NIK’S & CO, ESPERIENZA DI GUSTO ROCKING ‘70

È un nuovo psichedelico viaggio nel tempo e nello spazio quello proposto da Nik’s & Co, cocktail bar con cucina creativa non lontano dal vivace quartiere di Porta Nuova a Milano che dal 2016 attira gli appassionati della mixology di qualità. Nato da un’idea di Leo Sculli e due amici (ancora oggi soci), Nik’s & Co propone un’inedita esperienza di gusto con una drink list ispirata alle avventure e ai racconti di Nik, un immaginario bartender italo-londinese, e un menù cosmopolita che spazia tra i continenti.

Una girandola di colori e suoni, sapori e profumi dalla quale emergono volti e icone del decennio più stiloso della storia: gli anni Settanta. A evocarne lo spirito ribelle, il nuovo menu studiato dal Resident Chef Paolo Bertin: un originale caleidoscopio di piatti, rigorosamente proposti in pairing con gli inediti cocktail del bartender Marco Garavaglia, che raccontano i momenti più caldi dei “magnifici Seventies”.

Un viaggio che inizia nella Londra nel 1971 al ritmo di “Brown sugar”, capolavoro “proibito” dei Rolling Stones, che lo Chef Paolo Bertin ha tradotto in piatto altrettanto estremo a base di lingua di vitello brasata, zucchero grezzo, birra scura, anice, caffè e kimchi, abbinato a uno speziato cocktail Brown sugar a base rum, profumato di zenzero e lime. Incredibile pensare che, nello stesso anno, in Massachusetts, Ray Tomlinson stesse cambiando la storia inviando il primo messaggio di posta elettronica grazie a un sistema che, di lì a poco, avrebbe rivoluzionato il mono della comunicazione: internet. Altrettanto sorprendente il piatto dedicato all’evento, ovvero lumache alle erbe aromatiche con patate, fieno, cavolo nero, capperi e senape, da bere accompagnato da un cocktail che rompe gli schemi, l’E-Snail, che mixa tequila infusa al fieno, sherry, peperone, jalapeno e yogurt (milk washing).

Sempre del ‘71 l’annuncio, da parte del presidente Nixon, dell’abolizione del sistema aureo: una svolta epocale nel mondo della finanza, che lo Chef Bertin traduce in un lingotto di cioccolato, pera, rosmarino e caldarroste, da accompagnare a un Gold Fashioned a base bourbon, dove torna il rosmarino ma anche l’oro dello sciroppo di camomilla. È il 1972 quando la notte degli Oscar viene scossa dalle quattro candidature di un film sconvolgente, uscito pochi mesi prima: “Arancia meccanica”.

Al capolavoro di Kubrick ha ispirato un piatto intenso: riso, burro acido affumicato, emulsione di ostriche e sedano rapa, al quale abbinare, una rivisitazione dell’iconico Latte+. Tonda come una luna, è la zucca il filo conduttore del pairing tra il dessert e il cocktail che lo Chef Bertin ha dedicato a “The Dark Side of the Moon”, registrata nel 1973 dai Pink Floyd nei mitici Abbey Road Studios. Zucca, arancia e liquirizia sono infatti gli ingredienti che completano la bavarese a base di cioccolato bianco che evoca riflessi lunari, da degustare accompagnata da un Dark Moon con vodka, acqua di zucca e cordiale mandorla e liquirizia.

Sempre nel 1973 Yolanda Baker crea un oggetto che diverrà simbolo di quegli anni: la discoball. A questa luccicante invenzione lo Chef dedica il suo petto d’anatra glassata al vermout dry con pannocchia, shiso e avocado, al quale viene abbinato un cocktail chiamato, ironicamente, La Scoteca. La mela è, invece, la grande protagonista del pairing dedicato al genio di Steve Jobs, che nel 1976 fonda la Apple Computer Inc.: così, la mela arrosto dà al rombo mantecato con dragoncello e midollo, una sorprendente nota agrodolce, mentre sidro e acquavite di mela, conferiscono l’aroma tipico all’Apple, il cocktail in abbinamento. Questo viaggio nel tempo si conclude nel 1979, l’anno in cui nasce il Compact Disc, omaggiato con un crudo di cavallo con alga nori, more, ravanelli fermentati e saba, in abbinamento a Ciddì, cocktail nel quale l’alga nori torna in infuso.

Ma il ‘79 è anche l’anno di incisione di “Knock on Wood”, successo che chiude il decennio con un augurio di buona fortuna e un inno all’amore. Il piatto che lo Chef dedica al brano richiama i sapori del bosco con topinambur, tartufo nero crescione, noci e ginepro, e viene proposto in abbinamento a KWood, cocktail che riempie i sensi con le note balsamiche dell’eucalipto e del pino mugo. Per una degustazione mirata, lo Chef ha selezionato due percorsi che ben incarnano lo spirito dei tempi: il Dancing, composto da 3 piatti & 3 drinks, e il Rocking composto da 6 piatti & 6 drinks.

 

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