DROPS OF GOD: IL VINO È IL NETTARE DEGLI DÈI
L’interesse da parte del cinema per il mondo del vino è sempre stato alto. Lo confermano i numerosi film a tema vinicolo che sono apparsi sugli schermi negli ultimi anni. Un po’ di tutto, a cominciare dalle storie di esperti che girano il mondo alla scoperta, vera o presunta, di perle enologiche, alle storie di viticoltori che devono fare i conti con il riscaldamento globale o con le loro scelte produttive o alle storie di sommelier che studiano per superare un esame o che perdono l’olfatto.
Alla nutrita lista si è aggiunta, da qualche mese, una nuova produzione, una serie TV in otto episodi distribuita dalla piattaforma Apple TV: Drops of God (il nettare degli dèi). La serie è ispirata al manga Kami no Shizuku (Le gocce di Dio) dei fratelli Kibayashi ed è ambientata in Francia, Giappone e Italia.
La trama è semplice ma intrigante. Un grande conoscitore di vini e ideatore di una famosa guida, Alexandre Léger, muore lasciando una inestimabile collezione di vini che gli esperti considerano la più grande al mondo. I possibili eredi sono due: la figlia biologica Camille o il figlio spirituale Issei Tomine, un suo giovane discepolo e brillante enologo. Il testamento prevede che la collezione di vini sia assegnata a chi tra loro due sarà in grado di superare tre prove legate alla degustazione.
Se Issei è un esperto e, almeno sulla carta, non dovrebbe avere problemi a gareggiare; non è così per Camille che non beve vino e non ha più visto il padre dall’età dei nove anni. Come può competere? È possibile allenare i propri sensi e riuscire a vincere la sfida?
La serie sta riscuotendo grande interesse da parte del pubblico e visto il successo riscontrato a livello internazionale, il produttore Jean Luc Berlot, conferma come sia già in preparazione una seconda stagione: “inoltre, sono in preproduzione una serie di documentari sul vino italiano, indirizzati ad un pubblico giovane, che utilizza principalmente i social network dal titolo TU: il cielo, la Terra e gli Uomini. La serie ha l’obiettivo di far scoprire agli spettatori il forte legame che esiste tra il cielo, la terra e gli uomini nella creazione del vino. Protagonisti del racconto i giovani vignaioli italiani accompagnati dalle voci e dai volti di Enrico Bernardo, miglior sommelier del mondo del 2004 e Francesca Romana Barberini, narratrice gastronomica, conduttrice radiotelevisiva”.
