MAISON RUINART, BELLEZZA ED ECOLOGIA

Maison Ruinart ha orgogliosamente presentato un progetto a lungo termine volto a reinventare il packaging delle sue cuvée: R, R vintage, Rosé e Blanc de Blancs. Dopo più di due anni di studio nel campo della ricerca e sviluppo, le nuove confezioni sostituiranno i coffret della Maison. Destinato a rivoluzionare il mercato delle confezioni regalo e dei coffret, il packaging è eco-compatibile, non utilizza plastica ed è interamente riciclabile. Il progetto verrà lanciato gradualmente in Europa a partire da ottobre 2020.

Frédéric Dufour, Presidente di Maison Ruinart, ci racconta come “con questo packaging simile a una seconda pelle, da cui il nome second skin Maison Ruinart conferma il suo ruolo di precursore nel mondo dello champagne e il suo impegno in termini di responsabilità sociale e ambientale. Questo progetto rivoluzionario incarna il fermo impegno della Maison per uno sviluppo più sostenibile del packaging in tutte le fasi della realizzazione e della commercializzazione dei prodotti, dalla cura dei vigneti all’esperienza del consumatore”.

Fin dalla sua fondazione nel 1729, Maison Ruinart si è contraddistinta per l’audace spirito innovatore. Oltre ad essere la prima Maison di produzione dello champagne, è stata anche la prima a commercializzare uno champagne rosé nel 1764, la prima ad acquistare le millenarie cantine di gesso ideali per l’invecchiamento dei vini, la prima a dare il via a una collaborazione con gli artisti nel 1896, commissionando ad Alphonse Mucha l’ideazione di una “campagna pubblicitaria” per la promozione dei suoi vini, nonché la prima ad utilizzare casse di legno per il trasporto delle sue bottiglie nel 1769.

Proprio grazie alla sua intraprendenza e al suo spirito di iniziativa, la Maison ha sviluppato un innovativo packaging ultraleggero ed eco-responsabile, facilmente e completamente riciclabile, realizzato con fibre di legno naturali provenienti da foreste europee gestite secondo criteri sostenibili.

Come una seconda pelle di carta, l’involucro segue perfettamente le linee delle curve caratteristiche della bottiglia permettendo di mantenere integro l’aroma Ruinart fino al momento della degustazione. La trama naturale ed elegante è un richiamo alle Crayères, le storiche cave di gesso usate come cantine della Maison a Reims, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Una texture che ricorda quella del gesso, arricchita dalla finezza dei dettagli in rilievo e che rappresenta, da sola, una vera e propria meraviglia tecnologica.

Sono stati necessari sette prototipi prima di arrivare al risultato finale, ottenuto sperimentando diverse innovazioni tecnologiche nell’arte della fabbricazione della carta, modellata in un unico pezzo per riprodurre esattamente la forma della bottiglia. L’assenza di spigoli, grazie al preciso taglio ottenuto con un getto d’acqua ad alta pressione (processo sviluppato appositamente per Ruinart), conferisce all’insieme un’eleganza unica, così come il sistema di chiusura dotato di pulsante a scatto sagomato direttamente sull’involucro.

Questo nuovo e rivoluzionario cofanetto rappresenta un altro passo avanti nell’approccio olistico della Maison a uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, dai vigneti alla degustazione, che integra tutte le fasi di elaborazione dello champagne, compresi il packaging, gli strumenti di servizio e la visibilità. Il nuovo imballaggio è nove volte più leggero di quello tradizionale e riduce l’impronta di carbonio del 60% rispetto all’attuale produzione di Ruinart, già oggi tra le più apprezzate dall’industria dello champagne. Il debutto della Maison nel mondo dell’eco-design risale al 2012.

Con l’abbandono dei codici visivi e delle forme familiari associate ai coffret utilizzati per le bottiglie di champagne, questo packaging rompe completamente con l’offerta tradizionale. Esso incarna la visione di Maison Ruinart di un prodotto più sostenibile e contemporaneo, con la speranza che questa iniziativa possa ispirare altre Maison.

 

 

 

second skin case

by Ruinart

 

 

zero plastica

 

2 anni di r&s

 

7 prototipi prima di giungere alla versione finale

 

9 volte più leggero delle precedenti generazioni di coffret consente di ridurre del 60% l’impronta di carbonio dell’imballaggio, secondo la metodologia b.e.e. (valutazione ambientale degli imballaggi) dell’agenzia per l’ambiente e la gestione dell’energia (ademe)

 

100% carta proveniente da foreste europee eco-gestite

 

100% eco-sostenibile

 

 

 

ruinart.com