AMARONE E CUCINA CINESE, SOTTO IL SEGNO DELLA TIGRE

Il 1º febbraio in Cina è iniziato il nuovo anno che nel 2022, per l’oroscopo cinese, cade sotto il segno della Tigre, e non una Tigre qualunque, bensì la Tigre d’Acqua: mancava da 60 anni, perché ogni 12 anni si succede uno dei 5 elementi naturali. Dopo la scaltrezza del Topo (2020) e la resilienza del Bufalo (2021) è quindi l’anno della forza e del coraggio.

Le Famiglie Storiche dell’Amarone di forza e coraggio ne hanno da vendere e hanno ha scelto di celebrare l’atteso appuntamento con il Capodanno Cinese 2022 abbinando in modo diverso e contemporaneo ovviamente l’Amarone.

Appuntamento in uno dei più famosi ristoranti cinesi di Milano, il Bon Wei, dal 2010 specializzato nell’alta cucina regionale cinese, che per tutto il periodo del Capodanno Cinese (1/13 febbraio 2022) propone un menù speciale studiato da chef Zhang Guoqing. A questo menù verranno suggeriti in abbinamento gli Amaroni prodotti dalle 13 Famiglie dell’associazione e proposti in una carta dedicata.

Anatra “Yan Shui” allo stile di Nanchino

Il menù celebrativo per l’Anno della Tigre segue i canoni del pasto cinese, fatto da un dim-sum misto con jaozi beneauguranti (ravioli chiusi a saccottino), una zuppa cinese che scalda il cuore, un classico ma ricco riso saltato e poi quattro portate importanti (un manzo, un’anatra e un pesce grasso come la cernia gialla, oltre al taro pastellato). Queste ultime pensate proprio per gli Amaroni delle Famiglie. A chiudere il sontuoso banchetto il dessert della pastry chef Sonia Latorre Ruiz, Lao Hu-La Tigre, omaggio contemporaneo al 2022.

L’evento e il progetto, con i suoi intenti, sono chiari: un apparente azzardo di abbinamento tra due culture così lontane, per avvicinarle in un’ottica di mercato e nuove opportunità per uno dei vini rossi italiani per eccellenza. Se la premessa è limpida, la conclusione altrettanto convincente, perché Amarone e cucina cinese sanno dialogare, a partire dalle rispettive caratteristiche di complessità e fascino. Premetto che sono da sempre del partito di coloro che professano il dogma che il miglior abbinamento è tra il piatto e il vino preferiti, con le dovute eccezioni. Ma qui, oltre alla suggestione di osare, c’è di più: una cucina così variegata e d’impatto gustativo, merita un abbinamento altrettanto forte, robusto e vigoroso. E l’Amarone ci va sinceramente a nozze. Ma quale Amarone ci siamo chiesti? Anche qui si apre un mondo, perché l’Amarone del XXI secolo è un vino moderno, che assume tonalità molto diverse da casa a casa.

Durante la serata li abbiamo degustati tutti gli Amaroni delle 13 Famiglie storiche, arrivando alla conclusione che ognuno aveva uno stile ben marcato e diverso. Ma prendiamo come estremi i due che ci hanno affascinato di più, l’Amarone 2018 Torre d’Orti, elegante e raffinato, e il Campo dei Gigli 2016 di Tenuta Sant’Antonio, possente e complesso. Due visioni differenti, due istantanee a tinte tenui e ricercate oppure a contrasti di luce profondi: per abbinare piatti così multiformi da un punto di vista gustativo (un luna park di sapidità, dolcezze, speziature e amarezze) ci vuole sia la piuma che l’incudine, quindi sperimentare è un vero divertimento.

In fin dei conti l’anima di un abbinamento è tutta qui: il divertimento. Che se poi si trasforma in armonia il gioco è fatto.

 

 

Menù del Capodanno Cinese su prenotazione, dal 1º al 13 febbraio 2022: 95 € (vini esclusi, acqua e caffè inclusi)

 

 

Bon Wei

via Castelvetro 16/18

Milano

Tel. 02.341308

 

bon-wei.it

famigliestoriche.it