DANIELE BONGIOVANNI A LONDRA PER AMPLIARE IL SUO CICLO SULLA FILOSOFIA ESTETICA
Daniele Bongiovanni tornerà a Londra per proseguire uno dei suoi cicli pittorici più famosi, quello dedicato alla filosofia estetica. Un progetto in continua evoluzione che, nel corso degli anni, ha conquistato prestigiosi musei in tutto il mondo. Tra questi, il MACRO di Roma e il Rothko Museum di Daugavpils in Lettonia, dove uno dei suoi dipinti, focalizzato su questo tema, è entrato a far parte della collezione permanente.

Daniele Bongiovanni, Nimble Est (2018). Tecniche miste su tela, 100×100 cm
La serie si distingue per un approccio che coniuga una forte componente impressionistica con una riflessione critica e fenomenologica sulla realtà contemporanea. In sintesi, sfida la frenesia che domina la vita odierna, opponendosi alla rapidità con cui l’individuo si adatta a un flusso continuo di stimoli superficiali, incapaci di svelare la profondità delle dimensioni culturali e delle sfere più intime e consce.
Questo ritorno nella capitale britannica segnerà l’inizio di un nuovo capitolo, o meglio, di un episodio inedito che arricchirà una lunga narrazione già ampiamente storicizzata. Per tutto il 2025, Bongiovanni, che da tempo opera tra l’Italia e gli Stati Uniti, lavorerà su questa ulteriore fase londinese, ampliando la rete di spazi che, nel corso degli anni, ha incluso atelier in diverse città italiane, come Milano, Palermo e Torino, e all’estero, come Falkirk in Scozia, Lugano e New York.

Daniele Bongiovanni, De London 2 (2021). Olio su tela, 40×100 cm
Nel 2021, Bongiovanni ha dedicato l’opera De London 2 alla metropoli e alla sua cultura: un dittico che si inserisce perfettamente nell’argomento generale e che fungerà da punto di riferimento per lo sviluppo del prossimo concetto. Questo dipinto, con il suo impianto compositivo che richiama l’atmosfera rarefatta tipica della sua produzione, offre una visione totalmente metaforica della città. Non si tratta del classico ritratto di un territorio urbano o naturale, ma di un’entità quasi immateriale.
Al centro di questo lavoro, il ciclo nella sua interezza, vi è la sublimazione dell’esperienza consueta: l’obiettivo è sempre stato quello di rendere il percepire equivalente al vedere, e viceversa. In questo momento, l’artista intende proseguire nell’esplorazione di questi fenomeni, creando opere che sfidano la rappresentazione e stimolano un’interazione psicologica con lo spettatore. Le varie opere tematiche hanno già partecipato alle principali esposizioni internazionali, tra cui la 57ª Biennale di Venezia e biennali in Grecia, Lituania e Spagna, la Bangkok Design Week e l’Art Market Hamptons a New York.
Londra, scenario di diverse esposizioni di Bongiovanni, rappresenta un luogo familiare per questo nuovo processo. Nel 2017, una selezione di lavori su questo complesso soggetto è stata anche presentata, con la personale “Aesthetica Bianca”, all’Ambasciata d’Italia a Londra, mentre nel 2019 e nel 2020 altri sviluppi sono stati esposti al Being Human Festival, che si è sempre tenuto nella capitale. Ora, l’artista rinnova il dialogo, approfondendo sul campo il ruolo di questa espansione.
Bongiovanni, pittore e professore universitario, ha collaborato nel Regno Unito a progetti e programmi di ricerca di diverse realtà accademiche, come la Liverpool John Moores University e il King’s College London. Inoltre, a livello internazionale, ha preso parte a convegni sulle arti visive alla San Diego State University, alla University of Illinois e alla University of Jyväskylä in Finlandia, tra le altre.

Daniele Bongiovanni, Dipinti e Disegni (2004-2022). Misure varie, tecniche miste su supporti vari
Con questa rilettura, l’autore ribadirà il desiderio di reinterpretare la realtà senza mai distorcerla. Il ciclo, che include importanti opere come Natura con Deus, realizzata nel 2016 per la già citata biennale lagunare del 2017, non si limita però solo a quelle che possiamo definire realizzazioni di nobile stampo paesaggistico, ma si arricchisce, nelle sue varianti, anche di bozzetti anatomici, dove l’essere umano stesso viene trattato come una questione naturalistica. Un aspetto che si riflette anche nei vari disegni preparatori, parte integrante del fare pittura.
danielebongiovanni.com
Cover: Daniele Bongiovanni, Natura con Deus (2016). Olio e pigmenti naturali su tavola, 30×225 cm (dettaglio)