AFARIN SAJEDI. “BON APPÉTIT”
L’artista iraniana Afarin Sajedi, celebrata per le sue opere evocative e culturalmente ricche, è pronta a incantare il pubblico con la sua ultima mostra, presso la Dorothy Circus Gallery di Roma, intitolata “Bon Appétit”: la collezione promette un’esperienza coinvolgente, dando vita a una fusione di ispirazione rinascimentale con sensibilità moderne.
La genialità artistica di Sajedi brilla in questa serie, un arazzo intessuto con riferimenti culturali e adornato di dettagli stravaganti. Ogni opera risuona con emozioni profonde, invitando gli spettatori a immergersi nei complessi strati di significato accuratamente intrecciati con ciascun simbolo scelto meticolosamente dall’artista per le sue composizioni complesse.
Un tratto distintivo delle ultime creazioni di Sajedi è l’infusione di una palette di colori ispirata al rococò. Questa scelta amplifica l’impatto dei temi cari alla femminilità, che hanno sempre occupato un posto speciale nel cuore dell’artista. Attraverso la sua rappresentazione distintiva di personaggi vestiti con costumi elaborati e non convenzionali, Sajedi non solo celebra la loro forza e resilienza, ma riflette anche il suo temperamento appassionato e la sua eredità culturale.
Dopo essersi recentemente immersa nel vibrante mondo artistico di Parigi, l’opera di Sajedi ora sprigiona una vitalità e una libertà ritrovate che ricordano lo spirito innovativo di Maria Antonietta. Questo parallelo sottile offre una reinterpretazione delle donne del XVIII secolo, fungendo anche da profonda riflessione sullo stato contemporaneo delle donne in tutto il mondo.
Questa energia rivitalizzata è tangibile e costituisce un ponte tra le radici persiane di Sajedi e le influenze cosmopolite dell’ambiente in cui attualmente si trova. Con una narrazione magistrale, Sajedi presenta una storia di ironia struggente, mettendo il suo cuore a nudo e invitando gli spettatori a partecipare al banchetto con una dichiarazione audace dalle labbra cremisi: “Bon Appétit”.
L’arte di Sajedi trascende i confini convenzionali, approfondendo le sfere dell’emozione e dell’introspezione culturale. Con un tocco delicato, trasmette il suo messaggio con una miscela di onestà cruda e spirito sottile, creando un tableau affascinante che sfida le percezioni e agita l’anima.
Ogni pezzo di questa collezione è una testimonianza della capacità di Sajedi di infondere il suo lavoro con strati di significato, provocando una riflessione ponderata. La contrapposizione di vulnerabilità e coraggio è tangibile, invitando gli spettatori a impegnarsi in un dialogo che è allo stesso tempo intimo e audace.
Attraverso il simbolismo del cuore e l’atto rituale del pranzo, Sajedi ci spinge a confrontarci con i nostri appetiti, desideri e fragilità. La sua dichiarazione dalle labbra rosse porta con sé un complesso intreccio di invito e provocazione, sfidandoci a prendere parte all’esperienza viscerale della sua arte.
In modo intrigante, Sajedi utilizza un linguaggio unico di simboli, dove fiori, carne e sangue fungono da potenti metafore per la natura effimera della vita. Ogni elemento agisce come un toccante ricordo dell’essenza fugace dell’esistenza e della natura profonda, spesso controversa, dell’umanità.
“Bon Appétit” sarà un’esperienza trasformativa per i collezionisti e gli appassionati d’arte, offrendo un affascinante viaggio attraverso la ricca trama della visione creativa di Afarin Sajedi. Questa mostra è una testimonianza della dedizione incrollabile di Sajedi nel superare i limiti artistici e della sua capacità di suscitare emozioni potenti attraverso la sua arte.
L’artista sarà presente alla inaugurazione il 13 ottobre presso la Dorothy Circus Gallery di Roma.
AFARIN SAJEDI
Afarin Sajedi nasce nel 1979 a Shiraz, Iran e ha studiato alla Azad University di Tehran. Attraverso un approfondito studio del Rinascimento italiano Sajedi forma il suo gusto ed elabora il suo stile prendendo ispirazione dalla storia dell’arte europea e dai grandi maestri Heinrich Boll e Gustav Klimt.
Le donne di Afarin, dipinte in tecnica realistica su tele enormi e dai fondi omogenei, appaiono come immerse in un profondo mare di silenzio. Centrale nel suo racconto è la donna e il suo coraggio. I dipinti e i personaggi di Afarin Sajedi, intensi e ironici, evocano nello stesso momento le sfumature elaborate dei drammi shakespeariani, e di Lars von Trier, e le surreali avventure di Cervantes e Calvino. Le donne di Sajedi sfoggiano le più bizzarre acconciature e hanno sguardi bagnati, labbra e guance arrossate, a rivelare il conflitto interno che le donne vivono tra amore e speranza, forza e paura in un pattern emozionale che rispecchia l’esperienza femminile e ne esplora psicologia e spiritualità. Occhi, chiusi o aperti, come simbolo del desiderio di guardare oltre ciò che vediamo. Nell’arte di Sajedi prevale la forza del cambiamento, leggibile nel simbolismo dei pesci con cui l’artista allude ai sentimenti, e al desiderio irrefrenabile di potersi muovere liberi nella propria immaginazione, senza filtri né restrizioni.
Sajedi ha partecipato a numerose mostre internazionali collettive e personali dal 2015 Sajedi è stata riconosciuta come talento eccezionale e premiata con una Residenza d’Artista dalla La Citè Internationale Des Arts di Parigi, la città dove oggi vive e lavora.
AFARIN SAJEDI
BON APPÉTIT
13 OTTOBRE/10 NOVEMBRE 2023
Dorothy Circus Gallery
Via dei Pettinari 76
Roma
dorothycircusgallery.com
Cover: Afarin Sajedi, Tsunami (2020). Acrilico su tela, 54 x 64 cm.Courtesy the artist & Dorothy Circus Gallery