32, LA BIRRA

In origine, l’amicizia. Da essa un progetto, partito dalla passione che legava Fabiano, Alessandro e Loreno, provenienti da mondi diversi ma uniti da un’idea comune: creare un nuovo modo di fare birra.

Era il 2006 e da qui nasce 32 Via dei Birrai, sita a Pederobba in provincia di Treviso, diventata negli anni un punto di riferimento per qualità, innovazione e comunicazione. Questi tre elementi fanno da spartiacque in un mondo, quello brassicolo, che ha visto negli ultimi anni un rapido crescendo di interesse, dovuto in parte al fatto che la birra è scevra dai sofismi e dai riti che impregnano invece il mondo del vino e che la rendono forse più facilmente approcciabile e popolare. Interesse che ha portato risvolti anche in Italia, basti pensare che se fino al 2007 erano presenti solo 175 birrifici artigianali, dopo appena 7 anni si è arrivati a più di un migliaio, con un trend che fino a prima della pandemia era in continua crescita. Ciò ha portato il consumatore a una maggiore scelta e consapevolezza, ma forse anche a una maggiore confusione, visto lo sdoganamento di innumerevoli stili difronte a un pubblico abituato, un tempo, a decidere tra una lager ed una doppio malto (termine tra l’altro fuorviante e inesistente nel resto del mondo).

In 32 Via dei Birrai hanno però sempre avuto le idee chiare su come porsi: qualità, innovazione e comunicazione, dicevamo. Ma anche Natura, Uomo e Progresso. La loro filosofia si incentra sulla qualità come naturalità del prodotto, privo di chimica e di conservanti, pensato come alimento più che semplice bevanda, digeribile e nutriente, gustoso e mai scontato. Progresso come innovazione, dove l’ecosostenibilità è un concetto importante, che ha portato negli anni a una riduzione del 40% del consumo di acqua e del 25% di emissioni di CO2. L’uomo come comunicazione, ma non solo: è anche amore per l’Italia. Tutta l’oggettistica (tappi, etichette, bottiglie ecc..) è Made in Italy, composta da materiale riciclabile o riutilizzabile. E poi l’uomo è anche chi la birra la fa e la rende sempre unica, mai standardizzata, figlia dell’estro del mastro birraio. Perché l’uomo è, appunto, l’amicizia. Quella che ha visto nascere una bellissima realtà Italiana, 32 Via dei Birrai, animata da Fabiano Toffoli, il mastro birraio, Alessandro Zilli, ricerca e sviluppo, e Loreno Michielin, direttore commerciale, oggi coadiuvato da Mauro Gajo per il mercato italiano.

Da sinistra: Mauro Gajo, Alessandro Zilli, Loreno Michielin, Fabiano Toffoli

La chiosa finale la dedichiamo al nome: 32, numero di corrispondenza commerciale della birra, Via dei Birrai come la Vie de Brasseurs di Bruxelles. Ma anche via intesa come percorso, imperniato in un cerchio che riprende l’eterno movimento verso il divenire, di eraclitea memoria.

 

DEGUSTAZIONE

 

CURMI MAGNUM

90/100

Si presenta con una veste giallo ocra, dai riflessi paglierini, con una schiuma compatta e di un bianco lucente ad adornarla. Al naso emergono note che ci riportano alla primavera: un campo di fiori freschi, ortica, gelsomino, oltre ad una sensazione lievemente piccante riconducibile allo zenzero. In bocca è una birra schietta, dove un’acidità agrumata riconducibile all’utilizzo del farro emerge in primo piano, intercalata da sentori di fiori bianchi e note tropicali di ananas maturo, slanciata da un sorso dinamico e dissetante che ci accompagna ad un finale asciutto che spinge sul coriandolo.

 

AUDACE

92/100

Alla vista è il sole durante il tramonto: un giallo carico dai riflessi aranciati. Una schiuma compatta, bianca e persistenze si forma nel calice. Il naso è nitido e ben cadenzato nel susseguirsi di note di agrume, tarassaco, camomilla, timo e pesca sciroppata. Il palato è giocato sulle morbidezze, con una bocca suadente dove l’attacco è delineato da una gelèe di frutta, a cui seguono note lievemente pepate e scorza d’arancia, con un’effervescenza delicata che accompagna gentilmente il sorso verso un finale lungo e una chiusura dalla freschezza disarmante.

 

32viadeibirrai.it