“EVA VS EVA”, FRAMMENTI DI DONNE, ANGELI E DIAVOLI…

La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale, con tutta la fascinazione che ne consegue, nella mostra “Eva vs Eva”, da godere in luoghi incantati a due passi dalla capitale, a Tivoli, ovvero la rinascimentale Villa d’Este, con le sue cascate e i suoi giardini, patrimonio dell’umanità Unesco, e il Santuario di Ercole Vincitore, dedicato al dio Ercole, protettore dell’antica Tibur Superbum (l’antico nome di Tivoli), uno dei maggiori complessi sacri dell’architettura romana in epoca repubblicana. Più esattamente, l’esposizione, si snoda in due percorsi distinti, complementari e contigui, che sono il piano nobile della Villa e l’Antiquarium del Santuario.

Giuditta e Oloferne, Giovanni Battista Piazzetta, olio su tela, XVIII sec., Accademia Nazionale di San Luca

L’itinerario artistico, che ha unito in una proficua collaborazione l’Istituto Villa Adriana e Villa d’EsteVillae, il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei, si può visitare fino al prossimo 1 novembre.

Il progetto si declina tra diverse opere d’arte, documenti letterari, manufatti, abbracciando un periodo che va dall’antichità sino alla rivoluzione di genere operata nel XX secolo, esprimendo la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti del cosiddetto “eterno femminino”.

Frammento di sarcofago col mito di Giasone e Medea
collezione Boncompagni Ludovisi (esposta a Palazzo Altemps)

Ritratto di Agrippina Minore (esposta a Palazzo Massimo)

Maria Maddalena che medita sulla corona di spine, Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino, olio su tela, 1632, collezione Fondazione Sorgente Group

I nomi delle protagoniste richiamano alla mente certe suggestioni che ci hanno accompagnato fin dai banchi di scuola e che ancora oggi non smettono di stupire, tra figure mitologiche e personaggi storici qui riletti alla luce della più stretta contemporaneità.

Qualche nome, tanto per capirci. I pezzi presenti raccontano di Saffo, la poetessa diventata un’icona del mondo omosessuale femminile; Penelope, la sfortunata (o fortunata, chi può dirlo?) moglie di Ulisse, una ventennale vita in attesa a difesa della famiglia; Medea, che fa orrore perché rivendica il suo ruolo di moglie e si disfa in maniera netta di quello di madre; Cleopatra, considerata mangiatrice di uomini, una “rovina-famiglie” del tempo che fu, di cui poco si sa invece delle strategie politiche; Lucrezia Borgia, avvelenatrice certo ma che drammi dietro la sua giovane vita…

Frammento di affresco con figura femminile coronata d’edera
dalle Terme Suburbane di Pompei, I sec. d.C.

Testa (forse) di Saffo (esposta a Palazzo Massimo)

Ritratto femminile velato raffigurante Vibia Sabina, Età adrianea, marmo bianco a grana fine, Tivoli, Area Archeologica di Villa Adriana

Simbolismi e rappresentazioni varie ruotano attorno dunque all’immaginario femminile, la donna che dà la vita e avvolta proprio per questo da un’aurea di magia/timore o che la nega trasformandosi in tagliatrice di gole o di teste… la faccia di una stessa medaglia?

Eva (scena apocalittica), Scipione (Gino Bonichi), olio su tavola, 1930, Macerata, Fondazione Carima – Museo Palazzo Ricci

Sicuramente una duplicità solo apparente, commenta Andrea Bruciati, non solo direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ma anche uno dei curatori della mostra: “Gli aspetti luciferini e ambigui della donna” spiega “si legano inscindibilmente a quelli più luminosi e idealizzati, per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l’immaginario collettivo e l’interpretazione hanno appiattito in un ruolo. Matrici che prima di essere di genere rappresentano simboli esemplificativi di letture cui oggi possiamo criticamente dar voce”.

 

 

Eva vs Eva

La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale

 

fino al 1° novembre 2019

 

a cura di Andrea Bruciati, Massimo Osanna, Daniela Porro

 

 

Villa d’Este – Santuario di Ercole Vincitore

Tivoli

 

open

tutti i giorni tranne il lunedì

10:00/19:00 a Villa d’Este (dalle 8.30 si possono visitare il giardino e le altre parti della Villa)

10:00/18:00 al Santuario di Ercole Vincitore

 

Cover: Maria Maddalena che medita sulla corona di spine, Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino, olio su tela, 1632, collezione Fondazione Sorgente Group (dettaglio)