Export vino, non basta vendere: è necessario vendere meglio

Il vino italiano è un potente ambasciatore nel mondo del Made in Italy e dell’Italian style, ma sono ancora enormi le potenzialità da cogliere sul sentiero dell’innalzamento del valore.

L’Italia, infatti, e’ attualmente il primo paese esportatore in volumi, con 730.000 ettolitri, il terzo dopo Usa e Francia per i ricavi, che hanno raggiunto nel 2016 la cifra di 330 milioni di euro.

International Wine Traders, fiera L’Italia, fra 2009 e 2016, ha incrementato il valore complessivo delle proprie esportazioni del 60%, facendo meglio di Spagna (+53%) e Francia (+49%).
Le nostre vendite all’estero, tuttavia, continuano a caratterizzarsi, rispetto alla Francia, per quantità maggiori (+616 milioni di litri), ma per valori notevolmente inferiori (-2,65 miliardi di euro).

“International Wine Traders”
, il format di evento internazionale ideato da Iron3, aiuta le aziende vinicole a trovare nuovi mercati e, soprattutto, a vendere meglio.

Il cuore di “International Wine Traders” è centrato sull’incontro tra produttori e buyer nazionali ed internazionali attraverso workshop con agende di incontri personalizzate, walk around tasting, incoming in Italia per conoscere direttamente le realtà aziendali e i territori vinicoli, permettendo la creazione di nuove relazioni commerciali in un contesto esclusivo.

Il programma delle tappe estere prevede seminari-degustazione di approfondimento dei vini italiani, tenuti da noti esperti del settore locali e i consueti walk-around wine tasting riservati a importatori, distributori, stampa specializzata, opinion leader, wine educator e professionisti del settore, organizzati appositamente per entrare direttamente in relazione con i produttori.

I Paesi con i quali interagire, sia come location per le tappe che come provenienza dei buyers per gli incoming, sono scelti in base alla concreta possibilità di offrire alle aziende italiane nuove opportunità di business.

Come i Paesi del Nord Europa nei quali i consumi pro-capite di vino sono in crescita e il potere d’acquisto in molti casi superiore al nostro; ecco che questi mercati diventano di fondamentale importanza per il settore vinicolo italiano perché area strategica e vitale per l’export delle aziende nostrane.