GEORG BASELITZ. BELLE HALEINE

Dal 27 aprile al 24 novembre 2024 la suggestiva architettura rinascimentale della Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino di Sabbioneta (Mantova) ospita la mostra Belle Haleine di Georg Baselitz, figura di spicco nel mondo dell’arte contemporanea e unanimemente considerato quale uno dei più grandi artisti viventi. Con questa mostra di carattere internazionale la Fondazione Sabbioneta Heritage, dopo un anno di attività, entra nel vivo delle proprie attività di gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale del sito Unesco di Sabbioneta, la Città Ideale fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna nella seconda metà del ‘500.

Georg-Baselitz, Tor nach Westen (2002). Linoleografia in blu su carta 202,2 x 148,6 cm

Sotto i soffitti lignei e lungo le ventisei arcate della Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino, la seconda più lunga galleria affrescata d’Italia dopo quella degli Uffizi, saranno esposti imponenti sculture, grandi dipinti su tela e, per la prima volta in Italia tutte insieme, dieci provocatorie incisioni, provenienti da collezioni private e dalle gallerie internazionali Thaddaeus Ropac e Cristea Roberts, di Georg Baselitz, artista che il pubblico di tutto il mondo ha imparato a conoscere e apprezzare per il proprio tratto vigoroso e spietato e per la consuetudine di rappresentare le figure capovolte, vero e proprio cantore dello struggimento e delle angosce del ‘900.

Georg Baselitz, Melody (1999). Olio su tela 250 x 200 cm. Collezione privata 

Mario Codognato, curatore della mostra: “Questa mostra segna, in particolare, la prima volta che le dieci colossali e provocatorie linoleografie stampate a mano e intitolate collettivamente Belle Haleine vengono esposte insieme da quando furono realizzate e presentate oltre 20 anni fa. Il nome è tratto da un’opera d’arte di Marcel Duchamp, artista a cui Baselitz fa spesso riferimento, con risentimento per la tesi da questi proposta, all’inizio del XX secolo: la pittura è morta. Baselitz continua a minare questa affermazione attraverso pastiche dipinti delle parole e delle opere di Duchamp, in una sorta di “elaborazione attraverso un avversario“.

Georg Baselitz, Blauer Baum (2009). Olio su tela, 280 x 205 cm. Collezione privata.

Ezio Zani, Direttore della Fondazione Sabbioneta Heritage (già Direttore di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21) prosegue: “Per quanto possa sembrare antitetica e dissonante la figura di Vespasiano Gonzaga, duca, condottiero e fondatore di città, con quella di Georg Baselitz, figlio del popolo e artista dal tratto sincero fino ad essere spietato, al centro del pensiero di entrambi vi è sempre l’uomo: l’uomo di Vespasiano che posto al centro della sua città ideale nel coltiva il mito e l’uomo di Baselitz, eroe sconfitto ma non rassegnato, che assiste alla caduta delle ideologie. Prospettive diverse ma, alla fine di tutto, sempre e pur sempre un uomo. Portare la grande pittura di Georg Baselitz nella galleria del Duca potrebbe apparire, superficialmente, quasi dissacrante; al contrario, a ben vedere, si tratta di una consacrazione e l’atto di restituzione di questi ambienti alla loro vocazione di conservare la bellezza”.


Georg Baselitz, Belle voilette (2002). Linoleografia in ross su carta 201,7 x 148,8 cm.

Gianni Fava, Presidente Sabbioneta Heritage ETS dichiara: “Nell’ottica di un progressivo posizionamento internazionale di Sabbioneta come città produttrice di cultura, a partire da questa primavera andremo a programmare annualmente eventi espositivi che andranno ad abbinarsi a un articolato programma di ammodernamenti funzionali, di cantieri di innovazione tecnologica, di laboratori di partecipazione. In particolare, per il rilancio culturale e turistico degli antichi palazzi del sito UNESCO di Sabbioneta, si scommetterà su una giustapposizione di antico e contemporaneo, con opere di grandi maestri viventi collocate nei luoghi unici che la storia ci ha consegnato”. Marco Pasquali, Sindaco di Sabbioneta, afferma: “È per Sabbioneta un’occasione unica. Dopo decenni la nostra città torna a rivendicare un ruolo importante nel contesto culturale europeo, come è proprio della sua storia. Una strada nuova, quella tracciata dalla Fondazione Sabbioneta Heritage, che punta a valorizzare le prerogative turistiche e culturali di un piccolo centro storico Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Una realtà quella sabbionetana che si apre al mondo, mantenendo autenticità e radici, guardando con rinnovata fiducia al proprio futuro”.

Ritratto di Georg Baselitz (2003)

La mostra esporrà alcune delle opere più significative della carriera di Baselitz e mostrerà la poliedricità di un pioniere dell’arte. Di fondamentale importanza per capire l’opera di Georg Baselitz, come accennato, è la forte connessione che lo lega all’arte di Marcel Duchamp: il titolo stesso della mostra, infatti, è un riferimento diretto all’opera omonima Belle Haleine, Eau de Voilette (Bel respiro, acqua di velo), realizzata da Marcel Duchamp e Man Ray nel 1920. Insieme con sculture mastodontiche e grandi dipinti su tela, saranno esposte in mostra dieci incisioni, linoleografie stampate a mano di grandi dimensioni, ognuna di oltre due metri di altezza, che raffigurano scene tratte da litografie erotiche del XIX secolo, in cui compaiono coppie amoreggianti parzialmente vestite. Le incisioni furono esposte per la prima volta da Baselitz nel 2003 al Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia). L’aggiunta di buchi bianchi a coprire i genitali di ogni coppia di amanti, variazione inserita nell’ambito dell’edizione di ciascuna immagine, può essere quindi interpretata come un atto di autocensura, ma sarebbe una spiegazione solo parziale: “un buco nel quadro permette all’immaginazione di girare intorno, come il buco in un disco, attorno al quale suona la musica”.

Georg Baselitz, Donna Via Venezia (2004-2006). Bronzo patinato e olio 2635 x 865 x 935 cm 

Tutte le incisioni sono state realizzate utilizzando il linoleum, un materiale malleabile che ha permesso all’artista di lavorare con facilità su scala monumentale per quanto riguarda l’uso dello spazio negativo, la leggerezza della linea di taglio e l’eleganza dei tratti ripetuti, brevi e dinamici. L’allestimento della mostra, curato dall’architetto Federico Fedel, è realizzato con il Pannello Ecologico realizzato al 100% da legno-post consumo da Gruppo Saviola, azienda leader a livello internazionale di Economia circolare, e risponde alla volontà di Fondazione Sabbioneta Heritage di perseguire una sempre più accentuata sostenibilità nella gestione del patrimonio così come nell’organizzazione degli eventi culturali. Dodici elementi di grandi dimensioni, alti tre metri e mezzo, stereometrici, realizzati con anima in acciaio e zavorrati, centrati determinano una prospettiva quasi ossessiva, ad esaltare, con il ritmo che ciò crea, le eccezionali dimensione e proporzione di Galleria degli Antichi.

Georg Baselitz, Meine neue Mütze (2002). Linoleum  201,2 x 150, 5 cm su carta 228 x 170 cm

La mostra si realizza con il contributo di Gruppo Tea (main sponsor), BCC Banca Rurale Artigiana di Rivarolo Mantovano, Econord, Grepel 1889, Finservice, Gruppo Saviola, Ortofrutticola srl, Panguaneta, Sarzi Lamiere. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Fondazione Sabbioneta Heritage e Silvana Editoriale, Milano, con testi di Gabriele Barucca, Mario Codognato e Eric Darragon. Hans-Georg Kern, questo il nome di battesimo dell’artista, nasce nel 1938 in Sassonia, zona che diventerà in seguito parte della Germania Est. Studia pittura all’Accademia d’Arte di Berlino Est, da cui viene espulso nel 1957 per quella che viene definita “immaturità socio-politica”, per non essersi conformato agli standard artistici della RDT. Si iscrive quindi all’Accademia di Berlino Ovest e termina gli studi nel 1963. In questo periodo adotta il cognome Baselitz, che riflette il luogo di nascita, cioè Deutschbaselitz. La sua prima mostra personale ha luogo nel 1963 a Berlino, con notevoli polemiche e la confisca di alcuni suoi dipinti da parte delle autorità tedesche per indecenza pubblica. A metà degli anni Sessanta, Baselitz compone una serie di dipinti raffiguranti figure monumentali che compongono la serie degli Eroi (“Helden”) e sono stati influenzati dalle stampe manieriste italiane che ha potuto vedere a Firenze nel 1965 durante una borsa di studio. Quattro anni più tardi, nel 1969, introduce nella propria arte quello che è divenuto il tratto distintivo per i successivi 50 anni: le immagini capovolte, tecnica che utilizza per allenare lo sguardo dello spettatore a resistere a un’interpretazione descrittiva dell’opera e stimolarlo a concentrarsi puramente sul segno, che diventa in questo modo il vero soggetto delle opere. Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta, il suo lavoro diventa più denso e lavorato, affermandosi a livello internazionale con le mostre alla Biennale di Venezia del 1980 e a Documenta del 1982. Nel 2021 è stato eletto membro associato straniero della prestigiosa Académie des Beaux-Arts, una delle cinque istituzioni che compongono l’Institut de France. Il 2023 ha segnato il suo 85° compleanno, celebrato con mostre in tutta Europa e negli Stati Uniti.

Georg Baselitz nel suo studio (1999)

Prolifico incisore, Baselitz si cimenta in vari processi tecnici, lavorando molto con la xilografia, la linoleografia e l’acquaforte. Descrive le qualità di resistenza delle lastre di rame, dei blocchi di legno e dei blocchi di linoleum come forze creative nella sua arte e ha definito le stampe come dotate di un “potere simbolico che non ha nulla a che vedere con un dipinto”. Oltre a possedere una propria incisorìa, Baselitz preferisce collaborare con una selezione di importanti studi e maestri stampatori per realizzare le sue opere grafiche. I suoi dipinti, le sue sculture e le sue incisioni sono presenti nelle collezioni permanenti dei principali musei e nelle più accreditate gallerie e collezioni private del mondo: è unanimemente considerato come uno dei maggiori artisti viventi.

Georg Baselitz, Pace Piece (2003-04). Olio su bronzo patinato

La Fondazione Sabbioneta Heritage nasce nel giugno 2022, come soggetto autonomo e indipendente, e rappresenta un progetto in linea con le più avanzate esperienze italiane e internazionali nella gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale. La Fondazione gestisce un sistema patrimoniale unico, il sito Unesco di Sabbioneta, Città Ideale rinascimentale ideata da Vespasiano Gonzaga, affidatogli dal Comune, dalla Pro Loco e dalla Parrocchia di Sabbioneta. In aggiunta, ha ottenuto la concessione in uso dei complessi monumentali della cittadina gonzaghesca – Palazzo Giardino, Galleria degli Antichi, Teatro all’Antica, Palazzo Ducale, Palazzo del Cavalleggero, Sinagoga, Chiesa dell’Incoronata, Pinacoteca, Museo del Ducato – e di tutti i beni mobili di pertinenza.  Gli obiettivi della Fondazione sono la tutela, la gestione, la valorizzazione e la promozione del patrimonio monumentale della Città di Sabbioneta, sito Unesco insieme con la vicina Mantova. Con il fine di ottenere un progressivo posizionamento internazionale della Città Ideale di Vespasiano Gonzaga, come città produttrice di cultura, la Fondazione intende accrescere e tramandare il patrimonio storico, artistico e culturale del luogo su scala nazionale e internazionale. Il fine ultimo è quello di diffondere la conoscenza di Sabbioneta, del suo territorio, della sua storia e delle sue vestigia, attraverso iniziative di studio e approfondimento, ma anche promuovendo l’offerta turistico-ricettiva del territorio, per dare voce e veste alla straordinaria varietà della sua offerta culturale.

 

 

GEORG BASELITZ

BELLE HALEINE

27 APRILE/24 NOVEMBRE 2024

 

 

a cura di

Mario Codognato

 

 

Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino

Sabbioneta (MN)

 

 

open

martedì/domenica, 10:00/19:00; l’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura

 

 

 

visitsabbioneta.it

 

 

 

 

Cover: George Baselitz, Der Schachspieler und die Kammerzofe – Remix – (dettaglio)

 

Credits: Opere d’arte, Georg Baselitz 2024; Foto in studio, Elke Baselitz 2024; Foto di ritratto, Benjamin Katz 2024