Ne ha fatta tanta di strada il Timorasso di Luigi Boveri, da quanto nel 1992 ha tracciato le linee di un nuovo futuro per lui e sua moglie Germana Ciccotti. Una data spartiacque che ha segnato il cambiamento in un periodo difficile dell’agricoltura italiana così come dell’enologia, dove avere forza e passione non sempre era sufficiente. Luigi aveva ereditato a Costa Vescovato l’attività di famiglia, un’azienda agricola dove si producevano vino, cereali e foraggio. “Alla fine degli anni Ottanta, appena ventiquattrenne e già fidanzato con Germana, feci un’esperienza in una grande azienda di consulenza agraria, che mi cambiò la vita. Capii che dovevamo specializzarci nella produzione vinicola, che il vento stava cambiando nel mondo del vino, e non potevano più produrre anche cereali e foraggio”.
Un salto nel vuoto che lo portò, da lì a poco, a produrre la sua prima etichetta, appena 2000 bottiglie di Cortese, il Vigna del Prete. La produzione fu seguita da un enologo langarolo, sul quale Luigi Boveri costruì la sua esperienza ma soprattutto definì la strada da percorrere. Una strada lunga 30 anni che oggi celebra con due nuove etichette numerate in Edizione Limitata, il Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015 e il Vignalunga Barbera Colli Tortonesi Doc 2015. “È un regalo che ci siamo voluti fare per testimoniare questo importante traguardo, che ci vede uniti come famiglia coi nostri figli Francesco, Matteo e Sara” spiegano Luigi Boveri e Germana Ciccotti.
La vendemmia 2015 ritenuta una grande annata, tra le migliori degli ultimi 25 anni, con un andamento climatico stagionale caldo ma non eccessivo e con scarse piogge estive, ha inciso positivamente sulle uve di Timorasso e Barbera, portando a perfetto compimento la loro maturazione, influenzando in modo significativo profumi, polifenoli e longevità.
“Il vino si fa in vigna” continua Luigi Boveri. “Quando l’uva arriva sana in cantina, dobbiamo essere solo bravi a non rovinarla”. Tutte le fasi della produzione vinicola, dalla cura delle vigne alle pratiche di cantina fino all’imbottigliamento, sono seguite direttamente da Luigi. “I vini che mi piace fare? Quelli onesti e sinceri, che rappresentano il nostro territorio”.
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