CANTINA VALLE ISARCO: KERNER ARISTOS ALLA PROVA DEL TEMPO

Il Kerner è un vitigno semi-aromatico nato dall‘incrocio tra il Riesling e la Schiava Grossa; l’incrocio è stato realizzato in Germania nel 1929 dal prof. August Herold che aveva l’obiettivo di ottenere un vitigno che unisse le qualità della varietà più importante per la Germania, il Riesling, a una particolarmente vigorosa, la Schiava Grossa. Evidentemente gli obiettivi enologici cento anni fa erano abbastanza diversi da quelli attuali e il consumo di vino era decisamente elevato. Quando riesce a ottenere un incrocio che lo soddisfa, gli attribuisce il nome “Kerner” per onorare Justinus Kerner, medico e poeta tedesco che scrisse liriche colte e romantiche.

Se in Germania la coltivazione del Kerner si attesta intorno ai 2000 ettari e viene considerato una varietà dalle rese alte per vini semplici, in Italia e, in particolare, in Alto Adige, in Valle Isarco, riesce ad esprimere caratteristiche qualitative di tutto rispetto.  Viene piantato a quote elevate anche grazie alla sua buona resistenza al freddo e la coltivazione a queste altitudini determina una riduzione della grandezza dell’acino e del grappolo a tutto vantaggio della qualità del vino finale.

Globalmente, in Alto Adige, l’estensione totale del Kerner si attesta intorno ai 400 ettari e di questi ben 150 fanno riferimento a Cantina Valle Isarco.  La Cantina Valle Isarco (Kellerei Eisacktal) nasce nel 1961 e oggi può contare su circa 130 soci che coltivano 150 ettari ad altitudini comprese tra i cinquecento e i mille metri. Cantina Valle Isarco ha sempre creduto nel Kerner tanto che negli ultimi 15 anni ha visto un notevole incremento della sua produzione che è passata da 90.000 bottiglie a 245.000, di cui 45.000 della linea Aristos. Oggi il Kerner rappresenta un quarto di tutta la produzione della cantina. La linea Aristos nasce nel 1990 come linea di selezione; le uve utilizzate per la produzione dei suoi vini provengono da specifici vigneti di età minima di sette/otto anni e ubicati in alta quota. La grande capacità di durata nel tempo di questo vino è stata verificata nel corso di una verticale di dieci annate, dal 2023 alla 2014, senza salti o esclusioni, come vuole sottolineare il Direttore generale Armin Gratl; senza salti di annata proprio con lo scopo di mostrare l’evoluzione del vino in rapporto all’andamento climatico e senza operare una selezione qualitativa.

 

 

DEGUSTAZIONE

 

 

 ARISTOS KERNER

Alto Adige Valle Isarco Doc

 

2023

Maturazione per dieci mesi sulle fecce nobili, parte in acciaio e parte in legno grande. Giallo paglierino scarico, al naso sentori di agrume e di pesca bianca; al sorso emerge la piacevole freschezza e la lunga persistenza completata da un accenno morbido riferibile alla maturazione delle uve. Un vino sapido, minerale, teso.

2022

Maturazione per dieci mesi sulle fecce nobili, parte in acciaio e parte in legno grande. Alcuni riflessi dorati fanno capolino nel calice giallo paglierino così come le note di frutta tropicale lasciano trasparire un’annata di maggior calore. Anche al palato la morbidezza si fa più presente, sorretta però da vibrante freschezza; dinamico.

2021

Maturazione per dieci mesi sulle fecce nobili, parte in acciaio e parte in legno grande. Giallo paglierino pieno. Olfatto ricco ed elegante di frutta a pasta bianca, di erbe di campo, di agrume. Palato minerale e fresco, ottima struttura che rimane raffinata nella lunga persistenza. Un vino di estrema piacevolezza.

2020

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. Ancora giallo paglierino pieno alla vista mentre l’olfatto evidenzia note che rimandano all’idrocarburo, alla pesca bianca e alle erbe amare. Sapido e pieno in bocca con buona freschezza e struttura.

2019

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. Giallo paglierino intenso, esprime note di idrocarburo e di pietra focaia su un sottofondo di frutta a pasta bianca. Asciutto e pieno, la freschezza gli conferisce un buon slancio gustativo.

2018

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. Giallo paglierino carico, lascia trasparire, anche in questo caso, note di idrocarburo. Su una bocca piena, calda ed equilibrata, nel finale chiude con una nota di liquirizia. Un vino nel quale la freschezza risulta integrata nel corpo rotondo.

2017

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. Le gelate primaverili hanno ridotto il raccolto del 30/40%. Mentre l’olfatto vira su note di erbe aromatiche e di note di idrocarburo, il colore rimane immutato e vivo, giallo paglierino. Sapidità e freschezza guidano il palato, vivo e vivace, nella discreta persistenza.

2016

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. Fine e caratteristico nei suoi profumi di frutta tropicale e di erbe di campo. Un vino di struttura, morbido e dalla beva elegante; chiude la lunga persistenza con una nota di mandorla amara.

2015

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili. L’annata calda si percepisce anche all’olfatto nel quale si ritrovano sentori di agrume e di erbe aromatiche insieme a una nota di mela cotogna matura. Morbido al palato con sapidità e freschezza in secondo piano; buon equilibrio complessivo.

2014

Maturazione per sette mesi sulle fecce nobili.  Nonostante l’annata, nota per il clima fresco e piovoso, nel calice si ritrova un vino eccellente. I riflessi verdolini nel calice tradiscono l’andamento metereologico mentre all’olfatto predomina la frutta tropicale, quella a polpa bianca e le note floreali. Al palato la freschezza si distende integrata nel corpo. Elegante e dalla discreta persistenza, chiude con una nota finale di liquirizia.

 

kellerei-eisacktal.it