HOTEL INDIGO, “BOUTIQUE D’ARTE” A VERONA

Verona non è solo la città dell’amore e di Giulietta e Romeo, ma è una città ricca d’arte, dall’Arena, anfiteatro romano che ospita la rassegna lirica estiva, al Seicentesco Palazzo Maffei dove è custodita una raccolta d’arte contemporanea e antica, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon.

Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts è un boutique hotel che racchiude al suo interno una particolare collezione d’arte, si tratta dell’che prende il nome proprio dall’ampia selezione di opere d’arte, raccolte negli anni e dislocate in tutti gli ambienti: dalla hall, alle varie sale fino al giardino interno, e in cui figurano dipinti e sculture di artisti famosi come il “Disco in forma di rosa del deserto” di Arnaldo Pomodoro collocato proprio all’entrata e di maestri del Novecento, come Manzù, Cascella, Ciardi, Minguzzi, Purificato, Murer.

Situato nel quartiere Cittadella, a due passi da piazza Bra e dal centro della città, il palazzo in stile Liberty, risalente ai primi anni ‘20, in origine era la residenza privata della famiglia di nobili austriaci Reichenbach. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il palazzo fu venduto ad una famiglia veronese, e solo nel 1990 divenne albergo. Nel corso degli anni l’hotel ha subito diverse ristrutturazioni e gestioni, che hanno contribuito a renderlo uno tra i migliori alberghi di Verona.

Nel maggio 2019 il Grand Hotel Des Arts è stato acquisito da HNH Hospitality e a giugno 2020 ha riaperto le porte al pubblico sotto il brand Hotel Indigo, dopo una sapiente opera di restyling curata dallo studio THDP, specializzato in architettura ed interior design con base a Torino e Londra, che con estrema cura ha bilanciato il nuovo con l’antico, mettendo in risalto l’anima storica dell’edificio. Per l’allestimento della collezione d’arte all’interno dell’hotel, gli architetti si sono ispirati al progetto museale di Carlo Scarpa della Gipsoteca Canoviana di Possagno (Tv) che ha introdotto il ferro battuto e il legno per piedistalli e basi di appoggio delle opere e l’uso di una forma esagonale per la segnaletica interna.

Un percorso che parte dalla reception, dove il concetto di accoglienza mescola due elementi che convivono nella città di Verona: l’Arena e il teatro di Shakespeare. Proprio a quest’ultimo si sono ispirati gli architetti creando una scenografia teatrale, con i suoi drappeggi e le “ali” laterali del palcoscenico, che fa da sfondo al banco del check-in. Mentre sul fronte del banco un particolare metallico retroilluminato ricorda gli archi dell’Arena di Verona e quelli della terrazza di Giulietta.

L’Arya Bar & Mixology con una lounge dall’atmosfera accogliente, è caratterizzato da un bancone decorato da tante cornici riciclate di quadri antichi e da lampade in vetro di Murano realizzate da mastri vetrai. Anche qui si ritrovano le tinte pastello che contraddistinguono tutto l’hotel: verde, grigio e azzurro. Aperto dalla mattina alle 7 fino alle 23, propone cocktail d’autore che si ispirano alle opere come Ethiopian Princess, Habanera, Violetta o Va, pensiero. E anche snack e un menù bistrot con una selezione di piatti della tradizione italiana.

Anche la sala colazioni è estremamente particolare: è, infatti, organizzata con sedute a banquette indipendenti disposte lungo le pareti laterali, lampadari colorati che assomigliano a delle mongolfiere e un pavimento con un design contemporaneo in stile terrazzo, alle pareti tanti quadri che si ispirano alla natura.

Le 62 camere, tutte accomunate dall’attenzione al dettaglio, si suddividono in Standard con una testiera in tessuto oversize, la cui forma è ripresa dalla “merlatura” a forma di cuore del ponte di Castelvecchio; Premium, dove l’ispirazione per la testata del letto deriva dagli affreschi paesaggistici del Veronese, simili agli acquerelli che si trovano a Villa Barbaro a Maser (Tv), Patrimonio dell’Umanità Unesco, che ritraggono la campagna dai colori brillanti; e, infine, Suite contraddistinte da un’imponente testiera che ricorda gli archi dell’Arena di Verona ed è incorniciata da due applique ispirate ai lampioni storici.

Durante la bella stagione gli ospiti possono rilassarsi anche nell’ampio patio interno, un giardino segreto con solarium, dotato di sdraio e teli, per godersi il sole sorseggiando uno dei cocktail dell’Arya Bar & Mixology.

 

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