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Come faccio a far apparire il mio vino sul New York Times o a ottenere un punteggio di 95 punti? Su quali piattaforme di social media devo concentrarmi per il mercato statunitense? Come posso identificare i giusti influencer per promuovere il mio vino negli Stati Uniti? A tutte queste domande hanno provato a rispondere Steve Kim e Gino Colangelo nella nuova pubblicazione Social, PR e media relations del vino. 100 FAQ per il mercato USA edita dal Mamma Jimbo Shrimp (agosto 2024) a cui hanno contribuito in ordine alfabetico: Andrea Cariglia, Andrea Darra, Carlotta Ribollini, Cristina Coari, Daniela Porro, Luca Venturelli, Manuela Clarizia, Marina Lovato, Michela Aru, Miriam Ferrari, Noemi Mengo, Sara La Cagnina. Un libro pratico che può essere letto in ordine, dal primo all’ultimo capitolo, oppure immergendoti direttamente in quelle che, tra le 12 sezioni, ci interessano di più e può essere considerato con le sue 156 pagine un corso introduttivo al linguaggio del wine marketing, un’introduzione necessaria prima di iniziare a discutere in modo più approfondito la strategia e la comunicazione del proprio brand nel mercato statunitense. Gli Stati Uniti sono infatti un mercato complesso, competitivo e costoso in cui fare affari. D’altra parte, sono anche il più grande mercato vinicolo del mondo e lo scenario nel quale si costruiscono brand vinicoli globali; sempre che si abbiano i vini, la visione, le risorse e l’impegno giusti (non necessariamente in quest’ordine).

Il mini-manuale è pubblicato in italiano (seguiranno altre edizioni in inglese e altre lingue) perché si rivolge prima di tutto alle aziende vinicole e agli operatori del wine marketing del Belpaese. Vuole offrire loro una guida che possa aiutarli a navigare in un panorama dei media statunitensi sempre più frammentato e complicato. Molte delle informazioni contenute sono applicabili ad altri Paesi, se declinate secondo le culture locali. Ad esempio: WeChat è il canale social preferito in Cina perché Google e Meta sono perlopiù vietati o censurati; allo stesso modo, in Russia, LinkedIn non è accessibile e la scelta ricade soprattutto su Telegram (anche se molti utenti aggirano il problema dotandosi di VPN).

Anche in un’epoca in cui Internet e intelligenza artificiale sono integrati in ogni aspetto della nostra vita, le domande rimangono le stesse. Le nostre risposte a questo genere di interrogativi sono, comprensibilmente, “dipende” o “è complicato”. Gli importatori, le pubblicazioni, i rivenditori, gli organizzatori di eventi, i consorzi e le altre associazioni commerciali e le agenzie di marketing, tutti diranno che conoscono il modo migliore per aumentare le vendite e rafforzare il brand: il libro vuole aiutare a dare un senso a questo mare di informazioni. Forse non abbiamo tutte le risposte, ma possiamo almeno aiutare a porre le domande giuste. Ne abbiamo messe insieme cento, una base per assicurarci intanto di parlare la stessa lingua. In ogni caso, è importante tenere a mente alcune cose. La prima: in comunicazione, non esiste quasi mai una soluzione unica e universale. Si dovranno considerare un mix di più strumenti e decidere quali sono adatti a te, al tuo brand e al tuo budget. La seconda: devi agire a breve termine e pianificare a lungo termine. La terza: analizza e fatti molte domande, ma non cadere nella paralisi dell’inazione. Fai esperimenti, impara, adatta la tua strategia e riprova. Il mondo si muove troppo velocemente per sostare sugli errori. Tutto può essere risolto, purché si osservi attentamente il proprio operato e si sia disposti ad adeguarsi alle realtà del mercato.

Social, PR e Media Relations del vino: 100 FAQ per il mercato USA. Copertina flessibile – 8 agosto 2024 di Stevie Kim (Autore), Gino Colangelo (Autore), a cura di Michela Aru. Costo 22,80 €

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