SPECIALE ROTTENSTEINER

Tutto ruota intorno al porfido. Il nome di una famiglia, l’espressione dei vini e la possibilità di farli così bene. Per l’azienda Rottensteiner la “pietra rossa” da cui si origina il proprio nome (rot in tedesco significa rosso, mentre stein è pietra) è stata non solo substrato, ma anche fibra del tessuto dei propri vini. Siamo a Bolzano, in quella fetta di Alto Adige che eleva il suo potenziale vitivinicolo in varietà come Lagrein e Schiava e in vini come il Santa Maddalena.

Rottensteiner, guidata da Hannes e da sua moglie Judith, vuole oggi raccontarsi nella chiave della sua veste bianca, foriera anch’essa di quell’impronta porfirica che marchia a fuoco i vini di queste parti. “Nei miei vini io cerco sapidità e persistenza, perché sono le due cose che in cantina proprio non si possono creare” dice Hannes. La volontà di preservare la spontaneità espressiva del frutto è evidente, e diventa stile produttivo che si gioca sull’eleganza e sull’incisività sapida.

L’annata 2020 si è annunciata nel placido scorrere di una primavera soleggiata, bella, che ha favorito maturazioni lente e volte verso la pienezza. A pochi giorni dalla vendemmia le abbondanti piogge hanno causato qualche danno ai vigneti, senza compromettere tuttavia la qualità delle uve, che hanno sfinato la struttura ed esaltato ancora di più il tratto sottile e tagliente delle proprie affascinanti durezze.

 

JAMES’ TASTING

SPECIALE ROTTENSTEINER

 

 

KITZ 2020

VIGNETI DELLE DOLOMITI BIANCO IGT

92/100

Assolve perfettamente al suo compito, ossia quello di scortare una serata nel suo svolgimento conviviale e piacevole. Kitz – in tedesco, il cucciolo di stambecco – è un blend di Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay, che attinge dalle varie uve che lo compongono i tratti di intensità aromatica e quelli di eleganza di bocca. Il profumo porta i segni varietali del Sauvignon, senza tuttavia esasperarli. Ricorda il passion fruit, l’ananas, il mango, con una leggera sfumatura erbacea. La bocca è freschissima, beverina ed estremamente piacevole.

 

SYLVANER 2020

ALTO ADIGE DOC

93/100

Trova il suo habitat di elezione nella Valle Isarco, il Sylvaner, e si diffonde in terra altoatesina secondo limitate quantità. In casa Rottensteiner si è voluto vinificarlo ugualmente, riservandogli il protagonismo assoluto in un’etichetta della linea classica. La parola d’ordine di questo vino è “minerale”, seppur sia essa un termine controverso nell’odierno mondo del vino. Il Sylvaner di Rottensteiner è minerale perché ricorda, al naso, l’odore intenso e penetrante della roccia colpita dalla pioggia, sullo sfondo erbaceo che riporta alla mentuccia e alle erbe aromatiche. E poi il Sylvaner di Rottensteiner è minerale perché è eccezionalmente sapido, salino, agitato e teso in quel profilo di durezze sottili e piacevolmente nervose.

 

MÜLLER THURGAU 2020

ALTO ADIGE DOC

94/100

La cosa più difficile, con il Müller Thurgau, è trovare un equilibrio stilistico. Il rischio è sempre quello di scadere nell’artificio coprente per il timore della leggerezza, oppure, al lato opposto, di ridurre un nettare delicato a un evanescente sorso scarico. Invece il Müller è un vitigno che si definisce nell’eleganza sottile delle punte e che richiede, come tutti, il supporto di un corpo adeguato alle sue movenze. Tutto è già dentro la bacca: serve solo esaltarla. Rottensteiner ha saputo valorizzarne la timbrica in un naso erbaceo, dritto, finemente fruttato e speziato di pepe bianco. Sapido e fresco, il sorso, supportato dalla giusta materia.

 

PINOT BIANCO CARNEL 2020

ALTO ADIGE DOC

95/100

Il Pinot Bianco è una varietà che marcisce facilmente” racconta Hannes “e per questo deve essere piantato in un vigneto ben ventilato. In Alto Adige è una varietà molto versatile, ma a patto che il vignaiolo sappia già cosa vuole da questa uva e quali siano gli obiettivi produttivi”. Un’uva difficile, dinamica e di grande fascino, poiché finissima per genetica e predisposta naturalmente alla longevità. Il naso ricalca esattamente questo tratto raffinato, delineandosi sull’agrume e sul frutto della passione. Forse il più sapido, al gusto. Si esprime sulle note suadenti del gelsomino, che si protraggono in persistenza con la scorta di quella forza salina che rappresenta la sua spina dorsale.

 

SAUVIGNON 2020

ALTO ADIGE DOC

94/100

La ricerca che Rottensteiner svolge su un vitigno complicato come il Sauvignon, la dice lunga sul modo di lavorare dell’azienda bolzanina. Il Sauvignon, varietà di cui è necessario contenere l’esuberanza aromatica per non scadere nei ridondanti e noiosi eccessi, in questo caso proviene da due differenti zone, una a prevalenza calcarea e una porfirica. La loro combinazione viene realizzata da Hannes dosando le due parti fino a che non si raggiunge quel punto di intersezione ove una esalta l’altra. Si ottiene un Sauvignon dal netto profilo varietale che si esplicita soprattutto nella trama erbacea alpina, ricordando fiori ed erbe di pascolo, su uno sfondo di kiwi e frutta gialla fresca. La bocca è fresca e sapida, molto ben equilibrata nelle sue parti e sorretta da un’ottima struttura.

 

GEWURZTRAMINER 2020

ALTO ADIGE DOC

93/100

Altro vitigno di difficile gestione, il Gewurztraminer, poiché facilmente devia verso una stucchevole esasperazione zuccherina e aromatica. La versione di Rottensteiner presenta un profumo composto dalla parte fruttata di agrume e da quella erbacea che giunge fino alla menta, su uno sfondo speziato e floreale che porta in sé anche una traccia di cola. La bocca è molto morbida, come da tradizione di vinificazione del vitigno. Il leggero residuo zuccherino si percepisce in un’azione smussante delle durezze, che sono comunque in evidenza attraverso il consueto tratto sapido che contraddistingue i vini di Rottensteiner.

 

rottensteiner.wine