L’ARTE DI UNA “GRANDE DAME “
La Grande Dame 2012 di Veuve Clicquot si presenta con il coffret e la bottiglia decorati dall’artista giapponese Yayoi Kusama, che li avvolge con i suoi simboli iconici: fiori che simboleggiano l’energia vitale, l’amore e la celebrazione della vita e motivi a pois, che richiamano il perlage dello Champagne.

Yayoi Kusama
Questa magnifica rappresentazione artistica è anche una straordinaria celebrazione di Madame Nicole-Barbe Clicquot-Ponsardin, che a vent’anni, nel giugno del 1798, sposò François Clicquot, il cui padre nel 1772 aveva fondato la Maison Clicquot. Rimasta vedova a soli 27 anni decise di proseguire seppur fra molte difficoltà, prendendo il controllo della Maison in un mondo dove il business era ancora dominio degli uomini, decidendo di produrre solo vini mousseux, dimostrando grande audacia e un formidabile senso degli affari. Fu capace anche di sfidare il blocco continentale che paralizzava l’Europa dell’epoca riuscendo nel 1814 a far arrivare i suoi Champagne a San Pietroburgo, dove furono accolti con enorme successo creando grande fermento nell’aristocrazia russa.
Donna intelligente e determinata, affrontò con coraggio tutte le situazioni e divenne una delle prime donne imprenditrici dell’era moderna e il suo motto era “una sola qualità, la migliore”. La sua visione aziendale fu all’origine del prestigio e del successo della Maison che prenderà il nome nel 1810 di Veuve Clicquot Ponsardin e, con audacia e lungimiranza, la trasformò in una delle Maison di Champagne più rinomate e prestigiose. “Il mondo è in eterno movimento e noi dobbiamo inventare le cose del domani” diceva Madame Clicquot che comprese come la qualità non era sufficiente per conquistare una fama internazionale: la bottiglia, l’etichetta e il design avevano la stessa importanza del vino. Dedicò, quindi, la sua attenzione anche all’estetica del prodotto oltre che alla perfezione dello Champagne.
La Grande Dame della Champagne rivoluzionò il mondo dello Champagne con importanti innovazioni, tra cui la creazione del primo Millesimato nel 1810, la table de remuage nel 1816, lo cChampagne Rosé per assemblaggio nel 1818 e il disegno della bottiglia Maubeuge.
Veuve Clicquot ha scelto oggi di collaborare con Yayoi Kusama, una personalità̀ iconica e determinata simile a quella di Madame Clicquot. Sbarcò in America a 28 anni e conquistò il mondo dell’arte in Occidente, all’epoca era fortemente maschile. L’emancipazione definisce il carattere di queste due donne straordinarie e i loro universi creativi si intrecciano e dialogano in una collaborazione effervescente. L’originale creazione alla quale ha voluto attribuire il nome di “My Heart That Blooms in The Darkness of The Night”, è un messaggio di speranza, di gioia e di ottimismo che l’artista giapponese tributa alla Grande Dame della Champagne.
La cuvée di prestigio di Maison Clicquot nacque con la vendemmia 1962 da un’idea dello Chef de Cave dell’epoca, Charles Delhayes. Fu ufficialmente lanciata dieci anni più tardi, nel 1972, per celebrare il bicentenario della Maison.
Didier Mariotti, undicesimo Chef de Cave della Maison, racconta che per la Grande Dame cerca un vino preciso, ben definito: i Pinot Noir provenienti da Verzy e Verzenay, Villaggi Grand Cru del nord della Montagne di Reims apportano tensione, salinità, eleganza e vivacità. Il Pinot Noir proveniente dai Villaggi della Montagne di Reims a sud (Aÿ, Bouzy, e Ambonnay), apportano corpo, texture e rotondità, calore ed energia. Lo Chardonnay proveniente da Avize, Le-Mesnil sur Oger e Oger, dona freschezza, finezza ed eleganza. Didier Mariotti ama ripetere: “la magia dell’assemblaggio risiede nella capacità di enfatizzare i vini per ottenere equilibrio e armonia”.
DEGUSTAZIONE
La Grande Dame
2012
90% Pinot Noir e 10% Chardonnay
Affinamento di 6 anni sur lie, dégorgement avvenuto a settembre 2019 con un dosaggio di 6 g/l. Annata dalle condizioni climatiche capricciose, ma con sole e caldo nel periodo della vendemmia che ha donato uve sane e mature. Un’annata di qualità̀ eccezionale che esprime la maturità̀ solare della vendemmia, tutta la finezza e la complessità̀ del Pinot Noir. All’olfatto aromi fruttati di pesca, mela rossa e albicocca, sentori agrumati di cedro e pompelmo rosa, bouquet floreale di gelsomino, nuance di noci e nocciole su un fondo di patisserie. Al palato bella tensione e struttura, buona complessità, effervescenza cremosa con un bel finale minerale e salino.
2008
92% Pinot Noir e 8% Chardonnay
Affinamento di 11 anni sui lieviti, dégorgement avvenuto a maggio 2020 con un dosaggio di 6 g/l. L’annata fu caratterizzata da un clima freddo che perdurò durante la primavera e l’estate. Il mese di settembre miracolosamente salvò l’annata. Ad inizio vendemmia, le condizioni erano perfette: la maturità e la sanità delle uve superò qualsiasi aspettativa, con un eccezionale equilibrio tra acidità e zuccheri. È un assemblaggio di 6 degli 8 storici Grand Cru della Maison, con il Pinot Noir di Ambonnay, Aÿ, Bouzy, Verzy e Verzenay e per l’8% di Chardonnay di Le Mesnil. All’olfatto un universo aromatico di frutta rossa e nera, fleur d’orange, agrume del mandarino e la classica mirabelle dei Pinot della parte nord della Montagna di Reims, piacevoli note di cacao, frutta secca, nocciole e mandorle. Al palato grande purezza, grazie all’acidità data dall’annata, bella struttura e un finale minerale di agrume scuro che lascia in bocca un’affascinante salinità. Champagne complesso, fine, elegante, dinamico.
2004
61% Pinot Noir e 39% Chardonnay
Affinamento di 13 anni sui leviti, dégorgement avvenuto a febbraio 2018 con un dosaggio di 8 g/l. Annata fredda in inverno per poi rivelarsi calda e soleggiata in primavera, umida in estate, ma con un bel sole a settembre durante la vendemmia, che consentì la piena maturità delle uve. All’olfatto sentori di agrumi canditi, bergamotto, aromi fruttati di pesca gialla e albicocca, bouquet di fiori bianchi, note speziate e frutta secca. Al palato una bollicina cremosa e un finale dalla mineralità sapida e gessosa. Uno Champagne veramente pieno di energia.
1995
63% Pinot Noir e 37% Chardonnay
Affinamento di 8 anni sui lieviti, dégorgement avvenuto ad agosto 2004 con un dosaggio di 8 g/l. Annata con un inverno mite e piovoso, primavera soleggiata e un’estate calda, con una vendemmia di ottima quantità e qualità. All’olfatto profumi di frutta matura, sentori di agrumi caditi e spezie dolci, frutta secca, nocciole e mandorle tostate e tabacco biondo. Al palato fresco, rotondo, equilibrato con un finale minerale e sentori di mandorla amara.
1990
jeroboam
61% Pinot Noir e 39% Chardonnay
Affinamento di 18 anni sui lieviti, dégorgement avvenuto nel giugno 2019 con un dosaggio 8 g/l. Annata eccezionale e soleggiata, dalle condizioni climatiche perfette. Da quest’annata il tiraggio delle jeroboam avviene in bouchon de liège. Grande naso, con una nota fumé in evidenza, nuance tostate, sentori di sottobosco e tartufo, agrumi in canditura, a seguire piacevoli note di caffè in torrefazione, frutta secca, la nocciola, il tabacco biondo e la mineralità della polvere da sparo, fino agli idrocarburi. Al palato si denota una struttura setosa, con una freschezza ancora presente, di grande complessità con una mineralità salina eccellente in un finale lunghissimo e persistente. Champagne di un’eleganza sensuale e di grande equilibrio, ma allo stesso tempo di forza ed energia.
1989
62% Pinot Noir e 38% Chardonnay
Affinamento di 8 anni sui lieviti, dégorgement originale avvenuto a maggio 1998 con un dosaggio di 8 g/l. Assemblata da Jacques Peters, che fece un lavoro straordinario in una delle annate più calde di fine XX secolo, ricercando la freschezza nei Pinot di Verzy e Verzenay. All’olfatto lievi note di riduzione ed evoluzione, con la nota fumé in evidenza, a seguire aromi di frutta matura, frutta secca, sentori di caffè moka e note dolci di miele. Palato cremoso, con ancora una certa tensione e un finale minerale.
1979
67% Pinot Noir e 33% Chardonnay
Affinamento di 38 anni sui lieviti, dégorgement avvenuto nel 2018 con un dosaggio di 8 g/l. Nella storia è stato il millesimato con la percentuale di Pinot Nero più alta fino al Vintage 2008. La vendemmia iniziò agli inizi di ottobre in condizioni favorevoli con grappoli dall’ottimo stato. All’olfatto rivela subito le note terziarie di tartufo e funghi, sentori salmastri, l’albicocca disidratata, frutta matura, note agrumate di bergamotto e chinotto, note dolci di miele lievi note ossidative e sentori speziati. Al palato ancora di una bella struttura e freschezza, con una mineralità crayeuse lunghissima che lo mantiene giovane, con un finale che offre una bella speziatura.