GNOLLHOF MYSTIC PLACE DOLOMITES, NEL REGNO DEL SILENZIO
In montagna non si collezionano semplici momenti, ma emozioni. Che arrivano tutte insieme, come un abbraccio inatteso. Ed è proprio questo che accade al Gnollhof – Mystic Place Dolomites, a Gudon: un rifugio d’anima e di corpo a 1.160 metri d’altitudine, nel cuore della Valle Isarco, dove l’insonnia non osa salire. Ci si arriva lasciandosi alle spalle Chiusa e imboccando una strada che sale lentamente, tornante dopo tornante, fino a raggiungere la cima, dove l’orizzonte si apre sui monti Odle, il Sass de Putia e l’Alpe di Villandro. Un panorama che toglie il fiato e restituisce pace.
Niente più macchine, traffico o rumori, davanti solo un rifugio esclusivo, portato avanti dalla famiglia di Margit e Peter Verginer fin dal 1888, immerso nella quiete di un bosco secolare: un luogo fuori dal tempo, dove la calma, la purezza e la spettacolarità della natura si fondono in una promessa di benessere infinito. Una promessa che coinvolge anche l’ambiente: l’hotel si è infatti aggiudicato di recente la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), importante riconoscimento internazionale per il turismo sostenibile, che prevede la scelta di pratiche che minimizzino gli effetti dannosi sull’ambiente ma anche il supporto delle comunità locali e una gestione responsabile delle risorse.
Al Gnollhof tutto favorisce il sonno profondo. Dai materassi ergonomici e tessuti ipoallergenici, ai cuscini di diversi spessori e dimensioni, alle essenze naturali di cirmolo e larice che permeano l’aria, fino alla scelta di materiali tattili, caldi e avvolgenti: ogni elemento parla la lingua del silenzio e del riposo. L’accesso alle 54 camere e alle suite dal design purista è preceduto da corridoi che sprigionano il profumo del cirmolo, il pino cembro che qui è ovunque nella struttura, unico nella sua capacità di regalare in maniera istantanea una sensazione di pace. “Respirare l’olio essenziale al cirmolo equivale a una lunga passeggiata nel bosco, con effetti benefici sul respiro e sul sonno, ampiamente dimostrati dalla scienza”, afferma Simona Cortopassi, sleep influencer del progetto The Good Nighter. Che continua: “Lo scambio tra noi e la natura ci regala almeno un’ora di sonno profondo in più. Pensiamo quindi a quanto possa fare bene riposare in un posto così, circondato da questi boschi”. Dormire qui è come lasciarsi cullare da una ninna nanna alpina. Qui anche l’acqua sembra scivolare più lentamente. La piscina a sfioro panoramica, riscaldata, si affaccia sulle Dolomiti che giorno dopo giorno si imbiancano, mentre l’idromassaggio esterno regala attimi di puro stupore. Il corpo si abbandona, lo sguardo si perde, l’anima si rilassa. Poi ci si accomoda nella zona relax con vista, tra lettini sospesi, morbide coperte e tisane calde, o si esplora il menù della Spa: rituali sensoriali firmati Comfort Zone, Pharmos Natur e Vitalis Dr. Joseph. Al centro c’è il Rituale del Sonno: “È molto più di un massaggio: è un invito a lasciarsi andare. Le manualità lente ispirate all’Ayurveda e alla tradizione balinese, gli oli essenziali alla vaniglia e ai fiori, i pennelli che scorrono sulla pelle come piume: tutto induce uno stato di pre-sonno profondo, come un abbraccio per il sistema nervoso” spiega Simona Cortopassi. Il corpo viene avvolto in asciugamani caldi, cullato da movimenti lenti, ripetitivi, rassicuranti. Il trattamento (50 min, 90 euro) stimola la produzione di serotonina e dopamina, riducendo il cortisolo, l’ormone dello stress. Il risultato? Un sonno più lungo, più profondo, più vero. Accanto a questo, il Tranquillity Ritual: un trattamento aromaterapico multisensoriale basato sul “mindful touch”, con note di vaniglia, rosa e legno di cedro, onde sonore a bassa frequenza e un effetto meditativo totale. È come dormire ad occhi aperti.
Quando il corpo ha ritrovato la calma, è il momento di lasciarsi guidare dalla bellezza intorno. Al Gnollhof, ogni escursione è un invito al silenzio, all’ascolto, all’immersione nella natura: ciaspolate tra abeti secolari, passeggiate meditative sull’Alpe di Villandro, momenti contemplativi in cui osservare la neve che cade, le nuvole che si muovono lente, il bosco che respira. Per chi lo desidera, una guida esperta accompagna gli ospiti in escursioni indimenticabili tra le nevi dell’Alpe di Villandro, dell’Alpe di Velturno o dell’Alpe di Siusi. Una chicca imperdibile? A soli 20 km dal Gnollhof si apre la Val di Funes, gioiello incontaminato incorniciato dal profilo delle Odle. Qui si snoda una rete di sentieri invernali perfettamente tracciati, da esplorare con o senza ciaspole, sotto lo sguardo vigile delle cime dolomitiche che separano la valle dalla Val Gardena.
Per chi ama lo sci, il Gnollhof si trasforma in base perfetta: il Comprensorio sciistico Alpe di Siusi (a 16 km da Chiusa) offre 60 km di piste per principianti, 23 impianti di risalita, sei piste per lo slittino e 60 km di anelli per lo sci di fondo. Poco più in là, la Plose regala 40 km di piste, 9 impianti di risalita e tracciati per fondo e slittino. Il Corno del Renon, a 25 km da Chiusa, è il paradiso del fondo: 35 km di piste perfettamente innevate, distribuite tra boschi e altipiani. E per i veri appassionati? C’è la Val Gardena, una leggenda bianca da vivere senza sosta: 175 km di piste, 83 impianti di risalita, tracciati famosi come la Saslong, La Longia o le aree di Seceda e Ciampinoi. Chi preferisce lo sci di fondo potrà trovare nell’Alpe di Villandro un anello panoramico a 2.000 metri, perfetto anche per i meno esperti. E per un pomeriggio spensierato, c’è la pista da slittino nei pressi di Villandro, perfettamente battuta e con possibilità di noleggio. Il tutto senza stress: grazie al bus navetta gratuito dell’hotel, è possibile raggiungere comodamente i comprensori vicini, come l’Alpe di Siusi o la Val Gardena, lasciando l’auto a riposare. Come voi.
Anche il gusto contribuisce al benessere. E al Gnollhof la cucina è una celebrazione del territorio, guidata direttamente dal padrone di casa Peter Verginer. Ogni giorno in carta almeno cinque specialità stagionali altoatesine, per la maggior parte realizzate con prodotti Dop, Igp o Presìdi Slow Food reinterpretati con eleganza: canederli in tutte le varianti, formaggio grigio con cipolle e barbabietola, Schlutzkrapfen ripieni, dolci antichi reinventati. Le materie prime arrivano dai produttori della zona: miele, latte, carne, speck, erbe spontanee, ortaggi, frutta. E ogni piatto nasce dall’equilibrio tra memoria e innovazione. Anche in cantina c’è un tesoro prezioso: le etichette coltivate e prodotte nel vigneto Taschlerhof di Bressanone, di proprietà di Peter Wachtler, marito della proprietaria del Gnollhof, Margit Verginer, che propone i migliori Riesling, Kerner, Müller-Thurgau della Valle Isarco. A questi si affiancano grandi nomi internazionali e bottiglie premiate. “Il vero lusso oggi è dormire bene. Ma per dormire davvero, dobbiamo prima sentirci al sicuro, accolti, coccolati. Il Gnollhof riesce in questo con naturalezza, come se parlasse la lingua segreta del sonno”, conclude Simona Cortopassi, The Good Nighter. Che sia per un weekend rigenerante o per celebrare qualcosa di speciale, il touch down in montagna merita una cornice all’altezza. E il Gnollhof è quella cornice: un luogo in cui si dorme meglio, si respira meglio, si vive più lentamente. E anche in modo più sostenibile.
Tariffe: a partire da 153 euro per persona con la ricca pensione ¾ (prima colazione, spuntino di mezzogiorno a buffet con zuppe, insalate e dolci, cena di quattro portate) e utilizzo del centro benessere. Con l’offerta Attivi in inverno quattro notti con pensione ¾ dal 22 gennaio al 12 febbraio 2026 e dal 22 febbraio al 12 aprile 2026 da 536 euro a persona. Con l’offerta Settimana Sci ed Escursioni 7=6, sette notti con pensione ¾ dal 22 gennaio al 12 febbraio 2026 da 834 euro a persona