La Sardegna è un luogo antico, magico e pieno di suggestioni, e la storica Cantina Pala a Serdiana, in provincia di Cagliari, ne è una testimonianza, essendo diventata negli anni una delle massime espressione del territorio: un autentico concentrato della Sardegna quella vera, sconosciuta ai più.
Serdiana è un piccolo borgo della parte più meridionale del Campidano, a venti chilometri da Cagliari. Terra di agricoltori, di oliveti e vigne, è il secondo comune in Sardegna per superficie vitata con 810 ha (contro Alghero con 1229 ha). Oltre che per l’olivicoltura e la viticoltura di altissima qualità, il borgo è conosciuto per le sue bellezze artistiche e naturali: meritano una visita la chiesa di Santa Maria di Sibiola, un piccolo capolavoro d’arte romanica circondato da uliveti, e Su Staineddu, un lago salato popolato da numerose specie di uccelli, tra cui fenicotteri rosa.
Terralbese
La passione della famiglia Pala per la viticoltura inizia nel primi del ‘900 con Battistino Pala, classe 1873, ma è il suo figlio Salvatore a fondare la Catina Pala nel 1950. L’azienda cresce, e nel 1974 Salvatore la sposta nel centro del paese, in uno spazio più grande che conserva la struttura tipica della casa campidanese: la corte delimitata dai muri perimetrali piuttosto alti, dove l’edificio principale è costruito in legno e tegole. Nel 1980 suo figlio Mario inizia la ristrutturazione dei vigneti e studia come affinare qualità e produzione. Oltre al Nuragus e al Monica, impianta il Vermentino (il Cru Stellato è un’etichetta pluripremiata), il Cannonau (anche qui la Riserva fa incetta di premi da anni), e, soprattutto, il Bovale, un vitigno autoctono, originario della zona di Terralba in provincia di Oristano, coltivato a piede franco sulla sabbia.
Bovale, Terralbese
Sono poche le zone in Italia, ma anche nel mondo, dove crescono i vitigni non innestati su radice di varietà americane: per fortuna ci sono rimaste alcune varietà autoctone, coltivate nei terreni vulcanici o sabbiosi, come il Bovale, che sono rimaste intatte perché la fillossera evita di propagarsi in quel genere di terreni. In tutta Europa, oltre la Sardegna, queste zone si possono contare sulle dita di una mano: il Vesuvio e l’Etna, Nettuno in provincia di Roma, le isole Canarie e qualche altro piccolissimo territorio isolato.
Tanca s’Arai
Il cammino della cantina Pala verso la produzione di qualità, con la razionalizzazione di vigneti e cantina, oramai procede inarrestabile. Il raro utilizzo dei vitigni internazionali è finalizzato all’esaltazione e all’affinamento dei gusti peculiari dei vitigni sardi. Accanto alla riscoperta e alla valorizzazione di vitigni autoctoni, la famiglia Pala pone grande attenzione a tutto ciò che ruota intorno al vino: cibo, territorio e cultura.
Is Crabilis
Mario Pala ha saputo trasformarla in una moderna realtà, tra le più apprezzate e innovative del panorama vitivinicolo della Sardegna, con cura estrema della qualità e fedeltà totale alle radici sarde. Pala è anche socio fondatore del Movimento Turismo del Vino Sardegna ed è sempre felice di aprire le porte della cantina per una visita con una degustazione, ma anche di mostrare i vigneti per comprendere meglio il territorio. E confessiamo che è difficile trovare un esempio migliore dei sapori autentici dei piatti tradizionali per poter assaporare appieno la Sardegna ed esaltare i profumi e i sentori dei vini.
Il tonno in scatola di Luigi Pomata
Ed ecco quindi che entra in scena Luigi Pomata, uno degli Chef più famosi della Sardegna, chiamato anche “Il Re del Tonno”, e non per caso. Al suo ristorante è possibile assaggiarlo in ogni modo: crudo, cotto, grigliato, conservato sottolio. Carlofortino di origine, Luigi conosce alla perfezione il prodotto ed è anche l’ambasciatore del tonno nel mondo.
Il Tonno scottato di Luigi Pomata
Stellato esiste anche in versione Nature 2017, una piccola produzione di circa 700 bottiglie a fermentazione spontanea: un’esplosione di erbe mediterranee che in Sardegna sono ben 200 e non si trovano da nessun’altra parte, corposo e strutturato, infinitamente intrigante accanto al tonno sottolio, produzione del papà di Luigi Pomata.
Culurgiones
Aragoste, Renzo Corona
Le specialità sarde sono tante, decisamente uniche e infinitamente ricercate in fatto di lavorazione artigianale e di prodotti incontaminati. Uno dei rappresentanti più famosi della parte sud occidentale dell’isola è Renzo Corona, chef del ristorante Da Renzo nell’oristanese, comunicatore ed imprenditore, attivo sul campo da 1985. La sua cucina trasmette sapori tradizionali ed elaborati con cura: paste fatte a mano, pesce e crostacei pregiati, carta di vini incentrata quasi totalmente su vini regionali.
Fregola con i crostacei di Renzo Corona
L’aragosta (quasi) alla Catalana di Renzo Corona
Ancora una volta Stellato per accompagnare l’aragosta (quasi) alla Catalana. Invece di pomodori con cipolle, Da Renzo la servono con frutta estiva e vinaigrette abbondante, una vera delizia per il palato.
Famiglia Pala
Oggi Mario Pala e sua moglie sono affiancati dai figli, e il nuovo nucleo familiare dedica ancor maggiore energia alla produzione di vini di qualità a forte vocazione territoriale, potendo contare su vigneti in esposizione ottimale coltivati con metodi tradizionali e secondo le regole della coltivazione biologica integrata.