JONATHAN PRINCE E STEPHANIE MANASSEH: ARTE, INNOVAZIONE E VISIONE CULTURALE

In un mondo in cui le collaborazioni creative spesso si consumano rapidamente, Jonathan Prince e Stephanie Manasseh rappresentano una rara fusione tra forza artistica e genialità curatoriale. Compagni nella vita e nella visione, lo scultore americano e la curatrice canadese hanno costruito un’impronta culturale internazionale che unisce continenti, discipline e sensibilità, fondendo scultura, design, gastronomia e dialogo sotto un unico ethos estetico.

Insieme, sono i co-fondatori di Berkshire House nel Massachusetts e di Maison Berkshire a Bruxelles, due spazi multidisciplinari audaci che reinventano il modo in cui l’arte può essere vissuta, esperita e condivisa.

Jonathan Prince

Jonathan Prince è ampiamente riconosciuto per le sue opere monumentali in acciaio inossidabile, acciaio CorTen e granito, sculture che indagano i dualismi tra permanenza e impermanenza, controllo industriale e caos naturale. Con un background che spazia dalla chirurgia maxillo-facciale alla produzione cinematografica e all’imprenditoria tecnologica, Prince porta nella sua arte una precisione ineguagliabile e una profondità filosofica rara. Le sue sculture – spesso fratturate, ossidate o lucidamente integre – sono meditazioni sulla trasformazione, sulla fragilità e sulle geometrie nascoste dell’esistenza. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni, tra cui l’Eli and Edythe Broad Art Museum, ed è stato protagonista di mostre pubbliche che vanno dal 590 di Madison Avenue a Manhattan fino al Museo del Ghetto Ebraico di Venezia durante la Biennale.
Jonathan Prince è rappresentato a livello mondiale dal manager artistico Amir Shariat, e tutte le sue opere sono realizzate nel suo studio nei Berkshires, negli Stati Uniti.

Stephanie Manasseh

Al centro del suo studio e della sua pratica in continua evoluzione si trova Stephanie Manasseh, sua moglie, partner e curatrice visionaria dietro molte delle scelte strategiche ed estetiche che definiscono lo studio di Prince. Manasseh porta nelle loro iniziative comuni un respiro internazionale affinato da decenni di esperienza nel mondo dell’arte. Laureata alla McGill University, con studi avanzati al Sotheby’s Institute e a Goldsmiths di Londra, parla fluentemente quattro lingue ed è esperta nelle dinamiche sottili del legame culturale. Nel 2006 ha fondato la Accessible Art Fair, democratizzando l’accesso per artisti indipendenti in città come Bruxelles e New York. Ha curato mostre di rilievo, inclusa una mostra epocale su Sol LeWitt al Museo Ebraico del Belgio, e collabora con istituzioni come il Museo Ebraico di Amsterdam. Le sue collaborazioni spaziano da brand iconici come Tiffany e BMW fino al New York Times. Ma è nel potere silenzioso del suo lavoro accanto a Prince che il suo istinto curatoriale trova piena espressione.

 

Berkshire House: un santuario creativo nei Berkshires

Berkshire House

Nel 2020, la coppia ha trasformato un’ex fattoria casearia di inizio Novecento, nel Massachusetts occidentale, in Berkshire House: uno spazio di 2.000 metri quadrati che fonde scultura, design ed esperienza sensoriale. Lo spazio è lo studio principale di Prince, ma accoglie anche installazioni curate, performance e incontri gastronomici sotto la direzione di Manasseh.
Un disegno murale permanente di Sol LeWitt, curato da Manasseh e installato in collaborazione con la famiglia LeWitt, ancora il sito a una profonda reverenza per la storia dell’arte concettuale.

Berkshire House

Il programma culturale include Spectrum, una serie multidisciplinare dinamica, e Twelve, un’iniziativa gastronomica “farm-to-table” che riunisce chef, artisti e pensatori in conversazioni intime.
Nello spirito del Bauhaus e del Black Mountain College, Berkshire House è meno un luogo che un laboratorio vivente, dove le discipline artistiche convergono e si evolvono sotto la guida di due menti che operano in perfetta sinergia.

 

Maison Berkshire: un atelier transatlantico a Bruxelles

Maison Berkshire (Photo Credit Michel Figuet)

Nel 2024 la loro visione condivisa ha attraversato l’Atlantico con l’apertura di Maison Berkshire a Bruxelles, uno studio di design e un salotto culturale che introduce il vocabolario scultoreo di Prince in un contesto europeo. Qui, tra gallerie Art Nouveau e spazi contemporanei della capitale belga, la coppia propone un nuovo modello di vita artistica, intimo e intelligente.

Maison Berkshire (Photo Credit Michel Figuet)

L’apertura ha presentato una collaborazione tra Prince e il designer Nicolas De Pomerlau, segnalando l’impegno dello studio a fondere scultura e design da collezione.
Maison Berkshire opera non solo come studio ma anche come spazio curatoriale, dove la rete globale di Manasseh alimenta un programma rigoroso e lungimirante di mostre, conferenze e collaborazioni.

 

Una partnership radicata nella visione e nell’intimità

Jonathan Prince e Stephanie Manasseh

Ciò che rende eccezionali Jonathan Prince e Stephanie Manasseh non è soltanto l’eccellenza dei loro percorsi individuali, ma la forza gravitazionale che esercitano insieme. La loro unione creativa è inseparabile dalla loro unione personale: un legame fatto di intelletto, intuito e dedizione.
In un mondo dell’arte spesso dominato dall’ego o dallo spettacolo, il loro modello collaborativo, radicato nel rispetto reciproco e in uno scopo condiviso, offre un paradigma nuovo. Mentre Prince scolpisce la materia, Manasseh scolpisce i contesti concettuali e culturali che danno significato alle sue opere. Il risultato è una pratica che è allo stesso tempo monumentale e profondamente intima.
Non sono semplicemente una “power couple” in senso culturale; sono architetti dell’esperienza. Che si tratti di una frattura scultorea in acciaio, di una cena curata sotto un disegno murale di LeWitt, o di una conversazione transatlantica tra artisti, Prince e Manasseh ci invitano a immaginare un mondo in cui l’arte non si osserva soltanto, ma si vive.

Con piani per espandere le loro iniziative curatoriali, lanciare nuove collezioni di design e approfondire il dialogo tra le loro sedi europee e americane, Prince e Manasseh continuano a evolvere come creativi e imprenditori.
La loro eredità condivisa non si misura solo attraverso le opere realizzate, ma anche attraverso le comunità che coltivano e i confini che dissolvono.
In un’epoca assetata di autenticità, intelletto e connessione, la storia di Jonathan Prince e Stephanie Manasseh rappresenta una rara e potente armonia, un’unione tra arte e vita, forma e spirito, visione ed esecuzione.

 

 

jonathanprince.com

smartadvisory.art

berkshirehouse.com

maisonberkshire.com

 

 

Photo credits dove non specificato: Courtesy Jonathan Prince Studio