LE CARRÉ FRANÇAIS, JOYEUX NOËL A TOUT LE MONDE!
Le Carré Français è l’unico tempio dell’enogastronomia d’oltralpe a Roma, tappa irrinunciabile per tutti gli amanti della cucina francese. Il locale che oltre al bistrot e alla caffetteria comprende anche l’enoteca e la boutique di prodotti d’eccellenza rigorosamente “made in France”, è una vera ambasciata delle più autentiche tradizioni francesi nel cuore di Prati.
E a dicembre, come tutti gli anni, Le Carré Français presenta un calendario del gusto ricco di leccornie della tradizione per tutto il mese fino ai primi giorni dell’anno nuovo. Grandi protagonisti sono i quattro dolci più iconici del periodo che va dall’Avvento fino all’Epifania: Kouglof, Pavlova, Bûche de Nöel e Galette de Rois.

Kouglof
Si è cominciato il 6 dicembre con la torta più famosa della Francia, alsaziana d’origine, morbida e soffice dalla forma di un turbante e pronta proprio per il giorno di San Nicola: è il Kouglof (o Kugelhopf), con pasta brioche, uvetta e rum. La leggenda narra che un certo Kugel, di mestiere vasaio, offrisse ospitalità ai Re Magi di ritorno da Betlemme. Questi, per ringraziarlo, avrebbero costruito uno stampo speciale e vi avrebbe cotto il kugelhopf. La vera storia di questo dolce non è conosciuta, ma sembra che sia stata Maria Antonietta a portarlo in Francia dall’Austria. Da allora è diventata una delle glorie della cucina alsaziana.

Pavlova
Questa ricetta passa il testimone il 15 dicembre alla Pavlova, dolce omaggio alla ballerina russa Anna Pavlova e, in Francia, allo chef del banchetto nuziale a Versailles tra Maria Antonietta e Luigi XVI. Una torta che è sinonimo di eleganza e leggerezza, con una candida meringa, una soffice crema Chantilly e tanti frutti rossi, disponibile sia come dessert in carta al ristorante, che al banco per quattro/sei persone da prendere e portare a casa.

Bûche de Nöel
Il 24 e 25 dicembre si trovano invece le due versioni della Bûche de Nöel, il Tronchetto semifreddo di Natale, che in Francia viene venduto in due giorni in 24 milioni di pezzi. Una variante è con limone e frutto della passione, l’altra con cioccolato e lampone, entrambe realizzate nel laboratorio di pasticceria di Le Carré Français.

Galette de Rois
Infine, c’è la celebre Galette de Rois (anche detta la Torta del Re). Si tratta del dolce di riferimento dell’Epifania, tanto amato dai bambini e acquistato da 25 milioni di francesi nei 34mila panifici del Paese d’oltralpe. La ricetta è a base di pasta sfoglia dorata e glassata e crema frangipane, e assomiglia molto ad un altro antico dolce francese risalente al XVII secolo che si chiama Pithiviers, tant’è che spesso vengono confusi. La differenza principale è che all’interno del Pithiviers c’è una crema di mandorle, composta da farina di mandorle, uova e zucchero, invece dentro la Galette c’è una frangipane, una crema alle mandorle alla quale viene aggiunta una parte di crema pasticciera. Secondo Larousse Gastronomique questa crema sembra prendere nome dal marchese Muzio Frangipani che, sempre nella Francia del XVII secolo, ha inventato un profumo a base di mandorle per attenuare l’odore del cuoio.

Feve
Ma la cosa più bella è che all’interno de la Galette de Rois viene messa l’immancabile “fève”, il tradizionale oggetto di ceramica. Il dolce viene consegnato con una corona (di cartone) per il Re e la Regina che, mangiando la propria fetta di torta, troveranno la fava che si nasconde al suo interno e che assume delle sembianze diverse ogni anno, come un mini macaron di ceramica o un funghetto, per un momento conviviale divertente da condividere a tavola durante le Feste, soprattutto se in compagnia di bambini.
“Quello delle Festività sarà un periodo di fuoco, un calendario ad alta intensità, dove lavorano tutti insieme trasversalmente cucina, pasticceria e panetteria, per offrire ai golosi romani e non solo, un assaggio della migliore tradizione enogastronomica francese durante le festività natalizie. È questa la forza dell’artigianalità d’oltralpe che portiamo nella Città eterna”, ci racconta Jildaz Mahé, l’imprenditore bretone, proprietario di Le Carré Français. Ex editore di una rivista enogastronomica a Parigi, 5 anni fa Mahé ha deciso di vendere tutto e di trasferirsi a Roma con tutta la famiglia, per portare il meglio della cucina francese della capitale del Belpaese.

Le Carré Français, Boulangerie
Il tempo gli ha dato ragione: è un luogo molto amato dai romani e non solo, vanta una bella clientela affezionata che, durante la pandemia, anziché di ridursi, è cresciuta ancora di più, coinvolgendo tutte le fasce di età. “Le Carré Français doveva essere una boulangerie del quartiere, invece è diventato un punto di riferimento di tutta Roma”, racconta Jil che dall’inizio della pandemia ha fatto della boulangerie e della pâtisserie un simbolo di resistenza. “Mai in mille anni i forni sono stati chiusi a Parigi neanche sotto il Terrore o durante le due guerre mondiali. Con il lockdown ho seguito questa tradizione che è anche molto democratica perché durante la chiusura delle attività commerciali a marzo da noi trovavi in fila barboni e distinti signori; il pane è per tutti e noi siamo rimasti aperti sette giorni su sette, scontando i prodotti in segno di solidarietà”, spiega il titolare.
Non mancheranno i pranzi del periodo di Natale e di Capodanno, tutti firmati dalla chef di casa Letizia Tognelli, inoltre i menù delle feste saranno disponibili anche per il delivery e l’asporto su ordinazione, al costo di 60 € a persona.
Joyeux Noël et Bonne Année!
carrefrancais.it