EGLY-OURIET, L’ANIMA DEL PINOT NOIR
Egly-Ouriet è una Maison familiare giunto alla quarta generazione, con sede ad Ambonnay, Villaggio Grand Cru nella parte sud della Montagne de Reims. La Maison è gestita da Francis Egly, vigneron schivo, a volte distante, di poche parole ma che produce Champagne intensi, eleganti e di grande espressività territoriale, interpretando in maniera magnifica il Pinot Noir. Arriva al Domaine agli inizi degli anni ‘80 e decide di riprendere il nome “Egly-Ouriet” utilizzato da suo nonno negli anni ’50, quando introdusse il cognome della moglie Ouriet. Gli anni ‘90 segnano il cambio delle pratiche in vigna, l’aumento dei tempi di affinamento delle cuvées in cantina, l’arrivo delle barriques per la vinificazione, l’acquisizione di nuove vigne a Bisseuil (Chardonnay) e a Verzy (Pinot Noir): in totale si arriva a 17 ettari, benché al momento solo le uve provenienti da 11,70 ettari sono commercializzate. Rimane il fatto che Egly-Ouriet ha in mano un raro patrimonio con 50 parcelle di vecchie vigne di età media superiore ai 45 anni con selezione massale, nomi leggendari come Ambonnay, Bouzy, Verzenay. A Vrigny Egly-Ouriet ha una vigna Premier Cru di 2 ettari da cui nasce uno champagne da meunier in purezza. La produzione in totale conta sei etichette di Champagne e un Coteaux Champenois per un totale di circa 90.000 bottiglie.

Francis Egly
Le vigne sono trattate seguendo metodi naturali, nel massimo rispetto della terra senza fertilizzanti. Il diradamento permette di abbattere le rese di quasi il 50%, avendo così uve di qualità superiore. Il suolo è lavorato regolarmente utilizzando prodotti biologici e usando la confusione sessuale che permette di evitare l’utilizzo degli insetticidi. Si cerca di prevenire le malattie, avendo una buona aerazione dei grappoli, che permette ugualmente di ottenere uve di grande maturità, con un potenziale alcolico vicino agli 11/12 gradi. I terreni sono quelli tipici della Montagne de Reims, ricchi di craie che conferiscono agli champagne una particolare nota minerale.
In cantina la pressatura è fatta con due pressoirs Coquart a piatto inclinato di 4000 kg, con la possibilità di raffreddare il mosto, quindi vi è bisogno di un uso minore di solfiti per proteggerlo. La vinificazione avviene senza l’aggiunta di lieviti selezionati e la fermentazione malolattica non viene quasi mai svolta nei 200 fûts de chêne bourguignons, di Trocais e Vosges, comprate nuove e conservate per 5/6 vendemmie, con una percentuale di barrique nuove del 20% annuo, con un élevage sulle fecce per 7/10 mesi.
Dopo l’élevage in barrique gli champagne sono chiarificati lentamente come si faceva nel passato e imbottigliati senza filtraggio né collatura per preservare l’integrità aromatica. Segue una permanenza sui lieviti di almeno 3/5 anni, in una cantina con una temperature media molto bassa, che permette anche una riduzione dei solfiti.
Francis spiega che il suo obiettivo è quello di aumentare la complessità dei vini grazie all’autolisi dei lieviti per assicurare un miglior potenziale di invecchiamento, per meglio comprendere il terroirs, poiché l’espressione del terroir si rinforza nel vino con il tempo. Non cerca il gusto boisé che modificherebbe l’equilibrio del vino ma vuole mantenere una vera espressione di terroir.
Al momento del dégorgement il dosaggio è sempre basso, ma presente, per consentire al vino di raggiungere una maggiore complessità, un miglior potenziale d’invecchiamento, esprimere il goût del terroir. Il suo segreto è il magico terroir di strati di gesso nella zona di Ambonnay, zona eletta per il Pinoit Noir, che dona Champagne di terroir: le vigne e il terreno si ritrovano in tutto e per tutto nel suo vino, grazie anche alle vecchie vigne.
tasting
Egly-Ouriet Grand Cru Brut Tradition
92/100
70% Pinot noir di Ambonnay, Bouzy e Verzenay, 30% di Chardonnay, di Ambonnay. Le uve della vendemmia 2013, per il 50%, fermentano con i soli lieviti indigeni senza svolgimento della malolattica, e rimangono in fûts de chêne, il 20% nuove, per circa 1 anno, con una lenta chiarifica per gravità, come si usava fare negli anni ‘60, senza nessun filtraggio né collaggio. Viene utilizzato Il 50% dei vini di riserva, di cui Il 20% della raccolta 2012, il 20% della 2011, e il 10% del 2010. Affina 4 anni sui lieviti con un dégorgement a fine 2018 e un dosaggio di 4 g/l. Champagne espressione della personalità e dello stile di Egly, ricco ed elegante, con un profondo carattere del “terroir”. Olfatto di bella intensità, la nespola, frutta rossa in confettura, caffè in torrefazione, note speziate. Fresco, complesso e bella salinità al palato, con un ritorno gustoolfattivo sulla frutta rossa, piccola patisserie, una bella rotondità data dal 50% dei vini di riserva e un finale lungo e minerale con una bella sapidità.
Egly-Ouriet Grand Cru Brut Rosé
92/100
Assemblaggio di uve provenienti da Ambonnay per il 65% Pinot Noir, di cui il 5% di Ambonnay rouge, e 35% di Chardonnay. Le uve della vendemmia 2013, per il 60%, fermentano con i soli lieviti indigeni senza svolgimento della malolattica, in fûts de chêne. Viene utilizzato Il 40% dei vini di riserva, di cui Il 20% della raccolta 2012, il 20% della 2011. Affinamento di 4 anni sui lieviti con un dégorgement a fine 2018 e un dosaggio di 4 g/l. Color arancio, seduce con note di pasticceria, torta al lampone, aromi di frutta rossa, e leggera nota tostata. Al palato sia note fruttate di fragola e anguria, sia agrumate, pompelmo rosa e arancia, spezie fini vanigliate e un bel finale minerale e sapido.
Egly-Ouriet Grand Cru Millésime 2009
94/100

Foto del millesimo 2006
Millesimato composto dal 70% di Pinot Noir e dal 30% di Chardonnay, provenienti da vecchie vigne di Ambonnay. Champagne intenso con una bella profondità, tipica del “terroir”. Vinificato en fûts de chêne, nuove per il 25%, senza svolgimento della malolattica. Affinamento di 8 anni sui lieviti, dégorgement 2018 e un dosage di 2 g/l. All’olfatto frutta matura, mela rossa, pesca gialla e albicocche disidratate, note di spezie dolci ma anche mielate, con un boisé leggermente presente e una nota vanigliata. Palato di concentrazione, buona acidità e minerale sul finale.
Egly-Ouriet Grand Cru V.P. Extra Brut
95/100
70% Pinot Noir e 30% Chardonnay. VP sta per Vieillissement Prolongée, ovvero invecchiamento prolungato. Champagne che è rimasto piu’ a lungo sui lieviti: 7 anni in bottiglia prima del dègorgement. Grazie a questo è uno Champagne intenso, pieno ma elegante. È basato per 1/3 della raccolta 2011 e 2/3 da vini di riserva (1/3 della raccolta 2010 e 1/3 della 2009). Dégorgement inizio 2019, dosaggio di 3 g/l, uscirà sul mercato fine 2019. Noi l’abbiamo assaggiato in anteprima: riesce a dare un’eccellente idea dell’esprit Egly, con un olfatto affascinante, ricco nell’espressione fruttata, dall’anguria alla mela cotogna, con una bella speziatura dolce, nota di miele e poi continua sulle dolcezze e su note mature, con una leggera ma piacevole nota ossidativa. All’assaggio buona acidità, una certa rotondità, una bella bollicina setosa, la nota agrumata matura ma rinfrescante e un lungo finale minerale e salino.
Egly-Ouriet Grand Cru Blanc de Noirs Vieilles Vignes “Les Crayères”
98/100
100% Pinot Noir. Le uve provengono da una vecchia vigna di Pinot Noir, piantata nel 1946 dal lieu-dit “Les Crayères” ad Ambonnay. Questa vigna è piantata su un terroir eccezionale, con appena 30 cm di terra prima della craie, che si estende in profondità per alcune decine di metri. La vinificazione avviene in fûts de chêne, senza svolgimento della malolattica, senza filtraggio, con il 50% della raccolta 2012 e il 50% della 2011. Fino al 2006 era un millesimato non dichiarato. Dégorgement 2018 e dosaggio di solo 2g/l. Le radici che si insinuano nella craie danno al vino delle note di frutta rossa grazie alla maturità e alla concentrazione dei grappoli delle vecchie piante di Pinot Noir e la mineralità crayeuse, classica di questi terroir dà al vino eleganza e un ottimo potenziale d’invecchiamento. Grande vino, bella struttura, complesso, note boisé dovute a una percentuale maggiore di barrique nuove (30%), note speziate, floreali, balsamico mentolato, erbe aromatiche, mandorle tostate, arancia rossa, e una nota ferrosa. Bella freschezza al palato, ritorno gustolfattivo degli agrumi rossi bella salivazione dovuta alla salinità, finale segnato dalla mineralità e da nobili note agrumate di arancia rossa. Vino equilibrato, emozionante.