LORENZO PALLADINI, RITORNO A CASA

Priverno, adagiata tra dolci colline e vaste pianure dell’Agro Pontino, è un luogo dove il tempo sembra piegarsi, muovendosi con un ritmo tutto suo. Fondata in epoca romana e profondamente segnata dal Medioevo, la città custodisce gelosamente le sue radici in ogni pietra, in ogni vicolo stretto e tortuoso. Passeggiando per il borgo, si percepisce un’atmosfera quasi sospesa, un legame palpabile con il passato che si fa presente. Le mura antiche, i dettagli architettonici e le tracce di epoche lontane raccontano una storia stratificata, fatta di conquiste, tradizioni e vite vissute.

Nel cuore di questo piccolo scrigno storico sorge una chiesa del XIII secolo, un monumento che parla con la voce del tempo e dell’arte, dove ogni volta e ogni colonna custodisce segreti secolari. È proprio sotto questa volta silenziosa che si trova Origini Trattoria Contemporanea, un luogo che non si visita semplicemente, ma si attraversa come si attraversano certi racconti familiari: con attenzione, rispetto e la consapevolezza che ogni esperienza cambia e arricchisce.

Lorenzo Palladini

Origini è il frutto di un sogno, di una visione e di un gesto coraggioso di ritorno alle proprie radici. Lorenzo Palladini, giovane chef nato nel 1998, ha scelto di portare a casa la sua esperienza e la sua arte, maturate tra le cucine di grandi maestri, per raccontare la sua terra in modo nuovo. Dopo aver affinato le sue tecniche e sensibilità gastronomiche tra l’Antica Pesa di Roma con Simone Panella e le cucine stellate di Giovanni Di Giorgio, Viviana Varese e Fabio Verrelli D’Amico, Lorenzo ha deciso che la sua vera sfida fosse quella di far parlare l’Agro Pontino attraverso i piatti, con onestà, precisione e grazia contemporanea.

Piccione, cicoria selvatica, frutti di bosco

La cucina di Lorenzo è una voce che non urla, ma afferma: un dialogo intimo tra passato e presente, tradizione e innovazione. Origini nasce da una scelta che è etica tanto quanto geografica, un patto con la terra, i produttori locali e la storia stessa della regione. È una cucina che valorizza la biodiversità dell’Agro Pontino, restituendo ogni sapore con rigore e memoria, senza mai perdere di vista la leggerezza e l’eleganza contemporanea.

Risotto, fave e pecorino, liquirizia

Il rapporto diretto con allevatori e piccoli produttori locali è il cuore della sua filosofia: carne selezionata da allevamenti sostenibili, proposte vegetali che raccontano la ricchezza di un territorio spesso trascurato, materie prime lavorate con cura e rispetto per la stagionalità. Ogni piatto riflette questo equilibrio, trasformando la scelta etica in un gesto gastronomico consapevole che sostiene la filiera corta e l’economia locale.

Tra le creazioni più rappresentative di Lorenzo Palladini c’è il piatto “Agro-Pontino”, un omaggio sentito alla sua terra natale e alla storia dei primi esportatori di kiwi. Qui la tradizione incontra la ricerca contemporanea, dando vita a un racconto da gustare che lega passato e presente con autenticità.

Simone Palladini

Il locale si trova nei sotterranei di una chiesa medievale del XIII secolo, restaurata con cura per preservare ogni traccia del tempo. Le volte antiche e i muri segnati dalla storia si uniscono a dettagli di design contemporaneo: tavoli in corten dal taglio minimale e poltroncine senape creano un ambiente intimo e accogliente, illuminato in modo soffuso per esaltare ogni dettaglio. Con soli quindici tavoli, Origini punta sulla qualità dell’esperienza e sull’attenzione ai dettagli. Il servizio gestito da Simone Palladini è attento e discreto, pensato per accogliere con il calore di casa ma con la professionalità di un ristorante d’eccellenza.

La proposta gastronomica di Origini Trattoria Contemporanea si articola in due percorsi degustazione che raccontano, in modi diversi, la filosofia di Lorenzo Palladini: “Radici” (55 €, 5 portate) è un itinerario essenziale, pensato per introdurre l’ospite al cuore della cucina di Origini, tra sapori netti e riconoscibili, memorie locali e riletture contemporanee; “Simbiosi” (85 €, 8 portate) è invece un’esperienza più ampia e sfaccettata, che permette di approfondire il dialogo tra tradizione e innovazione, tecnica e stagionalità. Il menù alla carta si muove con coerenza tra piatti di mare e di terra, privilegiando materie prime locali e lavorazioni curate. Tra gli antipasti si trovano il Gambero Gobbetto con rapa rossa e visciole di Sezze, il Manzo crudo con melanzana laccata e tosazu, e l’Animella accompagnata da latte di mandorla e prugna fermentata.

Panna cotta, fragola favetta, acetosella

Tra i piatti di maggiore rilievo spicca il Piccione, servito con cicoria selvatica e frutti di bosco: un piatto-simbolo della cucina di Lorenzo, che fonde selvaggina, acidità e un tocco elegante, equilibrando intensità e freschezza in modo sorprendente. Tra i primi piatti, il Risotto con fave, pecorino e liquirizia rivela bene la firma dello chef: sapori familiari e profondi, ma rivisti con un gesto di creatività misurata. La liquirizia, usata con intelligenza, aggiunge profondità senza coprire i toni vegetali e il calore del pecorino, creando un equilibrio raffinato. Il percorso si chiude con dolci che uniscono precisione tecnica e memoria affettiva. Emblematica la Panna Cotta con fragola favetta e acetosella: un dessert che parla di semplicità e territorio, ma con un gioco calibrato di acidità e dolcezza che rinfresca il palato e invita alla lentezza dell’assaggio.

Il fascino di Origini passa anche attraverso lo spazio stesso che lo ospita. La scelta di inserire il ristorante nei sotterranei di una chiesa del XIII secolo non è casuale: è un modo per incarnare il legame con la storia, per far convivere passato e presente in un dialogo continuo. Il restauro conservativo ha mantenuto intatti i segni del tempo, valorizzando ogni imperfezione e dando voce alle pietre che raccontano secoli di vicende.

 

 

Origini Trattoria