DUNE BY DENIS VILLENEUVE

In origine, verso la metà degli anni Settanta, era il folle, rivoluzionario progetto di Alejandro Jodorowsky, un’opera che voleva essere un’esperienza allucinogena collettiva e che avrebbe probabilmente sconvolto il mondo del cinema (il regista cileno aveva scritturato Orson Welles, Mick Jagger e Salvador Dalì per il cast, i Pink Floyd per le musiche, H.R. Giger come art director), ma di cui è rimasto solo lo story-board firmato da Moebius (all’intera vicenda è dedicato il documentario Jodorowsky’s Dune di Frank Pavich, uscito in Italia quest’anno benché sia del 2013). Poi arrivò nel 1984 il capolavoro abortito, o «grande film malato», per usare una felice espressione di François Truffaut, di David Lynch, opera frammentaria e onirica, manomessa e amputata da Dino e Raffaella De Laurentiis (il regista, allora trentacinquenne e reduce dal successo di The Elephant Man, non aveva il director’s cut), verso il quale la critica, anche odierna, ha sempre avuto un atteggiamento fin troppo punitivo, al limite del persecutorio (è un film discontinuo che risente dei tagli imposti, ma capace di scorci potenti). Ora è infine giunto, dopo una lunga attesa a causa della pandemia, il primo capitolo della versione diretta dal canadese Denis Villeneuve.

DUNE, Copyright: © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Chiabella James. Caption: (L-r) TIMOTHÉE CHALAMET as Paul Atreides and CHARLOTTE RAMPLING as Reverend Mother Mohiam in Warner Bros. Pictures’ and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures and Legendary release.

DUNE, Copyright: © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: An army of Sardaukar Warriors in a scene from Warner Bros. Pictures’ and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures and Legendary release.

DUNE, Copyright: © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: (L-r) TIMOTHÉE CHALAMET as Paul Atreides and ZENDAYA as Chani in Warner Bros. Pictures’ and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures and Legendary release.

La storia, tratta dall’epopea fantascientifica di Frank Herbert, è nota. L’Imperatore decide di affidare la raccolta della spezia dell’inospitale pianeta Arrakis, conosciuto anche con il nome di Dune, al casato degli Atreides guidato del duca Leito (Oscar Isaac), sfavorendo solo apparentemente i brutali Arkonnen capeggiati dal laido barone Vladimir (Stellan Skarsgård). Ma è una trappola per uccidere il duca insieme alla concubina Lady Jessica (Rebecca Ferguson), sacerdotessa-guerriera della Bene Gesserit (una sorellanza militare-sacerdotale), e il giovane figlio Paul (Timothée Chalamet), che in molti vedono come il Kwisatz Haderach, l’eletto, o il Muad’dib, il Messia dei Fremen, il popolo che abita Arrakis e che è abituato a vivere in una landa desertica, dove l’acqua è più preziosa della spezia (sostanza in grado di espandere le facoltà sensoriali e di abolire lo spazio-tempo conosciuto).

DUNE, Copyright: © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: STELLAN SKARSGÅRD As Baron Vladimir Harkonnen in Warner Bros. Pictures’ and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures and Legendary release.

DUNE, Copyright: © 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: REBECCA FERGUSON as Lady Jessica in Warner Bros. Pictures’ and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures release.

DUNE, Copyright: © 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: STELLAN SKARSGÅRD as Baron Harkonnen in Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures release.

In Dune tutto è impeccabile. La recitazione: Josh Brolin è Gurney Halleck, Dave Bautista è Rabban, Javier Bardem è Stilgar, Jason Mamoa è Duncan, Charlotte Rampling è la reverenda madre Gaius Helen Mohiam e Zendaya è la fuggevole Chani, che qui ha quasi l’impalpabilità di un’apparizione ma che sarà protagonista del futuro capitolo. La sceneggiatura di Erich Roth (Forrest Gump di Zemeckis, Insider e Alì di Michael Mann), di Jon Spaihts e dello stesso regista è solida come la narrazione, due ore e mezza che scorrono senza fatica. La fotografia di Greig Fraser è metallica e piene di penombre. La regia è sentita (Villeneuve ha letto, riletto e rimuginato per anni il testo di Herbert), senz’altro più che nel precedente film di fantascienza del regista, Blade Runner 2049, di cui Dune peraltro ricalca lo stile, ma il film sembra così preoccupato, comprensibilmente, di tenere il controllo del tutto da risultare in deficit di personalità (non era così nel pur imperfetto film-sogno di Lynch).

Lo sguardo, per evitare gli ammiccamenti di certi blockbuster d’autore, è così serio che diventa quasi serioso. Tutto è monumentale ma compresso, solenne come la musica tonitruante di Hans Zimmer, e di grande bellezza figurativa (Villeneuve è un’esteta), ma poco dinamico. Tecnicamente perfetto, manca di originalità, quella che non solo ritroviamo nei kolossal di Christopher Nolan, ma anche in alcuni film precedenti di Villeneuve che avevano mostrato più coraggio nello scandagliare la profondità del buio dietro il calore della luce (Enemy, Prisoners, lo stesso Sicario). Dune è soprattutto un grande spettacolo cinematografico, nel senso più puro del termine, da godere in sala: è lì che va visto per il suo forte impatto visivo-sonoro. Speriamo che il pubblico accorra in massa: il film lo merita.

 

Cover: DUNE, Copyright: © 2020 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures. Caption: TIMOTHÉE CHALAMET as Paul Atreides in Warner Bros. Pictures and Legendary Pictures’ action adventure “DUNE,” a Warner Bros. Pictures release.