LA NOUVELLE VAGUE DELLA MAISON ABELÉ 1757

La Maison de Champagne Henri Abelé è stata acquisita nel 2019 dal Centre Vinicole-Champagne Nicolas Feuillatte (CV-CNF), ed è stata rinominata Abelé 1757, con una nuova immagine dal tratto grafico contemporaneo che mette in evidenza la data di fondazione della Maison. È la quinta più antica Maison della Champagne ed ha attraversato le epoche con una storia legata da sempre alle innovazioni nella produzione dello Champagne. Rinasce con una nuova dirigenza composta da Marie Gicquel e dallo Chef de Cave Etienne Eteneau, con l’obiettivo di ridare lustro al suo patrimonio, e proporre uno stile più moderno rispettando i codici della Maison che dispone di una oenotheque risalente agli anni ’30, avendo lo chardonnay come firma della Maison.

Etienne Eteneau

Théodore VanderVeken di origine fiamminga, nato a Liegi nel 1725, si trasferì a Reims per il commercio tessile e fondò la maison nel 1757. Dal 1828 nelle mani di un pronipote Auguste Ruinart de Brimont che svilupperà notevolmente l’attività commerciale con le prime esportazioni in Germania, Belgio, Italia e Olanda. Nel 1903 Henri Abelé, successore del fondatore, colse l’occasione di fondere la propria Maison con quella dei propri antenati dando vita alla Maison Abelé-Vander Veken-Henri Abelé, che infine si chiamò solamente Henri Abelé. Henri ebbe una condotta eroica durante la Grande Guerra e fu uno dei primi mecenati di Reims. Finita la guerra nel 1918 fondò l’associazione degli amici della Cattedrale per finanziarne la ricostruzione. L’edificio era stato bombardato e seriamente danneggiato, così sovvenzionò il restauro di alcune sculture, tra cui il famoso angelo che sorride e la Maison ebbe il diritto di depositare ed utilizzare il marchio “Le Sourire de Reims”, oggi emblema della Maison. Nel 1942, il controllo dell’azienda passò alle “Compagnie Française des Grands Vins” e si trasferì a rue de Sillery in pieno centro a Reims, dove si trova ancora oggi nei locali dell’antica Maison Saint-Marceaux. Dopo la cessione della maison dal gruppo catalano Freixenet, che l’acquisì nel 1985, al CV-CNF, questi edifici storici costruiti nel 1872 sono stati restaurati senza denaturarne lo stile ma semplicemente ritrovarne la filosofia, dove tutto è discreto ma ricorda l’universo degli atelier del XIX siècle.

Le cantine costruite negli anni della Prima Guerra Mondiale, completamente rinnovate, sono scavate in profondità a 25 metri nella roccia calcare, situate su due livelli, al riparo delle vibrazioni della vita moderna, con una temperatura di 12 gradi costante, ed offrono una capacità di stoccaggio di quattro milioni di bottiglie a fronte di una produzione odierna di circa 300.000 bottiglie. Per Abelé 1757 elaborare champagne è soprattutto l’arte di selezionare terroir nei quali il potenziale aromatico è il più promettente per entrare negli assemblaggi unici e precisi.

La Maison non ha vigneti di proprietà, ma si approvvigiona da 30 famiglie di conferitori per 25 ettari con i quali si intrattengono rapporti pluriennali. Lo Chardonnay proviene dalla Côte des Blancs, dal Sézannais e dal Vitryats; il Pinot Noir da Verzy, Verzenay e Les Riceys e il Meunier dalla Montagne de Reims e dalla Vallée della Marne. Il 70 % è certificato VDC, (Viticolture Durable en Champagne). La vinificazione avviene in piccoli contenitori inox permettendo di vinificare i vini di ciascun vigneron separatamente, parcella per parcella con lo svolgimento della fermentazione malolattica. Si trova qualche fûts in fase di prova per i pinot noir di Verzy, Verzenay e Les Riceys che saranno utilizzati per la cuvée “Le Sourire de Reims”. Lo stile degli Champagne Abelé è notoriamente delicato e floreale ed Etienne Eteneau, il giovane chef de cave si è focalizzato sui dettagli, lavorando sulla liqueur d’expedition, costituita da vecchi vini di chardonnay, sui vini di riserva e il periodo di affinamento sur lie. Ha rinfrescato lo stile, abbassando il dosaggio a 6 g/l per il non millesimato, mettendo in evidenza lo chardonnay, che dona la finezza dell’effervescenza e la lunghezza al palato. Un’altra innovazione è l’inizio di una réserve perpétuelle, con un approccio geniale che parte da una œnothèque che conserva stock di 33 annate differenti dal 1929 al 2000. Degustando la Vinothèque ha selezionato dei lotti di bottiglie e ha praticato la “remise en cercles”, in modo da integrare la creazione recente della réserve perpétuelle con dei vecchi millesimati che vanno dal 1962 al 2021- Etienne Eteneau non nasconde il suo entusiasmo nel poter fare degustare i suoi vini, i non millesimati prodotti dal suo arrivo nel 2019. La gamma è oggi formata da sei cuvée: il Brut, il Rosé, il Blanc de Blancs, il Millesimato, e due Cuvée de Prestige: “Le Sourire de Reims” brut e rosé, e il nuovo Blanc de Blancs Extra Brut Limited Edition, prova del dinamismo di questa “Maison-boutique” come ama definirla Marie Gicquel, Direttrice Generale di Abelé 1757.

 

 

DEGUSTAZIONE

 

 

BRUT

Assemblaggio del 40% di Chardonnay, proveniente dalla Côte des Blancs, dal Côteau sud d’Epernay e dal Sézennais, Fontaine St Denis, del 35% di Pinot Noir di Verzy, Verzenay e Les Riceys e il 25% di Meunier da Charly sur Marne, Vincellers, Villers sur Chatillon, Saint Thierry e dalla Vallée dell’Ardre. Della vendemmia 2019 con l’aggiunta del 20% di vini di riserva delle tre annate precedenti con un tocco di réserve perpétuelle. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio con svolgimento della malolattica. Dopo tre anni di stazionamento sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel dicembre 2023 con un dosaggio di 6 g/l. La liqueur d’expedition è composta di solo Chardonnay di diverse annate. La chiusura è con tappo Diam. Champagne generoso ed espressivo all’olfatto, rivela profumi fruttati di pera, albicocca, pesca e mela cotogna, note di lieviti, biscotti al burro, pane tostato e brioche, sentori agrumati di pompelmo, frutta secca, speziature con un tocco di pietra focaia. Al palato è vivo, teso, con una effervescenza setosa, un buon equilibrio d’insieme, tra l’olfatto gessoso ed elegante e la sensazione minerale tattile. È equilibrato, fresco, dal finale salino, fine e ammandorlato con una persistenza sulla nocciola tostata.

 

BLANC DE BLANCS

Cento per cento Chardonnay proveniente principalmente da Pierry, Bergère les Vertus, Villenaux La Grande, Bethon e Bassuet della vendemmia 2019 con l’aggiunta del 20% di vini di riserva. La fermentazione alcolica è svolta in acciaio con svolgimento della malolattica. Dopo tre anni sui lieviti il dégorgement è avvenuto nel 2023 con un dosaggio di 6 g/l. Chiusura tappo Diam. All’olfatto esprime profumi fruttati di mela verde, pera, pesca e papaya, aromi agrumati di limone, e note speziate di anice stellato. Al palato lo Chardonnay dona una bella freschezza, una grande finezza, con una tensione verticale su un lungo finale salino e agrumato.

 

BLANC DE BLANCS EXTRA BRUT 

Cento per cento Chardonnay proveniente da sei cru della vendemmia 2019 con l’aggiunta del 20% dei vini di riserva. La fermentazione alcolica avviene in acciaio con svolgimento della malolattica. Dopo tre anni sui lieviti il dégorgement è avvenuto nell’ottobre 2023 con un dosaggio di circa 3 g/l. Chiusura tappo Diam. Il Blanc de Blancs Extra-Brut Cuvée Limited Edition, solo 1757 bottiglie prodotte, è un’altra interpretazione della cuvée Blanc de Blancs classica. L’idea è quella di diminuire il dosaggio da 6g/l a 2,87g/l senza cadere nell’insidia di avere un attacco al palato troppo aggressivo. Etienne ha sperimentato il “poignettage”. Durante tutto il periodo di affinamento sur lattes, ha praticato il remuage manuale con il poignettage, rimettendo in circolo i lieviti per nutrire il vino. Una sorta di bâtonnage nella bottiglia, per un totale di 12 volte (circa una ogni tre mesi). Il risultato è sorprendente, lo champagne rivela una grande armonia, sviluppa delle note cremose di brioche, un delicato bouquet di fiori d’acacia e gelsomino, profumi di frutta gialla, aromi agrumati di cedro e pompelmo e nocciole tostate. Il palato è fresco, teso, dinamico, verticale, con una bella freschezza, un’ottima texture e un finale minerale e iodato dalla lunga persistenza.

 

BRUT ROSÉ

Assemblaggio del 50% di Chardonnay e 50% di Pinot Noir di macerazione proveniente da Les Riceys, proveniente dalla vendemmia 2019 con l’aggiunta del 25% di vini di riserva (solo Chardonnay). La fermentazione alcolica è svolta in acciaio con svolgimento della fermentazione malolattica. Dopo tre anni sui lieviti il dégorgement è avvenuto nel dicembre 2023 con un dosaggio di 6 g/l. Chiusura tappo Diam. All’olfatto troviamo un’esplosione di frutta rossa, fragole, lamponi e more, profumato bouquet di rosa fresca, note speziate dolci, vaniglia e cannella e liquirizia. Al palato ha una personalità interessante, profondo e complesso con un finale dal ritorno gusto-olfattivo di agrumi scuri.

 

BRUT MILLÉSIME 2014

Assemblaggio del 60% di Chardonnay e 40% di Pinot Noir. La fermentazione alcolica è svolta in acciaio con svolgimento della malolattica e un affinamento di sette anni sui lieviti nelle cave centenarie della Maison con almeno sei mesi di riposo dopo il dégorgement avvenuto nell’ottobre 2021 e un dosaggio di 6 g/l. Chiusura con tappo Diam. Uno Champagne che esprime le caratteristiche dell’annata regolare restando fedele allo stile della maison. Al naso profumi agrumati di pompelmo e mandarino, ananas, pesca bianca, floreale bianco, con sentori di brioche e frutta secca, noccioline e mandorle tostate, note speziate, liquirizia, caffè e note di burro di cacao e menta. Al palato, il Pinot Noir apporta l’ampiezza a centro bocca con un giusto equilibrio tra rotondità, maturità e finezza, una bella complessità aromatica, e una chiusura lunga e salina con una persistenza sulla mandorla amara.

 

LE SOURIRE DE REIMS BRUT MILLESIME 2013

La prima annata della cuvée de Prestige “Le Sourire de Reims”, fu la 1986, omaggio alla statua “l’ange au sourire”, la più celebre dell’arte gotica, distrutta durante l’incendio della Cattedrale di Reims nel 1914. La bottiglia è a fondo largo con il diametro di una bottiglia Magnum, che permette un miglior contatto con i lieviti durante l’affinamento. L’idea è quella di elaborare uno Champagne proveniente dai migliori cru di Chardonnay della Côte des Blancs e del Coteaux Sud d’Epernay e il Pinot Noir dalla Montagne di Reims che hanno un potenziale aromatico più promettente per avere un assemblaggio unico e preciso. Assemblaggio per il 60% di Chardonnay proveniente in maggioranza da Cramant, villaggio Grand Cru della Côte des Blancs e il 40% di Pinot Noir, da Verzenay e Verzy, villaggi Grand Cru della parte nord della Montagna di Reims. La fermentazione alcolica viene svolta in acciaio con svolgimento della fermentazione malolattica e dopo una permanenza sui lieviti di circa 8 anni, dopo il dégorgement avvenuto nel 2022 è stato dosato a 6 g/l. All’olfatto ha molto charme e rivela profumi seducenti di fiori d’acacia e agrumati di pompelmo e cedro, aromi fruttati di mirabelle, mela, pera, e pesca bianca, note speziate di pepe bianco e zenzero, liquirizia, incenso, nocciole e noci, sentori di caffè in grani e tostature, nuance dolci di miele, e pasta di mandorla e un tocco mentolato. Al palato è complesso, energico, vivace, con una bella tensione, ha una texture cremosa con una bella complessità e freschezza, e un giusto equilibrio. Il Pinot noir apporta la struttura e una certa ampiezza a centro bocca che culmina in un finale dalla trama minerale con una lunga persistenza balsamica. Interpretazione di un’annata atipica con una bella mineralità crayeuse, dalle linee arrotondate come un sorriso, basa la sua forza e il suo carattere nell’assemblaggio armonioso e delicato tra Chardonnay e Pinot Noir.

 

LE SOURIRE DE REIMS ROSÉ 2008

La prima annata del rosé Pinot Noir in purezza di Les Riceys fu la 1990. Trattasi di un Rosé de Saignée con il Pinot Noir proveniente esclusivamente da Les Riceys. Macerazione a grappolo intero di 72 ore prima della fermentazione alcolica effettuata in acciaio con svolgimento della malolattica. Dopo un affinamento di 12 anni sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel giugno 2021 con un dosaggio di 8 g/l. Color orange, all’olfatto presenta profumi intensi di fragola, lamponi, more selvatiche, ciliegie, sentori agrumati di zest d’orange, albicocca candita, floreale di rosa, seguono le note di torrefazione e speziate di cannella e chiodi di garofano, la frutta secca e la dolcezza di fichi secchi e miele. Al palato è complesso ed elegante, ben equilibrato tra l’effervescenza e la freschezza, con una tensione minerale viva. Il finale è vibrante, decisamente sapido con una notevole persistenza.

 

 

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