VEUVE CLICQUOT, ETERNITÀ ROSÉ

Se esiste un tempio dello Champagne Rosé, non vi è dubbio che esso si trovi ad Reims, nelle cantine della Maison Veuve Clicquot. Ne abbiamo avuto la certezza grazie allo Chef de Cave Dominique Demarville, che ci ha accompagnato durante una degustazione di etichette di oltre 30 anni di età, tutte in perfetto stato.

I Rosé fanno parte integrante della grande storia dei vini di Champagne ed erano realizzati con il metodo della macerazione, un contatto breve della buccia delle uve a bacca rossa con il succo bianco. Questo metodo, ancora usato, è conosciuto sotto il nome di saignée e praticato soprattutto dai vigneron e da alcune Maison per la delicatezza del metodo. Ma quello maggiormente utilizzato oggi, invece, è l’assemblaggio di un vino rosso fermo ai vins clair bianchi: storicamente è dovuto al pragmatismo di Madame Clicquot, che nel 1818 innovò e reinventò completamente lo champagne rosé. Pensò di aggiungere del vino rosso alla base di bianco, e ciò permise un perfetto controllo del colore e del gusto. Nacque così un rosé più deciso, dal carattere spiccato e la sua abilità creativa ci ha regalato il primo champagne rosé per assemblaggio di cui si abbia notizia.

Questo approccio empirico si è rivelato geniale, ma prevede un aspetto non trascurabile, cioè disporre di un ottimo vino rosso, che in una zona con un clima come quello della Champagne, non è così scontato.

Nicole-Barbe Clicquot-Ponsardin aveva scelto i migliori Pinot Noir della Montagne de Reims, esposti a sud per una maturazione perfetta, soprattutto quelli provenienti dal Lieu-dit “Clos Colin” di 1,39 ettari nel villaggio Grand Cru di Bouzy, che nella realtà non è un vero Clos ed oggi le uve di questo Lieu dit confluiscono nella Grande Dame Rosé. I Pinot Noir vinificati in rosso provengono anche da altre parcelle di Bouzy, da Verzenay, Verzy, da Ambonnay, Aÿ, Vertus e Les Riceys.

La sua era una visione audace, in cui colore, gusto e aroma contribuivano in modo determinante alla qualità che voleva: fu lei a rompere la tradizione, innovando il processo produttivo. Sebbene oggi la maggioranza dei rosé viene consumata giovane per esaltare la parte fruttata, la maturazione sui lieviti nasconde spesso grandi sorprese. Veuve Clicquot produce tre tipologie di Champagne Rosé: Brut non millesimato; La Grande Dame; il Vintage.

Proprio con i millesimati nasce l’idea del progetto Cave Privée, dal desiderio di dimostrare le eccezionali capacità di maturazione dei millesimati della Maison che si concretizzò nel 2008, quando ancora lo Chef de Cave era Jacques Peters con al suo fianco Dominique Demarville. I due selezionarono alcuni grandi millesimati, li divisero in due fasce (15 e 30 anni di maturazione sui lieviti), li sboccarono e li dosarono tra 4 e 9 g/l e li commercializzarono nel 2010 in coincidenza del bicentenario del primo millesimato della storia della Champagne, creato da Madame Clicquot nel 1810.

 

 

La degustazione

 

 

 

Veuve Clicquot Rosé

91/100

Avevano smesso di farlo a metà del XX secolo, Jacques Peters lo rilanciò nel 2006 in Giappone per festeggiare la stagione dei ciliegi in fiore. Si tratta di un assemblaggio di 50/60 cru con un 44/48% di Pinot Noir il 25/29% di Chardonnay e 13/18% di Meunier, con un 25/40% di vini di riserva, di 5/6 annate diverse, che assicurano la costanza dello stile Veuve Clicquot. Questi vini di riserva sono conservati per cru, vitigno e annata. Il Pinot Noir dà la struttura, lo Chardonnay conferisce la finezza e il Meunier dà la rotondità. Colore salmone intenso, bouquet di rose, profumi di frutta fresca rossa, ciliegia, lampone, fragoline di bosco, ribes rosso, frutta secca, pesca matura, ma non mancano gli agrumi, l’arancia, il pompelmo rosa, con note di lieviti. Elegante, fresco e raffinato al gusto, equilibrato e sapido. Bollicina delicata, palato morbido sui ritorni fruttati, finale fresco su mineralità agrumata, pulito e una bella persistenza. Il dosaggio serve per accompagnare il frutto e la freschezza del tannino, poiché quest’ultimo apporta dell’amertume nobile che conferisce freschezza, ma va equilibrato con il giusto dosaggio.

 

 

Veuve Clicquot Vintage Rosé 2008

94/100

Pinot Noir (61%) che proviene essenzialmente dal versante sud dalle Montagne de Reims e dalla Vallée de la Marne. É il terzo millesimato del primo decennio del nuovo secolo dopo il 2002 e il 2004, il 65° della Maison dalla creazione del suo primo Millesimato nel 1810 e il primo creato dallo Chef de Caves Dominique Demarville. Colore salmone con lievi sfumature ramate. Ci seduce con i sentori di frutti rossi, fragola, lampone, ciliegia, delle belle note agrumate, pompelmo, si sviluppano poi le note speziate di cannella e vaniglia e la frutta secca aumenta la sua ricchezza e intensità aromatica, con nuance di torrefazione. Bollicina fantastica, fresca, sapida, strutturata in armonia con gli aromi di frutta rossa e le note di agrumi canditi. Infine, la forza dei tannini si sposa con la freschezza fruttata in un perfetto equilibrio, portando a un delicato e setoso finale piacevolmente ammandorlato di grande salinità, sorprendente lunghezza e mineralità. Ottimo rosé, di grande equilibrio e piacevolezza.

 

 

Veuve Clicquot Cave Privée Rosé 1990

95/100

47% Pinot noir, di cui il 17% proveniente da 3 parcelle di Bouzy vinificato in rosso, 27% Chardonnay e 9% Meunier, con un dégorgement nel marzo 2011 e dosato 5g/l. Cave Privée Rosé 1990 è composto da vini provenienti da 17 Grands e Premiers Cru della Montagna di Reims, della Grande Vallée della Marna e dalla Côte des Blancs. Champagne grandioso. Un’annata che ha soddisfatto tutte le aspettative dello Chef de Cave, con un vino prodotto in condizioni vicine alla perfezione, prima di essere imbottigliato in cantina per il tempo necessario per esprimere maestosamente il suo potenziale. Il colore è di un rosa ramato intenso, un naso con un bouquet di profumi ampio, dall’albicocca matura, fichi al floreale d’acacia, poi vengono fuori le note terziarie: note di torrefazione e leggermente boisé, frutta secca, mandorla, cioccolato al latte, cacao, fiori secchi, polvere di caffè e aroma di legno antico. Al palato agrumi in canditura, bella freschezza e acidità, note fruttate di ciliegia, chiodi di garofano, speziato, legno di cedro su una mineralità d’autore, quella di Peters.

 

Veuve Clicquot Cave Privée Rosé 1979

96/100

49% Pinot noir, di cui il 19% vinificato in rosso, 27% Chardonnay e 5% Meunier, blend di 22 Grand Cru e premier Cru, con un dégorgement nel marzo 2011 e dosato extra brut a 5 g/l. Vino elegante, raffinato, delicato, di grande charme, seducente con una bella freschezza, espressione di grande longevità, con i sentori del Pinot Nero, ribes nero, mirtilli e mora, e poi si evolve sul balsamico, spezie, cioccolata e cacao, che danno una sensazione di calore. Vino complesso e profondo, di grande energia, quasi salato. Infatti è caratterizzato da un finale dominato dalla mineralità salina. Meraviglioso.

 

Veuve Clicquot La Grande Dame Rosé 2006

97/100

Creata nel 1988 e lanciata nel 1995, La Grand Dame Rosé è uno Champagne che rappresenta un tributo a Madame Clicquot con il suo stile di freschezza, setosità, eleganza e aromaticità. L’assemblaggio è costituito dal 60% di Pinot Noir proveniente dai Grand Crus di Aÿ, nella Grande Vallée de la Marne, e di Verzenay, Verzy, Ambonnay e Bouzy, nella Montagne de Reims. Lo Chardonnay forma il 40% dell’assemblaggio e proviene esclusivamente da tre Grand Crus: Avize, Le Mesnil-sur-Oger e Oger, nella Côte des Blancs. La Grande Dame Rosé 2006 è ottenuta aggiungendo il 15% di vino rosso prodotto interamente da Pinot Noir del Clos Colin, nel territorio di Bouzy. Dégorgement nel 2015 con un dosaggio di 8 g/l. Colore rosa intenso con riflessi ramati. All’olfatto è intenso, con note di frutti rossi dall’amarena, alla fragolina di bosco, fino ai ribes. Prosegue con erbe aromatiche, poi note tostate di nocciole, cacao e spezie dolci, oltre a note floreali e caffè. La complessità aromatica dei grandi Pinot Noir è sempre presente. Al palato, elegante, corposo e ben strutturato, con i tannini presenti, ma con una consistenza setosa, una bella freschezza aromatica, che rivela uno sfondo minerale e un fantastico ritorno dell’agrume rosso, e l’arancia bionda del Simeto nel finale che con la sapidità e una bella tensione lo rende un rosé esaltante, perfezione, pienezza e freschezza.

 

Veuve Clicquot Cave Privée Rosé 1978

98/100

54% Pinot noir, di cui il 15% vinificato in rosso, 28% Chardonnay e 3% Meunier, con un dégorgement nel 2008 e dosato 4 g/l. è composto da vini provenienti da 21 Grands e Premiers Cru della Montagna di Reims, dalla Grande Vallée della Marna e dalla Côte des Blancs. Bellissimo colore rosa salmone con sfumature di buccia d’arancia, al naso complesso e variegato, con gli aromi della frutta più concentrati rispetto al 1979, l’albicocca, poi un bell’agrume rosso, fiori secchi, la frutta secca, mandorla, erbe aromatiche, pepe bianco. Vira quindi sul terziario con note di sottobosco e terra, muschio, foglie secche, funghi, fino al tartufo bianco e come nei vecchi sauternes arriva una ventata di idrocarburi. Questo magnifico champagne presenta un bell’equilibrio con un ottimo ritorno gusto olfattivo, che pervade il palato dinamico e profondo e una mineralità sul lungo finale. Indimenticabile.

 

 

 

veuveclicquot.com