VALLE D’AOSTA: TRE TAPPE IMPERDIBILI

La Valle d’Aosta dà il meglio di sé nella stagione autunnale, dove è bellissimo perdersi tra i mille colori del foliage e tra i paesaggi che si scorgono in ogni angolo, tra montagne alberate, cime innevate e attrazioni turistiche mozzafiato. In particolare, tre sono le tappe imperdibili di un viaggio in Valle d’Aosta: quella storico-artistica, quella esplorativa e quella enogastronomica.

La città di Aosta è stata fondata nel 25 a.C, nel pieno dell’età augustea. Il capoluogo, pur avendo una superficie di soli 21,37 km2 è ricchissimo di monumenti storici di epoca romana. Tappa obbligata, la visita del foro: a pochi passi dalla piazza principale della città, è possibile ammirare in tutto il suo secolare splendore il teatro eretto durante l’impero di Claudio (41-54 dC), uno spazio completamente sospeso nel tempo con la sua eleganza e la sua imponenza, che nel periodo natalizio ospita i caratteristici mercatini di Natale in cui a dominare sono oggetti d’artigianato locale e prelibatezze del territorio.

Da visitare assolutamente se amanti dell’archeologia, sono anche l’antico ponte romano di Pont d’Ael, piccolissimo borgo di soli 35 abitanti, ed il criptoportico forense. Entrambi ricchi di fascino, sono costruzioni risalenti all’epoca augustea; il ponte è un gioiello di architettura e ingegneria antica, serviva in origine a trasportare l’acqua da Aymavilles ad Aosta; alto oltre 50 metri e lungo quasi 56, regala un’emozione mozzafiato percorrerlo e soprattutto visitare il lungo corridoio illuminato interno; a corredare questa esperienza, un paesaggio montuoso spettacolare, che restituisce tutta la vasta gamma di sfumature autunnali o primaverili a seconda del periodo di visita. Il criptoportico invece è stato eretto originariamente come sito di culto; è straordinario vedere la costruzione costituita da un doppio corridoio e da eleganti volte a botte sostenute da antichi muri in pietra calcarea, illuminati da un sapiente gioco di luci che evidenziano l’imponenza e la storicità del monumento.

Il criptoportico

L’area megalitica di Saint Martin de Corleans invece, è un vero e proprio museo dove storia e modernità si incontrano. Attrazione principale del parco archeologico sono le testimonianze  in pietra risalenti all’Età del Rame, con monumenti che risalgono addirittura al 4200 a.C.; un percorso studiato nei minimi dettagli accoglie lo spettatore, che dapprima ha la possibilità di immergersi nella “ricostruzione” dell’antica città, poi ha la possibilità di vedere reperto per reperto, antiche statue votive, lastre intagliate, strumenti e attrezzi dell’archeologo. Accanto a tutta questa storicità, non mancano però delle vere e proprie “chicche” decisamente più contemporanee: l’illuminazione che accompagna tutto il museo ed in particolare l’area megalitica -che cambia colore durante la giornata, restituendo quella che doveva essere l’immagine dell’antica città dell’Età del Rame di notte, all’alba, in peno giorno e al tramonto- sono le stesse che illuminano niente meno che la Gioconda esposta al Louvre, mentre accanto alle principali attrattive dell’offerta archeologica, si trovano video a realtà aumentata ed effetti cinematografici che rendono davvero unico e spettacolare il dialogo tra antichità e modernità, passato remoto e futuro prossimo. Anche l’architettura del museo è moderna, curata dall’architetto Vittorio Valletti che ha dato un’impronta estremamente curata e minimalista all’arredo, dando al fruitore per un attimo, l’impressione di trovarsi all’interno di un sito museale delle grandi città del nord Europa.

Il Teatro Romano

Per chi ama la storia un po’ più moderna, imperdibile è invece il tour dei castelli valdostani. Arredamenti e dipinti storici, architetture fiabesche e giardini dai colori spettacolari attendono i turisti per visite guidate in residenze principesche che offrono racconti storico-artistici assai interessanti per gli appassionati.

La Valle d’Aosta, con i suoi splendidi paesaggi, non può non essere esplorata nella sua essenza più caratteristica, ovvero quella naturalistica. I percorsi nei boschi, nei sentieri, le visite guidate a borghi e riserve naturali sono un must, specialmente se percorsi durante il magico periodo del foliage. Bellissimo è il sentiero nel bosco che porta ad Avise, un piccolo borgo medievale di 300 abitanti, completamente immerso in un piccolo bosco attraversato da un torrente, un luogo quasi fiabesco nella sua pace e nei suoi incredibili colori.

A non poter proprio mancare durante un viaggio in Valle D’Aosta, è poi la tappa del Monte Bianco. Salire sulla vetta d’Europa e toccare il confine francese è possibile nella massima sicurezza e con un servizio eccellente grazie allo Skyway Monte bianco, la funivia nata nell’immediato dopoguerra e completamente rimodernizzata nel 2015; il tratto percorso parte dalla leggendaria cittadina di Courmayeur e porta il turista fino a Punta Helbronner, vetta d’Italia con i suoi 3466 metri di altitudine. Il paesaggio che circonda il rifugio è a dir poco spettacolare; sembra letteralmente di toccare il cielo con un dito, mentre si domina dall’alto la catena montuosa. Lungo il tragitto si possono ammirare stambecchi e aquile reali, e una volta in cima si può solo assaporare il silenzio che restituisce uno spazio lontano dalla dominazione umana.

Lo Skyway Monte Bianco

La tappa intermedia tra Courmayeur e Punta Helbronner è la stazione Pavillon, a circa 2173 metri, che offre una sala cinema (utilizzata sempre più spesso per eventi anche privati), una “boutique” dove è possibile acquistare i vini della cantina Cave Mont Blanc che spumantizza le sue bottiglie immergendole nel ghiaccio a 2000 metri restituendo un prodotto assolutamente unico nel suo genere nel panorama vinicolo mondiale, ma soprattutto dove si trova il ristorante Pavillon, un luogo con una una vista unica e panoramica, dove è possibile mangiare sia all’esterno che all’interno e dove si trova una proposta enogastronomica 100% locale, con un ampio spazio per tutti i palati, compresi quelli vegani e vegetariani.

Se si dice Val d’Aosta, due sono le cose che vengono in mente dal punto di vista culinario: il formaggio d’Alpeggio ed il vino d’alta quota. La fontina DOP è il “marchio di fabbrica” della gastronomia locale, un formaggio assai versatile ed adatto ad essere assaporato nella sua essenza, o perfetto per accompagnare piatti di polenta, taglieri o primi piatti. A fargli compagnia, altri formaggi tipici come il bleu d’Aosta, erboranti capra, il Coquadar stagionato o il Crottin. Molti  sono i produttori che allevano le mucche a km 0, nel massimo rispetto del benessere animale, facendole pascolare in ampie distese di prati a oltre 1000 metri di altitudine. Il latte derivato da un’alimentazione sana e un’aria estremamente salubre, garantisce la creazione di un prodotto finale di eccellente qualità, acquistabile negli shop che oramai ogni azienda agricola ha di fianco alle preziose cantine di affinamento e stagionatura.

La stessa attenzione alle materie prime ed alla produzione accompagna anche i produttori vinicoli, che in Valle d’Aosta si trovano per lo più posizionati in altura, con le vigne allevate in zone dalla forte escursione termica e per questo con risultati finali particolarmente aromatici e raffinati. Anche se la produzione principale è votata al rosso, non mancano ottimi bianchi e bollicine metodo classico. Le (generalmente) piccole cantine valdostane accolgono sempre turisti ed appassionati per tour nelle vigne, degustazioni in barricaia e approfondimenti enologici.

Durante alcuni periodi dell’anno e solo su prenotazione è possibile vivere un’esperienza veramente gustosa grazie alla collaborazione tra l’imprenditorie caseario Stefano Lunardi e la cantina Grosjean. Periodicamente, vengono create degustazioni nella barricaia o nella sala pranzo della cantina Grosjean, in cui vengono presentati i migliori vini dell’azienda, in abbinamento con una selezione dei migliori formaggi valdostani curata da Stefano, proprietario della bottega “Erba Voglio” di Aosta. Il tour olfattivo proposto è eccellente, ed i prodotti degustati di straordinaria qualità.

La Val d’Aosta, nonostante le sue dimensioni ristrette, offre un’ampissima gamma di esperienze sensoriali e culturali da vivere e rivivere periodicamente. L’offerta è veramente per tutti i gusti e non lascia mai delusi. Aosta è la meta ideale per le vacanze invernali e natalizie, perché abbina allo charme e ai sapori d’oltralpe, la bellezza paesaggistica e la magnificente storia italiana.

 

regione.vda.it