FRANCIACORTA: VILLA CRESPIA DIVENTA MURATORI

Tra le numerose aziende franciacortine, Villa Crespia, nata nel 1999, è sempre stata una certezza, con il suo riconoscibilissimo e azzurrissimo Millé o l’inconfondibile Simbiotico. Ma da quest’anno c’è una grande novità, una profonda trasformazione o, meglio il ritorno alle origini. Villa Crespia cambia veste e diventa Muratori, assumendo il nome della famiglia che porta avanti l’azienda da tre generazioni.

Famiglia Muratori

“Villa Crespia non scompare, ma rimane il luogo fisico, la tenuta dove si trova la nostra azienda e dove nasce il vino”, dice Bruno Muratori, uno dei titolari. Anche l’etichetta oramai è diversa: lineare, elegante, essenziale. “Abbiamo scelto di valorizzare la famiglia, il prodotto e la nostra storia senza rinnegare quanto fatto finora. Come uno scultore ci siamo messi a sgrossare l’eccedenza, alla ricerca dell’essenziale”, continua Bruno Muratori.

Muratori: presentazione Vinitaly

E poi la terza novità: la preziosa collaborazione con il celebre enologo Riccardo Coratella che ha curato con il suo team di collaboratori la nuova linea di Franciacorta Muratori, con le basi vino della vendemmia 2020. “Una consulenza preziosa e una collaborazione basata sulla condivisione della passione per il Franciacorta e l’amore per le sue uve. Insieme a Cotarella vogliamo valorizzare al meglio i nostri prodotti, aspirando all’eccellenza”, ha dichiarato durante la presentazione Michela Muratori, la primogenita della famiglia, visibilmente commossa e orgogliosa dall’operato.

La nuova linea di spumanti è stata presentata per la prima volta al Vinitaly 2023 durante la degustazione guidata dallo stesso enologo. Lui che si è sempre occupato delle aziende molto note, ammette che quella in Franciacorta è stata una sfida piacevole ed entusiasmante. L’avventura spumeggiante è iniziata nel 2019 con un tweet da parte di Michela, accolta da Cotarella con grande spirito fin da subito. Le sue idee sul Franciacorta sono molto chiare: la vendemmia manuale eseguita in poche ore, pochi zuccheri aggiunti per evitare la tendenza al dolce, niente legno. E i risultati ottenuti confermano la strada scelta. Tutti gli spumanti presentati sono stati sboccati alcuni mesi fa.

 

 

Franciacorta Brut

100% Chardonnay

Colore giallo paglierino brillante, perlage sottile. Al naso arrivano subito i fiori bianchi, il gelsomino, la pera. In bocca è cremoso e lungo, dall’acidità energica, si sente ancora la frutta bianca. “Frutta e fiori in bocca sono un segno di un grande vino” commenta Cotarella.

 

Franciacorta Satèn

100% Chardonnay

Colore giallo paglierino, una bollicina sottile e persistente. Il naso è elegante, si sente la crosta di pane, la pesca bianca, il gelsomino, ma arrivano anche fiori gialli come la ginestra. In bocca è fresco e suadente.

 

Franciacorta Rosé Extra Brut

100% Pinot Nero

Colore è un elegante velo di cipolla, perlage sinuoso. Al naso esplodono la rosa, i piccoli frutti rossi, i ribes, c’è pochissima crosta di pane. In bocca è lungo, povero di tannini, cremoso ma leggermente sapido, dall’acidità suadente. Ci sono sfumature di mandorle, frutti rossi, pera, pesca che lasciano la bocca pulita. “E’ proprio il rosé che sognavo”, aggiunge Cotarella.

 

NumeroZero Franciacorta Dosaggio Zero

100% Chardonnay

Colore delicato giallo paglierino, bollini fine e lunga. Al naso arrivano i sentori di crosta di pane, di lieviti, la pesca gialla. La bocca ha carattere, si riempie di frutta più matura, frutta gialla e frutti esotici.

 

Cisiolo Franciacorta Dosaggio Zero

100% Pinot Nero

Colore giallo paglierino con riflessi dorati, perlage persistente. Il naso è tutt’altro che banale. Pulito, immediato elegante, ha tanti sentori floreali e vegetali. La bocca è persistente, è presente una nota agrumata, la sapidità e la struttura.

 

 

muratoriwine.it