LOCALE FIRENZE FESTEGGIA 10 ANNI: TRA I TOP 25 AL MONDO
Non poteva trovare regalo migliore per festeggiare i dieci anni d’attività: Locale Firenze – il cocktail bar nel cuore del centro storico gigliato aperto nel 2015 e in breve diventato luogo di culto per appassionati di mixology, tra guest internazionali e cene a quattro mani – si è appena visto attribuire la 22° piazza nel ranking globale di The World’s 50 Best Bar. Se è vero che a stargli davanti nella classifica dei bar italiani c’è il Moebius a Milano (entrato addirittura nella top 10, con il 7° posto a livello mondiale), a consolare il general manager Faramarz Poosty e il bar manager Fabio Fanni c’è la consapevolezza di un gran balzo in avanti rispetto alla 34° posizione conquistata nel 2024.
Per Locale Firenze è un exploit che arriva proprio nell’anno che segna l’appuntamento col decennale, con la soddisfazione di aver staccato un altro mostro sacro della miscelazione nostrana, il Drink Kong a Roma fermo in graduatoria alla 40° posizione. Non c’è dubbio che a dare ulteriore pepe alla notizia arrivata dalla serata di gala a Hong Kong ci sia la concomitanza con l’anniversario: a ben vedere, il traguardo dei dieci anni rappresenta la naturale evoluzione di un progetto nato con l’obiettivo di ridefinire il concetto stesso di ospitalità. Locale è da sempre un laboratorio di ricerca, dove la mixology del bar manager Fabio Fanni e del bartender Alessandro Mengoni si intreccia alla cucina dello chef Simone Caponnetto in un dialogo costante tra tecnica e creatività: nel nuovo spazio “Labo-ttega” fermentazioni, distillazioni interne, controllo delle estrazioni e studio delle materie prime diventano strumenti di un linguaggio che unisce innovazione, estetica e senso del territorio, e dove il bere bene si miscela sapientemente col divertimento, elemento spesso messo in secondo piano quando si parla di bar di livello internazionale.
Ma il successo di Locale passa soprattutto attraverso l’intuizione (prima) e la guida (adesso) di Faramarz Poosty, general manager e mente del progetto, che in dieci anni ha costruito una visione capace di fondere accoglienza, design e ricerca. “Locale è cambiato molto, con il Copvid a fare da spartiacque: i primi anni” spiega “erano caratterizzati da una continua ricerca di ingredienti, di modi per migliorare il servizio, di riconoscimenti, e da grande energia. Oggi invece siamo passati a un modello più centrato sul piacere, sulla leggerezza e sulla cura dell’ospite in modo rilassato, col sorriso. Abbiamo messo da parte la fretta dei premi per dare priorità al nostro divertimento, sull’essere presenti, e all’attenzione per chi ci viene a trovare. Oggi siamo una squadra solida, che si diverte, con uno scambio continuo tra cucina e bar, e riusciamo a portare il nostro concetto e la nostra energia anche all’estero, collaborando con professionisti da tutto il mondo, pur restando profondamente radicati qui a Firenze. In dieci anni non abbiamo mai cercato scorciatoie o inseguito tendenze: abbiamo costruito tutto passo dopo passo, con una visione chiara e un’identità che si è evoluta restando fedele a sé stessa. Locale ha sempre avuto una doppia anima — bar e cucina, tecnica e convivialità — ma ciò che ci distingue davvero è la capacità di rinnovarci senza perdere il legame con Firenze e con le persone che la vivono”.
localefirenze.it