SPECIALE NABUCCO MONTE DELLE VIGNE

Se Greenwich indica il meridiano universale e impone per convenzione la catena delle ore e dei giorni, il “meridiano del gusto” che passa per Reggio Emilia, Parma e Modena, senza dimenticare i territori limitrofi della Bassa all’Appennino, indirizza, senza alcun dubbio, in una delle aree più golose del pianeta. Qui tutto parla dello “star bene a tavola” e del piacere gastronomico.

I concetti di tipicità e di tradizione, di antico e di moderno si fondono, il cibo è cultura, stile di vita, immagine di sé: non a caso Giuseppe Verdi, Giovannino Guareschi e Cesare Zavattini erano figli – oltre di queste terre – di osti e ristoratori. Dalla cucina in musica del Parmense (o forse sarebbe meglio dire Parmigiano), alla concretezza appagante di un pasto reggiano fino alle eleganze ducali di Modena a tavola, l’Emilia di queste parti rappresenta davvero un giubilo di sapore e di preparazioni gastronomiche.

Monte delle Vigne si colloca a meraviglia in tale Aemilia felix, in una collina ancora verdissima a ridosso di un territorio tra i più vivi della penisola dal punto di vista sociale ed economico, e con tutte le conseguenze che ciò comporta. Siamo precisamente nelle fascinose ondulazioni di Ozzano Taro, rinomate da lungo tempo per l’arte della vinificazione, tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega, nelle vicinanze della Riserva Naturale di Monte Prinzera. Qui, il bosco dunque riesce dunque anche nella sua fondamentale funzione sia di umidità che di freschezza dell’aria. In più, il terreno calcareo argilloso contribuisce alla realizzazione di un vero e proprio ecosistema vitivinicolo, dove il calcare elargisce finezza, mentre l’argilla riesce a donare vigore alle piante e a rendere le uve concentrate.

In tale comprensorio dominato giustamente dalla Malvasia di Candia Aromatica così come, naturalmente, dal Lambrusco, si fa spazio una grande Barbera (coadiuvata in passato anche dal Merlot) sprigionando, anche nell’oasi di Monte delle Vigne, tutte le sue peculiarità di versatilità ed eclettismo e che le consente, in effetti, ad adeguarsi alle più svariate esigenze. Asciutta, sapida, robusta, non troppo tannica, non troppo tannica ma con una speciale nota acidula piuttosto rilevata da giovane, diventa armonica, morbida, complessa e davvero sorprendente con l’età. Insomma, un vino completo – acidità, frutto, esplosione – il cui carattere non è mai stato messo in discussione, al massimo soltanto il “sesso” è sempre stato ambiguo: maschia per Francesco Pastonchi “ma il tuo possente rosseggiante Barbera, che sue spume subito acqueta e nel cristal si addensa profondo”; femmina per Giosuè Carducci “Generosa Barbera, bevendola ci pare di essere soli in mare, sfidanti la bufera”.

Nabucco, al contempo fiore all’occhiello e simbolo della cantina, è anche il primo rosso fermo realizzato a Parma (1992), in un territorio notoriamente governato dai frizzanti.

 

 

James’ Tasting

VERTICALE NABUCCO

2000-2018

 

 

Nabucco 2000

93/100

Barbera 70%, Merlot 30%

Colore ancora profondo, notevole densità olfattiva, intense sensazioni di piccoli frutti scuri e balsami, lieve tratto di grafite; palato di peso e di sfumature, tannini estratti con ottima maestria, calore modulato. In grande forma.

 

 

Nabucco 2005

88/100

Barbera 70%, Merlot 30%

Il naso evidenzia qualche sentore di legno e manca di incisività all’ingresso. Discreto dinamismo e sapore al palato, grana tannica fine e chiusura piuttosto composta.

 

Nabucco 2007

95/100

Barbera 70%, Merlot 30%

Profumi nitidi, maturi e stratificati, espressi in un registro che rimanda alla ciliegia, alle erbe, alle resine e alle spezie del rovere; in bocca mostra coordinazione e articolazione, portamento caldo ma ben sostenuto e vitale. Un finale dalle notevoli risorse sapide e aromatiche.

 

Nabucco 2011

90/100

Barbera 70%, Merlot 30%

Note fruttate (prugna, ciliegia), spezie, toni floreali complessi. Il palato ha parecchia tensione e l’intelaiatura tannica è particolarmente fine.

 

Nabucco 2015

92/100

Barbera 70%, Merlot 30%

Piacevoli note di frutti scuri, lievissimo tocco speziato-erbaceo, gusto tenacemente salino e pieno, di buon contrasto, con finale di erbe officinali.

 

Nabucco 2018

94/100

Barbera 90%, Merlot 10%

È la prima annata realizzata in collaborazione con l’ormai celebre enologo Luca D’Attoma e dove la Barbera diviene l’attore protagonista. Pure ed invitanti note fruttate di mora e prugne fresche, bocca armoniosa, sapida e fruttata, innervata da una decisa ma misurata corrente minerale, con chiusura profonda e persistente.

 

 

montedellevigne.it