LA PERSONALE DI MAURIZIO CANNAVACCIUOLO

Dal 24 gennaio al 23 febbraio 2019, la Galleria Giovanni Bonelli di Milano ospita la prima personale nei propri spazi di Maurizio Cannavacciuolo (Napoli, 1954).

Maurizio Cannavacciuolo, Dreaming of cheating, 2015, olio e smalto ad acqua su tela, 200 x 200 cm

 

Maurizio Cannavacciuolo, Elegia, 2018, olio e smalto ad acqua su tela, 150 x 150 cm

La mostra, curata da Michele Bonuomo, che si articola su due sedi, in collaborazione con la Galleria Pack, presenta una selezione di opere realizzate negli ultimi anni unitamente a un corpus di lavori appositamente concepito per questo appuntamento.

Maurizio Cannavacciuolo, Frammenti di un discorso amoroso, 2014, olio e smalto ad acqua su tela, 100 x 100 cm

 

Maurizio Cannavacciuolo, I Love You, 2014 olio e smalto ad acqua su tela, 100 x 100 cm

Alla Galleria Giovanni Bonelli sono esposte una decina di opere di grandi dimensioni (fino a due metri per due) prodotte nell’arco degli ultimi quattro anni, mentre alla Galleria Pack si trovano tre opere di grandi dimensioni (una tela di due metri per dieci e due di due metri per tre) create con l’uso esclusivo dei due colori bianco e nero.

Maurizio Cannavacciuolo, Instant Mars, 2017, olio e smalto ad acqua su tela, 200 x 200 cm

 

Maurizio Cannavacciuolo, Menina do Rio, calor que provoca arrepio, 2018, olio e smalto ad acqua su tela, 150 x 200 cm

Circondato da un’aura di esoterismo, Cannavacciuolo costruisce da sempre opere, prevalentemente a olio su tela, estremamente elaborate, in cui la fitta trama dello sfondo nasconde successivi livelli di narrazione. Machine à penser o enigma sono le definizioni più utilizzate per queste opere al contempo immediate eppure difficilissime da interpretare, che richiedono tempo e pazienza per esser lette in ogni dettaglio. I riferimenti iconografici spaziano dalle anfore greche, ai bassorilievi egizi fino alle stilizzazioni da cartoon, con alcuni elementi ricorrenti, come gli insetti, le rane, le rappresentazioni di corpi come studi di anatomia e l’autoritratto dell’artista.

Maurizio Cannavacciuolo, S.S.F.N.S.S., 2017, olio e smalto ad acqua su tela, 150 x 150 cm

 

Maurizio Cannavacciuolo, Tatanto Totonta, 2017 olio e smalto ad acqua su tela, 100 x 100 cm

Non trascurabile, in tutta la produzione di Cannavacciuolo è la componente di ironia che l’artista infonde nei suoi lavori disseminandoli di inganni visivi e associazioni incongrue. Gli improbabili accostamenti di trame e soggetti contribuiscono a realizzare l’impalcatura di un’enigmistica complessa che lo spettatore si trova ad analizzare, ammaliato dall’impatto visivo così incisivo, netto e accattivante delle tele realizzate con inappuntabile precisione.

Maurizio Cannavacciuolo (Napoli, 1954 – vive e lavora a Roma), dalla fine degli anni ’70, ha tenuto personali in moltissime gallerie e istituzioni pubbliche italiane ed internazionali. Tra le principali si segnalano: Sprovieri Progetti, Londra (2006-09); Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2005); Suzy Shammah, Milano (2004); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2004-2016); Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile (2003); Museu da Repubblica-Galeria Catete, Rio de Janeiro (2002); Franco Noero, Torino (2001); Galleria Cardi, Milano (2000), Gian Enzo Sperone, Roma (1993-97), Sperone Westwater, New York (1996).

 

Maurizio Cannavacciuolo, A Lecture on Martian History, 2016, olio su tela, 205 x 100 cm

 

MAURIZIO CANNAVACCIUOLO

24 gennaio – 23 febbraio 2019

Galleria Giovanni Bonelli

via Porro Lambertenghi 6

Galleria Pack

viale Sabotino 22

Milano

 

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