GIARDINO DEI PINI, “FEEL YOU BELONG”

C’è un angolo nel basso Salento, ad Alliste, in provincia di Lecce, dove ogni cosa parla di calma, gentilezza e amore invitando a rallentare. È il Giardino dei Pini, un’antica masseria del Novecento trasformata in un boutique hotel diffuso, immerso nella macchia mediterranea, a pochi passi dal mare ma lontano dalla folla. Il suo claim recita “Feel you belong” e non è un caso che varcando la soglia si percepisca subito il senso di una storia viva, una storia che appartiene tanto a chi l’ha immaginata quanto al territorio in cui prende forma.

In questa storia è protagonista una farfalla bianca, che sorveglia con grazia tutta la collezione di The Begin Hotels e per questo ne ha preso il logo. La farfalla è il simbolo di un’anima di una donna che non ha mai davvero lasciato questi luoghi e continua a vivere attraverso l’amore più sincero e profondo che possa esistere, quello dell’amicizia. Un legame con Guido Guidi, oggi alla guida di questa promessa mantenuta e che nel Giardino dei Pini ha portato un’idea di ospitalità capace di accogliere l’anima quella del Salento e quella di chi lo visita.

Tra le tipiche volte a stella in pietra leccese e i pavimenti in mosaico di marmo, ogni ambiente è il risultato di una collaborazione con artigiani e interior designer del territorio, nel pieno rispetto dell’architettura tradizionale e dei materiali locali. Sono 39 le camere in cui soggiornare, tutte intime e luminose, in dialogo con la natura circostante: immerse nel verde sono tutte arredate con eleganza sobria, materica, come i paesaggi che le circondano. E siccome la collezione The Begins è un bouquet dove ogni fiore è scelto per raccontare l’unicità di ogni hotel, al Giardino dei Pini il simbolo è l’amaranto nel suo antico significato di memoria che resta. L’amaranto si ritrova ogni sera, posato con delicatezza sul comodino, accanto a parole pensate per invitare alla calma e vegliare il sonno, insieme a un QR code per accedere a una playlist creata appositamente per chi ha scelto di riposare qui. Un gesto semplice, silenzioso, ma che riempie di serenità.

A rendere tutto questo ancora più speciale è il contributo visivo di Anna Tilde Studio: le sue carte illustrate diventano il palcoscenico su cui le parole si posano. Ogni elemento dialoga con gli altri, creando un mondo in cui la bellezza delle piccole cose si fa esperienza quotidiana e il design diventa parte del benessere.

Nella struttura adiacente alle camere, si trovano la sala fitness e Private Spa del Giardino dei Pini per un percorso benessere che inizia con la grande vasca idromassaggio con cromoterapia, continua nel bagno turco, nel percorso Kneipp, nella vasca di galleggiamento e si conclude nella zona relax, dove il profumo delle tisane si mescola alla luce calda delle candele. I trattamenti Comfort Zone, naturali e profondi, sono ispirati agli elementi della terra e alle tradizioni antiche. Ogni rituale è personalizzato, pensato per chi desidera riconnettersi con sé stesso attraverso percorsi che uniscono il territorio, la natura e il tocco esperto della Spa Manager.

Nel cuore della struttura si apre un’oasi: il Pool Garden, un giardino d’acqua incorniciato dal verde dove il tempo rallenta, il sole accarezza la pelle e la mente si alleggerisce. Il ristorante Amaranta è guidato dalla Chef Sasha che propone piatti che memoria della tradizione ma esaltano ricerca ed estetica insieme al gusto.

Al Giardino dei Pini si respira una brezza di vento e salsedine, raccolta tra i rami silenziosi dei pini, una presenza che si impone quando si arriva agli scogli, sulla costa vicina che è anche possibile esplorare su richiesta a bordo di una barca per esperienze indimenticabili tra quelle che sono note come le Maldive del Salento per poi tuffarsi raggiungendo a nuoto grotte nascoste, dove i desideri si sussurrano piano, come segreti, passando per luoghi suggestivi come San Gregorio, dove già nell’antica Roma si attraccava per fare rifornimento d’acqua: un antico molo con una sorgente che scorre tutto l’anno, sospeso tra storia e leggenda, adagiato sopra una collina che guarda il mare.

Proseguendo nel punto più a Sud, lungo il tacco dello stivale, si arriva dove la costa diventa mistero: si dice che da qualche parte ci sia la grotta del diavolo. E poi c’è Santa Maria di Leuca, città schiarita dal sole, come suggerisce il nome, affacciata sul punto dove l’Adriatico e lo Ionio si abbracciano. A Punta Meliso, la leggenda narra dello sbarco di San Pietro, giunto qui per iniziare la sua opera di evangelizzazione. La basilica che sorge sopra la scogliera sembra vegliare come una fortezza sul mare, in uno dei panorami più emozionanti del Mediterraneo. Il viaggio si chiude la sera – o forse inizia davvero – nel silenzio del Giardino. Tra i trulli salentini, all’alba, lo yoga diventa rito. Un modo per ascoltare sé stessi, immersi nella natura. E quando il sole si alza alto, una gita nella pietra dorata di Lecce può accendere gli occhi di luce e meraviglia.

 

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