RED SQUARE, IL LUSSO “ROSSO”
Un nuovo concetto di Luxury Life Style da qualche mese ha preso vita in via Veneto, il luogo cult della Dolce Vita romana. Il suo pay off recita “lusso a portata di tutti”. Concetto contraddittorio? Niente affatto.
Immaginate il ritorno al passato: ambiente opulento, pieno di oro, velluto, lampadari di vetro di Murano, la cucina a vista incorniciata come se fosse un quadro prezioso e il colore rosso, il vero fil rouge del locale che porta, fiero, il nome di Red Square. Tuttavia non si tratta della celebre Piazza Rossa, l’anima pulsante della vita politica e dello svago della capitale russa. Il ristorante prende nome dall’omonimo quadro di Malevich, Red Square, che simboleggia le due dimensioni di una donna contadina.
E così che a Roma parte un progetto bidimensionale di un’imprenditrice russa, Elena Spirina, ex reginetta di bellezza, modella e designer, innamorata dell’idea di una cucina-spettacolo dall’effetto “wow”, servita in un locale sfarzoso, posizionato in bella vista in Via Veneto, un luogo che rispecchia le tendenze moscovite.
Ed ecco una sorpresa, qui niente cucina russa, se non la presenza di un prodotto fetiche: il caviale con panna acida. La cucina che propone Red Square, ha una forte impronta mediterranea con accenti creativi e impiattamenti scenografici, nata grazie alla consulenza di uno chef stellato che preferisce restare dietro le quinte.
Nel menù ci sono diversi crudi di pesce del giorno e la tartare di carne piemontese, servita con il tartufo, esattamente come il carpaccio di Kobe affumicato. Per rendere omaggio alla capitale non mancano le tipiche paste come la cacio e pepe, ma la romanissima carbonara è già impreziosita dalle perle di tartufo. Bello e soprattutto buono il risotto al nero di seppia con taleggio e foglia d’oro.
In cucina regna il Josper, forno a brace di origine spagnola ideale per cotture veloci ma succulente, che regala al palato piacevoli note affumicate. Le proposte fumé variano dalla fiorentina all’astice, passando per la degustazione di mini burgher o il pollo alla contadina.
La lista di vini è composta da etichette italiane, ma soprattutto quelle francesi. Per la verità è un po’ troppo piccola, ma si salva grazie ad una buona selezione di Champagne, compresi i formati Magnum.
Per un assaggio del life style moscovita a Roma non si spende una fortuna, come si potrebbe immaginare. Il format è concepito per provare ad avvicinare la cultura italiana alla cultura russa, ed è per questo che è accessibile a tutti i curiosi buongustai. In poche parole, se il concetto di Red Square fosse paragonato ad un piatto, sarebbe senz’altro un’aragosta in bella vista: scenografica, ricca e un po’ costosa, ma soprattutto buonissima.
Red Square Rome
Via Veneto 9-11
Roma
06.49774282
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