OLIO “PUJJE” VOLA A PARIGI
Pujje, l’Olio Extra Vergine di Oliva italiano, che ha conquistato i palati più esigenti ed ha ricevuto importanti riconoscimenti in tutto il mondo, confermando la sua qualità superiore e la sua vocazione all’eccellenza, è uno degli ingredienti speciali utilizzati nelle cucine e sulle tavole prestigiose dell’evento sportivo più atteso dell’anno a Parigi. L’Italia porta così in scena, non solo la sua abilità sportiva, ma anche un’esperienza culinaria ed agroalimentare eccellente ed autentica. L’Olio Pujje, con la sua storia di successi e la sua reputazione internazionale, incarna l’arte e la maestria degli olivicoltori italiani, che con passione e dedizione portano avanti una tradizione secolare di produzione dell’olio extra vergine d’oliva di alta qualità, ma anche l’impareggiabile artigianalità che contraddistingue tutti i prodotti Made in Italy nel panorama internazionale.
Questo Olio non solo elogia la cultura gastronomica italiana, ma celebra anche i valori di determinazione, impegno ed eccellenza che contraddistinguono gli atleti di tutto il Mondo. È portavoce di un’eredità intrisa di una storia ricca di successi e di vittorie. La sua presenza a Parigi sembra un indiscutibile segno del destino, che unisce la gloria passata alla grandezza presente. Infatti, Pujje, noto come “Olio degli Dei“, porta con sé una leggenda legata alla mitologia greca e rappresenta il collegamento tra la terra e la storia antica. Questo olio pregiato, prodotto a Taranto, antica colonia della Magna Grecia, incarna alcune divinità greche associate all’anima dei propri oli – Anfitrite come la Dea del Mare perché è un blend fruttato leggero per i piatti a base di pesce; Rea come la Dea della Terra perché è un blend fruttato intenso per i piatti a base di carne e verdure; Helios come il Dio del Sole perché è un monocultivar fruttato medio di ogliarola salentina da antiche piante di ulivo, per le quali il sole è la più importante fonte di vita.
È divenuto Brand Ambassador del Museo Archeologico Nazionale Marta, dove sono custoditi i resti dell’Atleta di Taranto. Questo straordinario reperto archeologico, scoperto nel dicembre del 1959, sembra essere l’ossatura di un giovane trentenne vissuto tra il 500 e il 480 a.C., un campione nella pratica atletica dell’epoca. È “l’atleta degli atleti”, campione tra i campioni del suo tempo, di pugilato, lancio del disco, salto in lungo e corsa delle quadriglie. L’eco delle sue quattro vittorie alle Olimpiadi nella specialità del Pentathlon riecheggia ancora nelle sale del Museo Marta, dove agli angoli del feretro sono posti quattro vasi, le così dette Anfore Panatenaiche, ricolme di olio ricavato dagli uliveti consacrati alla Dea Atena, usate nell’antichità per premiare i vincitori, equiparabile all’attuale medaglia d’oro. Anche Pujje con gioia e onore rappresenta l’Italia attraverso un prodotto così unico e significativo, in questo eccezionale scenario sportivo internazionale.