I FRATELLI CEREA OSPITI DI CLAUDIO LOPOPOLO AL RELAIS LE JARDIN DI FIRENZE

Una cena intreccia le mani di Claudio Lopopolo, resident chef del fiorentino Relais Le Jardin, e Bobo Cerea, travolgente nel finale. Un’occasione più unica che rara per gustare la cucina di Brusaporto sotto il Po.

 

Avevamo già raccontato su James la generosa cucina borghese dello chef Claudio Lopopolo presso l’hotel Regency, storico cinque stelle di Firenze. Ne giunge conferma dalla cena a quattro mani in cui si è confrontato addirittura con Da Vittorio, nella persona di Bobo Cerea e dei suoi assistenti di sala e di cucina. Un gustoso derby fra sontuose morbidezze lombarde e freschezze mediterranee, provenienti dalla Toscana ma anche dalla Puglia, terra di origine del resident.

Nel contesto elegante della sala Veranda, i cui velluti cremisi e antichi dipinti si affacciano sulla rigogliosa corte interna, è così andato in scena un botta e risposta, dove la casa non ha sfigurato. Ha firmato i primi appetizer: il Cannolo ripieno di mousse di salame toscano e la Tartelletta con gel di asparagi, piselli fermentati e insalatina al bergamotto, per una sensazione quasi da fave col salame. Da Bobo, impeccabili nell’equilibrio, il Croccante con tuberi, Parmigiano e tartufo nero pregiato e la Ciliegia di foie gras.

È ormai un classico di Brusaporto lo Spaghetto di tonno rosso con bagna cauda e crumble di pistacchi, qui seguito da Che “cavolo” di risotto, ai gamberi; Lopopolo ha replicato con il Filetto di bisonte maturato al koji con pepe Voatsiperifery, porro arrosto, gel di lampone, ravanelli marinati e capocollo di Martina Franca croccante e la Pera cotta in osmosi con gelato al pecorino e biscotto alla nocciola.

Per finire i Cerea hanno sorpreso gli ospiti con il loro rodato show: prima i fragranti cannoncini live accompagnati da una fetta di colomba, poi un giro dei celeberrimi Paccheri, che hanno strappato diversi bis ed entusiasmato i bambini.

 

Hotel Regency

Piazza M. D’Azeglio, 3 – 50121 Firenze

Tel. +39 055 245247

info@regency-hotel.com

 

Photo credits Lorenzo Noccioli