Capita, a volte, di non aver mai assaggiato un prodotto straordinario, che per cultura e professione dovresti invece conoscere molto bene. Capita, come quando ti rendi conto all’improvviso di non aver mai letto quel famoso romanzo di cui tutti parlano, e un po’ ti vergogni. Ma la sorpresa (e la soddisfazione) nel momento in cui lo scopri, passato il disagio, in questi casi è più che doppia.
E’ quello che personalmente mi è accaduto qualche mese fa durante un viaggio in Calabria: ovunque andavo tutti parlavano di questo famigerato “Amaro Jefferson” come di una delizia senza fine. Alla fine ho preteso di assaggiarlo e sono rimasto esterrefatto per qualità, pulizia, bontà, originalità. Ma c’è di più, osservando lo stile e la bellezza estetica della bottiglia, ho compreso fin da subito che c’era molto di più di un suadente e straordinario liquore, prodotto dal Vecchio Magazzino Doganale.
L’azienda calabrese nasce da un’inaspettata eredità appartenuta alla famiglia Trombino, circa sette anni fa, quando Ivano Trombino, per volontà di suo padre, andò alla ricerca di notizie del nonno Egidio, emigrato da giovane in America latina e mai conosciuto. Scoprì che era morto di vecchiaia e che in Brasile si era rifatto una famiglia, alla quale aveva lasciato dei racconti e delle storie meravigliose, quelle di una nave partita dal porto di Panama con un carico di alcool da canna da zucchero, che naufragò sulle coste della Calabria alla fine dell’Ottocento. La nave era capitanata da Jefferson, il suo navigatore era Roger e il medico di bordo era Gil, gli unici sopravvissuti al naufragio e che trovarono rifugio presso il Vecchio Magazzino Doganale, un antico negozio di erbe, spezie e liquori di contrabbando, gestito da Raffaele Trombino detto “u Giocondo”. Si stabilirono proprio lì Jefferson, Roger e Gil, e iniziarono a produrre liquori utilizzando il patrimonio botanico della Calabria. Dopo più di un secolo il metodo di produzione e la filosofia di allora è la stessa con cui l’azienda di Ivano Trombino produce i suoi liquori, rispettando fedelmente le antiche e segrete ricette create e tramandate nel tempo.
Da questi racconti affascianti nasce, quindi, la volontà di riportare alla luce il Vecchio Magazzino Doganale a Montalto Uffugo, piccola cittadina calabrese. In questo piccolo borgo in provincia di Cosenza c’è anche il laboratorio di ricerca e si svolge l’attività di raccolta e selezione delle botaniche autoctone del territorio. La produzione dei liquori avviene in modo del tutto artigianale, nel rispetto della natura e delle tradizioni della terra calabrese.
La lavorazione è per infusione singole e separate delle botaniche da fresco, ovvero appena in fiore e raccolte rigorosamente a mano, e sia per distillazione delle stesse. La filosofia rimane quella di “fare le cose come venivano fatte tanto tempo fa”, cercando di lavorare con le tecniche agricole utilizzate anticamente, puntando tutto alla qualità del prodotto. Per questo motivo il Vecchio Magazzino Doganale è definito anche “Produttore di Liquori Rurali”. Alla fine ecco liquori e distillati premium e unici al mondo, che vorresti raccontare pensando di aver scoperto un piccolo miracolo in uno sperduto paesino del sud Italia. Ma quando ti accorgi che i prodotti di Ivano hanno vinto premi in tutto il mondo, ti rimane al consolazione di esserci arrivato anche tu a conoscerli, con “molta calma”, ma con grande gioia…