TRIGON, IL NUOVO LAGREIN FIRMATO ROTTENSTEINER
Hans, Toni e Hannes sono membri delle ultime tre generazioni della famiglia Rottensteiner che da oltre 500 anni lavora la terra producendo uva e vino. Nonno Hans nel 1956 corona il proprio sogno di fondare una cantina a cui il figlio Toni, negli anni Ottanta, imprime una svolta decisiva concentrando la produzione sui vini in bottiglia. Nel 2001 entra in azienda Hannes che ancora oggi, insieme alla moglie Judith, la dirige trasmettendo autenticità e passione. In una regione che oggi è conosciuta soprattutto per i suoi vini bianchi, Rottensteiner è profondamente legata al Lagrein, storico vitigno altoatesino a bacca rossa. Vitigno che, radicato, in particolare, nel territorio bolzanino, solo negli ultimi decenni ha ritrovato interesse e produzione. Prima degli anni Ottanta, infatti, la varietà a bacca rossa prevalentemente coltivata in regione era la Schiava. Seppure presente, dal Lagrein si ricavavano prevalentemente vini rosati o, proprio grazie al suo potere colorante e alla sua struttura, veniva utilizzato in taglio per dare alla Schiava quelle caratteristiche che le mancavano anche in considerazione delle altissime rese per ettaro. Toni, il padre di Hannes, è stato tra i primi a credere nelle potenzialità di questo vitigno. Ha iniziato a studiarne il metodo di vinificazione e affinamento iniziando da una drastica riduzione delle rese che altrimenti portavano l’uva ad avere una maturazione incompleta e una carica tannica elevata e acerba.

Judith e Hannes Rottensteiner
Il Lagrein è un vitigno che necessita di un terreno poco fertile, di acqua, di sole e di calore. Tutte queste caratteristiche si trovano nella ristretta zona di Gries, un quartiere di Bolzano; la prima menzione del Lagrein in questi luoghi risale alla metà del 1300. A Gries i terreni sono ricchi di porfido e granito, l’acqua è presente in abbondanza così come il sole e il calore che caratterizzano climaticamente la capitale altoatesina. Oggi questo piccolo territorio è ritornato a essere il luogo di elezione per questo vitigno che qui ha un solo nemico: la cementificazione che ruba terreno ai vigneti. “Il Lagrein è radicato a Gries e Gries è la nostra patria, alla quale siamo profondamente legati come famiglia. – commenta Hannes Rottensteiner – Mio padre è stato uno dei primi enologi in Alto Adige a credere in questa varietà e a lavorarla con un approccio qualitativo, con l’obiettivo di portarla a un livello più alto. Non ha mai prodotto un Lagrein d’annata, ma sempre e solo Riserve: una scelta che racconta la nostra visione e che oggi trova nuova espressione in Trigon.” Ecco come Hannes presenta il suo ultimo sforzo enologico. Una nuova etichetta di Lagrein Riserva: Trigon. Un vino i cui caratteri, originali e tradizionali al tempo stesso, lo pongono ai vertici qualitativi della produzione aziendale. Risultato di una rigorosa selezione delle uve provenienti da una singola particella di Lagrein coltivata su terreni alluvionali profondi e acidi e da viti di oltre 30 anni, Trigon è prodotto in sole 2500 bottiglie.

La presentazione del Trigon è stata preceduta da una verticale di cinque annate di un’altra eccellenza di casa Rottensteiner, il Lagrein Riserva Select senza il quale sarebbe più difficile comprendere il valore e la particolarità di Trigon. Ma il percorso di comprensione di questa nuova etichetta deve, forzatamente, prendere in considerazione anche quelle che sono le caratteristiche che, genericamente, definiscono i Lagrein di Gries: ovvero struttura, potenza, materia.

Lo stile Rottensteiner invece prevede Lagrein alleggeriti da ogni sovrastruttura e dotati di una freschezza tale da renderli godibili, piacevoli e versatili negli abbinamenti in cucina. La degustazione verticale ha proprio evidenziato queste caratteristiche; seppure nelle loro diversità dovute al differente millesimo, tutti i campioni sono accomunati da una linea chiara, identitaria dello stile. L’annata 2022 si è mostrata fragrante, croccante, succosa con note eleganti di frutta nera e un finale di cioccolato. Allo stesso tempo ha sorpreso la 2014, annata notoriamente difficile, che seppure nella sua magrezza presenta note fresche e di tensione, con un’acidità finale ancora vivace. Ecco che allora il Lagrein Riserva Trigon è la sintesi di tutto questo. Da una parte la potenza e il calore di Gries con le sue morbide avvolgenze e, dall’altra parte, lo stile Rottensteiner con la sua grande bevibilità fatta di verticalità e di tensione gustativa. Un mix che risulta vincente e convincente. Trigon deve il suo nome e la forma della sua etichetta al triangolo, al profilo del cosiddetto “cuneo verde”, l’area pregiata nel cuore di Gries, il territorio dal quale questo vino estrae la sua essenza.
DEGUSTAZIONE
TRIGON 2022
Alto Adige Doc Lagrein Gries Riserva

Lagrein 100%, fermentazione in cemento, maturazione per 12 mesi in barrique. Rosso rubino ancora screziato, vista la giovinezza, di porpora; colpisce l’olfatto per la sua eleganza e complessità. Le note varietali del vitigno si intersecano con sentori speziati: frutta nera matura, fiori blu, vaniglia, accenni agrumati, tabacco. La grande intensità e pienezza al palato sono equilibrate dalla freschezza e dal tannino, perfettamente integrato. Un vino nitido, verticale e dalla lunga persistenza e finale asciutto.