MONDINO A COLORI. LA PITTURA DAGLI ESORDI AL LINOLEUM

Il CAMeC di La Spezia (Centro Arte Moderna e Contemporanea) presenta dal 30 marzo al 22 settembre 2019 la mostra “Mondino a colori. La pittura dagli esordi al linoleum”, retrospettiva che ripercorre l’intera produzione pittorica di Aldo Mondino.

Aldo Mondino, Senza titolo (1961). Tecnica mista su carta intelata, cm 150×100

L’esposizione si propone quale ideale contrappunto della mostra “Aldo Mondino scultore” (Pietrasanta, 2010) indagando – proprio nella città che ha ospitato Il Premio del Golfo, uno dei più importanti premi di pittura del Novecento – questo medium, per così dire, ‘naturale’ e precipuo della Spezia.

Aldo Mondino, Sportivo (1963). Tecnica mista e collage su masonite, cm 150×100.

Aldo Mondino ha sempre pensato e vissuto da pittore. La sua ‘miopia’ nei confronti del dato reale è diventata, negli anni, uno strumento per conoscere il mondo a proprio modo, senza eternarsi in uno stile ripetitivo. Con lui, già all’inizio degli anni Sessanta, si sono superate le barriere tra pittura e concettuale, tanto che nessuno è mai riuscito a chiudere il suo lavoro in una precisa definizione.

Aldo Mondino, MOND (1980). Acrilico su tela, cm 140×90

Nel periodo della formazione, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta, in piena crisi dell’Informale, il giovane Mondino aderisce ad un Surrealismo gestuale, frenetico e popolato di segni e immagini che richiamano le opere di Matta, Lam e Tancredi. Studia incisione a Parigi da Stanley William Hayter, nel cui atelier lavoravano anche Picasso, Chagall, Giacometti, Pollock e molti altri grandi artisti dell’epoca. Approfondisce in seguito il mosaico con Severini perché la tecnica per lui è una regola da conoscere e poi reinventare con soluzioni originali. L’idea della grafica che si fa pittura e viceversa lo conduce negli anni a un percorso unico nel suo genere. Non vuole annullare la pittura, la vuole riscattare, anche se ne comprende la crisi post Informale. Nel milieu artistico del tempo, cerca di comprendere le molteplici direzioni che si aprono ai cambiamenti sociali, economici e culturali di quegli anni veloci e affollati di uomini e idee.

Aldo Mondino, Libra (senza data). Tecnica mista su tela. Cm 180x130x22

Al CAMeC sono presentati una quarantina di lavori su tela, carta e linoleum realizzati dal 1961 al 2000, tutti provenienti dall’Archivio Aldo Mondino e da un selezionato gruppo di prestatori. Dai dipinti degli esordi, passando per i “Quadri a quadretti” e le finte incisioni, si giunge ai linoleum, che hanno reso l’artista popolare anche presso il grande pubblico. La comparsa di questo supporto, negli anni Ottanta, deriva da una vera e propria ossessione per l’universo della grafica, legata all’idea del colore e del segno pittorico. Il linoleum, materiale importantissimo per le tecniche incisorie, viene adoperato come supporto per alcune serie di quadri famosi come i “Dervisci” o gli “Ebrei”. Oltre al gioco di parole insito nell’etimologia stessa del termine linoleum (olio di lino / olio su lino), Mondino era affascinato anche dalla grande varietà dei colori e delle texture appartenenti ad un materiale semplice e industriale, come lo era del resto anche l’Eraclit, il legno ‘povero’ dei cantieri, su cui dipinse i suoi altrettanto celebri “Tappeti”. Il percorso espositivo comprende anche un’opera delle collezioni del CAMeC: Longships, 1980 circa, tecnica mista su tela, cm. 25×35, collezione Cozzani.

Aldo Mondino. Photo credits Archivio Aldo Mondino Milano

L’esposizione, realizzata con il contributo di Coop Liguria ed Enel, è visitabile da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00, chiuso il lunedì, aperto Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto. Info camec.

 

 

Mondino a colori

La pittura dagli esordi al linoleum

 

 

30 marzo – 22 settembre 2019

 

Progetto scientifico: Archivio Aldo Mondino

Comitato promotore: Eleonora Acerbi, Cinzia Compalati, Antonio Mondino, Marzia Ratti

 

 

CAMeC

Centro Arte Moderna e Contemporanea

Piazza Cesare Battisti 1

La Spezia

camec.museilaspezia.it

 

Cover: Aldo Mondino, Festa araba (1985). Olio su linoleum, cm 190×560