekeeping) e dalle sue figlie Marta (responsabile amministrazione) e Cecilia (sales manager).
Si dice che non c’è soggiorno di successo senza una cucina di alto livello: l’Hotel Diana offre una ricca prima colazione, servita all’ultimo piano dell’albergo e in terrazza, durante la bella stagione, mentre il ristorante L’Uliveto, guidato dallo chef Alessandro Pinca, è aperto anche al pubblico per pranzo e cena, proponendo i menù stagionali che privilegiano prodotti del territorio e materie prime di eccellenza.
Stracchino panato con crema di zucca
L’executive chef Alessandro Pinca, classe 1993, è cresciuto “con le mani in pasta”, complice l’attività dei nonni: quello paterno era consulente nel settore della ristorazione, mentre il materno produceva vino e olio a Frascati. Dopo l’esordio nelle cucine di un famoso ristorante romano Flavio al Velavevodetto a Testaccio e da Ciao Checca, un ristorantino di slow street food, Pinca inizia un’esperienza lavorativa con Vincenzo Mancino, il talent scout di formaggi e salumi laziali, e la successiva collaborazione ai progetti di Arcangelo Dandini. Alla fine del 2017 arriva la proposta de L’Uliveto Roof Garden dell’Hotel Diana, dove esordisce prima come sous chef, per poi diventare executive chef nel 2019 fino al giorno d’oggi.
Gnocchi alla romana con fonduta di fiocco e tartufo
Alessandro Pinca ha impostato la sua cucina sui principi dell’eccellenza, della sostenibilità e del benessere animale, collaborando con vari fornitori laziali di nicchia. Lo chef propone prevalentemente la cucina romana di qualità con piatti della tradizione realizzati con tecniche moderne. Accanto ai quattro menu degustazione come Romae (in omaggio alla Capitale), Radici (più inerente alle origini dello chef), Contrasti (estrosa per accostamenti e saliscendi di sapori) e Naturae (dedicata ai vegetariani), il nuovo menu à la carte è un concentrato di proposte stagionali e del territorio. Ad alcuni suoi evergreen come un originale Tonné rolls (vitello tonnato rivisitato) e il tenero Carpaccio di manzo Marango alle erbe aromatiche con carciofini, si sono aggiunte le novità come Stracchino stagionato panato con spinacino e crema di zucca, croccante fuori e fondente dentro. I classici primi piatti romani sono felicemente affiancati dai tradizionalissimi e pressoché introvabili Gnocchi alla romana con fonduta di fiocco della Tuscia e tartufo e gli Strozzapreti artigianali con funghi galletti e castagne, nel perfetto mood autunnale.
Cioccolato in 5 consistenze e lamponi
Anche tra i secondi spiccano i tradizionali Pollo ruspante alla cacciatora in bianco e Filetto al pepe verde con purè di patate, con a fianco un succulento Petto d’anatra laccato al miele e cicoria ripassata e una sfiziosa Frittura di calamari e mazzancolle servita con lime, paprika piccante e salsa yogurt. Da non trascurare i dessert: l’immancabile Tiramisù in coppa, i dolci un po’ d’antan come Salame al cioccolato e Sbriciolata con crema pasticcera all’arancia e scaglie di cioccolato, ma anche il raffinato Cioccolato in 5 consistenze e lamponi.
Caterina De Angelis
Secondo Caterina De Angelis, per il bar di un grande albergo è importante avere una drink list aggiornata e originale. “All’Hotel Diana arrivano ospiti da tutto il mondo, quasi sempre in vacanza, e vengono per visitare posti nuovi e degustare nuovi sapori”, spiega la titolare, “certamente tra le novità rientrano anche cocktail e aperitivi. Ecco perché, accanto agli immancabili classici, ci piace inserire proposte più fantasiose, che attirino la curiosità dei clienti. E quest’anno abbiamo deciso di seguire i consigli delle stelle”.
Gianluca Storchi
Per questo il barman Gianluca Storchi propone per l’autunno la sua speciale drink list “celestiale”, abbinando i 12 segni dello zodiaco a 12 cocktail, scelti tra grandi classici, mix vintage e novità assolute, individuando affinità elettive tra tipologie astrali e miscelati d’autore. Oggi l’Hotel Diana è una delle aziende storiche che riconosce l’importanza della famiglia, fondamentale sia per le attività che per i rapporti umani.