RUINART: CHAMPAGNE, ARTE E DESIGN

Fondata nel 1729, Ruinart è la più antica Maison de Champagne e ha sempre promosso la propria “art de vivre” nel corso della sua storia iniziata nel secolo dell’Illuminismo, all’inizio del regno di Luig XV.

Tutto cominciò nel 1896 quando André Ruinart ingaggiò l’artista ceco Alfons Mucha, per creare un manifesto pubblicitario. Da allora, Ruinart ha incaricato numerosi artisti e designer di realizzare un’opera esclusiva che rappresenti la propria visione della Maison, rendendola sempre contemporanea. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa. Più recentemente l’artista Liu Bolin, Vik Muniz e per il 2021 David Shrigley.

“In Ruinart il linguaggio artistico contemporaneo è legato a una forma di eleganza autentica e senza tempo” precisa Frédéric Dufour.

David Shrigley

In occasione della XXVI edizione di Miart, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, la Maison Ruinart ha presentato in Italia una selezione delle opere dell’artista David Shrigley, che firma la collaborazione Carte Blanche 2021 per la Maison e ha presentato il progetto Food For Art con lo chef stellato Paolo Griffa con l’obiettivo di avvicinare arte e gastronomia per creare un legame tra un artista e uno Chef all’insegna della creatività.

David Shrigley, britannico, dinoccolato e spiritoso, nel quadro della sua reinterpretazione artistica intitolata Unconventional Bubbles, con delle illustrazioni associate a frasi semplici ma precise e la sua firma stravagante, apporta una nota di humor alla Maison Ruinart e, allo stesso tempo, ci rende consapevoli delle sfide ambientali quotidiane, cui la Maison presta molta attenzione.

Paolo Griffa

Le sue opere sono state fonte di ispirazione per lo chef Paolo Griffa, executive chef del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, considerato uno dei giovani cuochi italiani più promettenti, stella Michelin dal 2019, che da quest’anno è entrato a far parte del nuovo circuito Ruinart Assemblage 1729, il network che include selezionati ristoranti italiani.

L’Unconventional Bubbles lunch è stato un vero e proprio percorso culinario, dove “il mondo ispira l’arte, l’arte ispira il mondo”. Ogni piatto prende spunto da un’opera d’arte ed è stato abbinato ad una particolare cuvée Ruinart. È stata anche l’occasione per presentare R de Ruinart Vintage 2011, che da quest’anno è distribuita anche in Italia, solo nei ristoranti del circuito Ruinart Assemblage 1729.

Il vitigno principe di Ruinart è lo Chardonnay che dona alle cuvée eleganza, purezza e qualità che sono alla base del loro successo. La sottile arte della creazione dello Champagne della Maison si riconosce nel talento e nel savoir-faire suo Chef de Cave, Frédéric Panaïotis, che dal suo arrivo nel 2007, si adopera per conservare l’unicità del gusto Ruinart, inserendolo in una dinamica tesa al futuro.

 

DEGUSTAZIONE

 

 

Ruinart Blanc de Blancs

La prima uscita di questa Cuvée 100% Chardonnay fu nel 2001. La base di annata è la 2018 con il 25% di vini di riserva delle annate 2017 e 2016. Le uve provengono per l’80% da villaggi Premier Cru della Côte des Blancs, principalmente Cuis e Grauves e della Montagne de Reims, specialmente Trépail, completati da vini del Sézannais, che apportano rotondità e qualche vino del nord della Vallée de la Vesle per un tocco di freschezza e leggerezza. La fermentazione alcolica avviene in contenitori di acciaio termoregolamentati con svolgimento della fermentazione malolattica e dopo un affinamento di circa 32 mesi sui lieviti, è stato dosato a 7 g/l. All’olfatto profumi intensi di frutta fresca, mela, noce pesca e susina, aromi agrumati di limone e pompelmo, fino alla frutta esotica, con un bel bouquet floreale bianco di gelsomino e a seguire la frutta secca, nocciola e noce, sentori tostati, speziature di pepe bianco ed erbe aromatiche. Al palato di buona eleganza aromatica, ben equilibrato, bollicina fine e cremosa, bella freschezza agrumata, con un finale sapido e gessoso di lunga persistenza che chiude piacevolmente amaro sulla scorza di limone.

 

R de Ruinart 2011

Assemblaggio del 51% di Chardonnay, proveniente da villaggi Grand Cru e Premier Cru della Côte des Blancs e il 49% di Pinot Noir da villaggi Grand cru e Premier Cru della Montagne de Reims. La fermentazione alcolica avviene in contenitori di acciaio termoregolamentati con svolgimento della fermentazione malolattica, con un dégorgement effettuato a febbraio 2020 dopo un affinamento di 8 anni sui lieviti e un dosaggio a 5 g/l. Il 2011 è stato un anno atipico, con una primavera calda e secca, ma con un’estate fresca e piovosa che ha giovato alla crescita degli acini. La vendemmia è iniziata a fine agosto ed è proseguita per due settimane e mezzo. All’olfatto rivela un universo primaverile con un bouquet floreale di tiglio, tè verde, aromi fruttati di papaya, pesca bianca e pera, profumi di erbe aromatiche provenzali, note speziate orientali di anice stellato e coriandolo, impreziosite da delicate sfumature minerali e di tartufo bianco che completano il tutto. Al palato è elegante, di incredibile freschezza dovuta alle note mentolate, esprime una delicata tensione che conferisce all’insieme un carattere aereo e una trama morbida e vellutata. È speziato, con un finale minerale di pietra bianca e una bella persistenza. È un vino elegante che ha nella leggerezza la sua cifra assoluta.

 

Ruinart Brut Rosé

Champagne di grande convivialità, piacevole da consumare in ogni momento della giornata. Intrigante, esotico, audace e inaspettato, sono queste le caratteristiche su cui si basa l’universo che gira intorno allo Champagne Ruinart Rosé, che racchiude le due anime principali della Champagne (Chardonnay e Pinot Noir) fondendole in un archètipo ideale: uno Champagne dalla freschezza invidiabile, autentico, ammaliante, ma definito, deciso, strutturato. È un Assemblaggio elaborato su una base dell’annata 2018 con una forte proporzione di Chardonnay (45%) della Côte des Blancs e della Montagne de Reims che conferisce la freschezza aromatica, il 55% di Pinot Noir della Montagne de Reims e della Vallée della Marne, di cui il 12% vinificato in rosso, lavorato in macerazione corta ed estrazione leggera, che apporta il fruttato  e la golosità, con la maggior parte dei vitigni classificati Premier Cru, e il 25% di vini di riserva delle due annate precedenti. La fermentazione alcolica avviene in tini di acciaio inox termoregolati, con svolgimento della malolattica. Il vino vinificato in rosso ha una macerazione breve ed estrazione leggera, e dopo il dégorgement viene dosato a 7 g/l. Rosé di colore rosa intenso che tende al corallo. Al naso è delicato, raffinato, con profumi di frutta esotica, aromi di piccoli frutti rossi, gelsi rossi, fragola, melograno, agrumi, il mandarino e pompelmo rosa, intense note floreali di rosa e le spezie orientali e zenzero. Al palato con un perlage fine e persistente, è fresco ed equilibrato, elegante e strutturato, leggermente tannico con una bella nota agrumata di pompelmo rosa, su un finale di frutta rossa, melograno e lampone. È l’espressione golosa del Gusto Ruinart.

 

 

ruinart.com