VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’ALPBACHTAL

L’Alpbachtal è una regione montuosa di grande fascino: la sua storia, le sue profonde radici asburgiche, la natura lussureggiante e quell’atmosfera immutata nei secoli, ne fanno una delle mete più amate del Tirolo ma senza che questo caratterizzi un turismo di massa ed eccessive presenze. I Conti del Tirolo hanno vegliato su questi territori fin dall’XI secolo, quando un consortile militare, discendente della famiglia degli Eurasburg, di origine bavarese, si è insediato nella Valle dell’Inn e successivamente nella Valle dell’Adige, a Castel Tirolo, nei pressi di Merano. La consacrazione della dinastia è avvenuta intorno al 1259, grazie all’ascesa di Mainardo II, che è stato l’ispiratore della potenza tirolese, fino al XIV secolo, quando la dinastia dei Tirolo-Gorizia si è estinta, per confluire negli Asburgo, pur mantenendo il titolo nobiliare grazie al riconoscimento dell’Imperatore. Tuttavia ci sarà anche un’italiana sul trono del Tirolo, capace di influire positivamente sul destino della regione. Claudia De Medici (Firenze 1604 – Innsbruck 1648), figlia di Ferdinando I Medici e di Cristina di Lorena, sarà vedova reggente dal 1632 al 1646, avendo sposato nel 1625 in seconde nozze l’Arciduca Leopoldo V d’Austria-Tirolo. Una sovrana che ricordata per la determinazione e il decisionismo, ispiratrice dello stile architettonico ancora visibile nelle città sul fiume Inn, capace di codificare le leggi mercantili, lastricare le strade di Innsbruck, promulgare regole severe per la prevenzione degli incendi, favorire lo sviluppo del commercio, dando un forte impulso al settore ittico e a quello della seta, ma anche appassionata mecenate soprattutto nel campo dell’arte sacra, diventando lei stessa un icona, raffigurata nel maggior numero di ritratti mai attribuiti a una regnante austriaca.

Rattenberg am Inn (photo credits Alpbachtal Tourismus Johann Erhard)

Una vacanza da sogno da organizzare con l’efficiente Ufficio Turismo dell’Alpbachtal, luoghi intrisi di storia, da vivere attraverso un soggiorno rigenerante, visitando i nove villaggi e il capoluogo Alpbach, che costeggiano il fiume Inn, un’area di grande interesse storico, naturalistico, paesaggistico, lambita dalle Alpi di Kitzbühel e dai Monti del Rofan, che dista 50 chilometri da Innsbruck, 120 da Monaco di Baviera, 430 da Vienna e 700 da Berlino. Alpbach a 975 metri di altezza, conserva due primati, grazie all’armonia dei caratteristici edifici in legno: è stato riconosciuto come “il più bel villaggio dell’Austria”, ma è stato anche premiato come il “villaggio floreale più bello d’Europa”, probabilmente in virtù dei colorati balconi fioriti e del verde che la pervade. Una località che dal 1945 è sede del Congress Centrum Alpbach, il prestigioso forum annuale europeo, che porta in Tirolo eminenti personalità dell’economia, della politica, della scienza, della cultura. La cittadina è anche il luogo dove visse ed è sepolto Erwin Schrödinger, fra i maggiori fisici del XX secolo, che con il suo apporto, contribuì in modo determinante alla meccanica quantistica, vincendo il premio Nobel per la fisica nel 1933. Senza dimenticare la cucina e le suite del Romantik Hotel Böglerhof, un autentico gioiello dell’ospitalità tirolese, che rende l’esperienza indimenticabile.

Rattenberg tra l’Inn e il monte Schlossberg, posta a 521 metri di altezza, è la più piccola cittadina dell’Austria. Un centro medievale che fino al 1504 apparteneva alla Baviera (Germania) e conserva una particolare atmosfera, da scoprire visitando il maniero, la cattedrale, gli edifici nobiliari, le case dei fabbri del XII secolo, la vetreria artigianale Kisslinger, sostando per una cioccolata calda o una fetta di torta, nella storica Pasticceria Hacker.

Stadtzentrum Rattenberg (photo credits Alpbachtal Tourismus)

Reith nell’Alpbachtal a 640 metri di altezza, un insediamento rurale che risale al X secolo e ha un’antica tradizione mineraria per la raccolta dell’argento e del rame, con il bel centro storico adiacente al lago Reith e il Parco di Castel Matzen realizzato ispirandosi allo stile dei parchi britannici, mentre d’inverno la valle Alpbachtal offre 70 km di piste da fondo e 113 km di piste da sci di sci alpino e di sci di fondo. Kramsach a 520 metri di altezza, famosa per i laghi balneabili più caldi del Tirolo, per l’area escursionistica del Monte Rofan, il Museo dei masi tirolesi, con le abitazioni tipiche del Tirolo; il parco delle sculture, con le opere dell’artista Alois Schild; la basilica Mariathal; il Cimitero Museo. Una località dove si estraeva il prezioso marmo bianco-rosa, che ha abbellito molte cattedrali importanti e venne utilizzato per la costruzione della Colonna di S. Anna ad Innsbruck.

Kramsach (photo credits Alpbachtal Tourismus Berger Bernhard)

Brandenberg a 922 metri di altezza, celeberrima località dove nasce la Prügeltorte, da scoprire con gli scarponcini ai piedi per raggiungere con facili passeggiate le spettacolari forre del Tiefenbach e Kaiserklamm amate anche dalla Principessa Sissi e dall’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, che durante le battute di caccia soggiornavano nella Kaiserhaus, un caratteristico edificio in legno che ha 500 anni e oggi ospita un ristorante tipico. Breitenbach sull’Inn a 510 metri di altezza, sul versante più soleggiato della Valle dell’Inn, con la chiesa parrocchiale di San Pietro che è tra le più antiche del Tirolo, i suoi panoramici sentieri per escursionisti e le piste da fondo del distretto di Schönau. Da non perdere il romantico Berglsteinersee, un delizioso specchio d’acqua balneabile a 713 metri di altezza, immerso nei boschi tra Kramsach e Breitenbach, dove sostare sulle rive o nel caratteristico e accogliente ristorante in legno. Brixlegg a 534 metri di altezza, all’ingresso della valle Alpbachtal, è uno dei più antichi insediamenti del Tirolo, menzionato nel 788 d.C. come Prisslech, conosciuto soprattutto per l’estrazione e per la fusione del rame: un primato mantenuto anche oggi, con l’unica fonderia di rame dell’Austria. Antichi edifici nobiliari sopravvissuti alla seconda Guerra Mondiale come le residenze Grasegg e Lanegg, punteggiano il centro storico, mentre una fitta rete di sentieri e ciclabili offre rigeneranti escursioni nel verde della natura.

Kaiserklamm Brandenberg (photo credits Alpbachtal Tourismus G. Grießenböck)

Kundl a 526 metri di altezza, una località di tradizione mineraria (rame e argento), dove la natura è al primo posto, con la suggestiva Gola di Kundl, da raggiungere con una passeggiata di un paio d’ore lungo il fiume Wildschönauer Ache, ora accessibile anche a disabili e passeggini. Una forra, secondo la leggenda, creata da un drago, dove si può raccogliere un sasso e portarlo all’unica azienda del Tirolo che scolpisce pietre e produce piccole opere d’arte, la Stein-Zeit Sandbichler. Munster a 534 metri, un’area escursionistica di pregio, a pochi passi dallo Zireiner, il Gioiello del Rofan, il lago alpino più fotografato del Tirolo, con la cima del Rofanspitze che si specchia nelle sue acque, che cambiano tonalità a seconda delle condizioni metereologiche. Radfeld a 512 metri, un centro rurale, menzionato già nel 788 d.C., attraversato dalla Ciclabile che segue il fiume Inn, da Castel Ottoburg nel centro di Innsbruck, a Radfeld, a Wattens, sede del museo Swarowsky (17 sale e all’esterno opere di grande formato), il più visitato dell’Austria dopo l’Hofburg di Vienna, proseguendo verso est, nel verde della campagna tirolese, fino in Germania e al Danubio.

 

ENOGASTRONOMIA

Mader Prügeltorte (photo credits Grießenböck)

Ristoranti, trattorie, chioschi, malghe, rifugi gourmet e pasticcerie, possono contare su un paniere esteso di prodotti e ricette tradizionali, che lasciano emergere una gastronomia fortemente tipicizzata. Specialità culinarie secolari, che appartengono alla cultura austriaca fin dai tempi dell’impero, da gustare dopo aver passato la giornata all’aria aperta, come gli Schlutzkrapfen, mezzelune di pasta, ripiene di spinaci e ricotta; il Tiroler Gröstl, un secondo piatto ricco con patate, pancetta, speck, uova; o i Kasspatzln, gnocchetti di grano tenero al formaggio; il Käsebrot, un pane nero tipico, con formaggio locale; l’Erbsensuppe, una zuppa di piselli e il celeberrimo Kaiserschmarren, una golosa omelette con mirtilli.

Käsereimeister Hubert Rendl (photo credits Alpbachtal Tourismus)

La regione dell’Alpbachtal si mostra attrattiva anche da questo punto di vista, grazie a chef appassionati del territorio e a produttori virtuosi che hanno scelto la strada dell’ecosostenibilità e della biodiversità, mettendo al primo posto il rispetto dell’ambiente. Da assaggiare assolutamente, il formaggio di latte fieno del malgaro Hubert Rendl, che produce una decina di caci diversi (tra cui quello buonissimo all’aglio selvatico), con latte di animali che si alimentano esclusivamente a foraggi freschi e fiori di campo d’estate e fieno d’inverno, senza ricorrere ai fermentati (insilati).

Photo credits Grießenböck

Lo speck di elevata qualità del Maso Hechahof, una tipica fattoria tirolese del 1600, dove la carne scelta di maiali locali viene marinata per quattro settimane con spezie, alloro, maggiorana, ginepro, a cui seguiranno 14 mesi di affumicatura nel camino aperto. La frutta Floberry di Naomi e Florian Hechenblaikner, delle piantagioni nei pressi del Castello di Matzen, con una gamma di marmellate pluripremiate (da provare more-citronella, mela cotogna-sambuco) e liquori alla frutta, da scoprire attraverso momenti esperienziali nei frutteti. Tra i dolci tipici, oltre naturalmente alla consolidata tradizione pasticcera austriaca, svetta la Prügeltorte, un’antica ricetta tipica tirolese che risale alla cittadina di Brandenberg. Un prelibato dolce contadino, offerto durante le ricorrenze, i matrimoni, i battesimi, che richiede una lunga preparazione e si ottiene con un impasto a base di farina, burro, zucchero, uova, utilizzando uno spiedo conico, avvolto da carta pergamena, da girare continuamente sul fuoco vivo. E ancora l’orto espositivo di erbe spontanee e piante officinali, di Ildegarda di Bingen a Reith, vivendo l’esperienza dei percorsi a piedi nudi e dei massaggi.

Photo credits Grießenböck

La birra artigianale non filtrata del birrificio Kristallbrau, il più piccolo dell’Austria. Poco più di un garage dove dal 2006, con l’acqua cristallina dell’Alpbachtal e luppoli selezionati, Jos Mose, produce quattro tipi di birra e alcune stagionali. Degustazioni su prenotazione con birre e formaggi (Jos è da conoscere anche per i suoi successi di pilota iridato, nel campionato del mondo di sidecar). La Schnaps, il nobile e antico distillato locale di Gunter Kammerlander del Pinzgerhof a Reith, una produzione artigianale della tradizionale grappa austriaca, a base di vinacce selezionate e frutta, raccolta nel frutteto della fattoria.

 

 

 

CENARE E DORMIRE

Anche la ristorazione gioca un ruolo di primo piano in questa bellissima regione, facilmente raggiungibile dal passo del Brennero in un’ora di auto. Nell’Alpbachtal vi sono quattro insegne premiate dalla Guida Gault Millau e numerosi locali che assecondano la voglia di tipicità o di una cena contemporanea e creativa.

 

Fuggerstube del Romantik Hotel Böglerhof****S

Alpbach

Fuggerstube (photo credits Alpbachtal Tourismus)

È una vera e propria dichiarazione di intenti, quella che la famiglia Duftner, ha sottoscritto con l’ospite, che si percepisce fin dai primi minuti del soggiorno. Accoglienza e cordialità al primo posto nello storico hotel nel centro di Alpbach, che dispone di confortevoli stanze e suite, dotate di balconi fioriti e arredi in stile alpino. I dintorni verdeggianti invogliano a vivere la natura in tutte le sue espressioni, con passeggiate e bike tour, d’estate e con le attività sportive invernali, ma anche godendo della biblioteca, della cantina, dell’ampia area benessere e sportiva del Der Böglerhof – Pure natura, la palestra, i campi da tennis, la piscina esterna, le saune, le biciclette. La giornata inizia con il super breakfast del Böglerhof e prosegue con la cucina del ristorante interno con terrazza, che guarda alle montagne di Alpbach e alla Valle Zillertal e con il rinomato ristorante gastronomico Fuggerstube, premiato con due cappelli da Gault&Millau. Una suggestiva stube con 500 anni e pochissimi tavoli, che ha mantenuto il nome della famiglia Fugger, proprietaria delle miniere di argento della zona, mentre all’inizio del XV° secolo, il salotto dove si cena era sede del tribunale minerario e taverna del brandy. Una cucina gastronomica di alto profilo, densa di slanci creativi, guidata dallo chef Hansi Treichl, che interpreta la cucina Tirolese in chiave contemporanea e punta sulla stagionalità e sui prodotti local. Due i menù degustazione a 4 e 7 portate, anche per vegetariani.

boeglerhof.at/gourmethotel

 

 

 

Sigwart’s Tiroler Weinstuben

Brixlegg

Traudi Sigwart (photo credits Alpbachtal Tourismus)

Quello che oggi è uno dei più riconosciuti ristoranti della zona, premiato con i tre cappelli dalla Guida Gault e Millau, nel 1774 era una locanda, denominata Gasthaus zur Grauen Katzen. Un punto di ritrovo già rinomato per la cucina, in questo crocevia sulla strada che conduce ad Alpbachtal, frequentato da commercianti, carrettieri, artigiani, fino al 1850, quando viene rilevato da Anton Sigwart. Un’attività di successo giunta alla sesta generazione, con Anton Sigwart e sua sorella Verena in sala, mentre Traudi Sigwart è responsabile della cucina. Una proposta ispirata alla tradizione, densa di riletture creative, che impiega ortaggi ed erbe officinali coltivati in proprio e altri raccolti nei boschi di Brixlegg, insieme a selezioni speciali di carni, pesce e formaggi, prevalentemente di provenienza regionale, con menù pensati anche per i più piccoli, fino a proposte per gli amici a quattro zampe. Si cena nelle sale in pino tirolese oppure nel lussureggiante giardino, ma non dimenticate di visitare la monumentale cantina.

tiroler-weinstuben.at

 

 

Ristorante Kaiserhaus

Brandenberg

Kaiserhaus (photo credits Alpbachtal Tourismus)

All’imbocco del sentiero che conduce alle spettacolari gole di Tiefenbach e Kaiser a Brandenberg, dove anche l’imperatore Francesco Giuseppe I e la principessa Sissi, amavano trascorrere periodi di vacanza e oggi si può praticare escursionismo e sport acquatici, un suggestivo ristorante in legno che vanta cinque secoli di storia. Le sale storiche interne, il ridente giardino, lambito dal torrente (e su richiesta le stanze ai piani superiori, dove si tratteneva Sissi), sono la quinta a un’esperienza che riporta indietro nel tempo. Ma è anche un’occasione per scoprire le specialità tirolesi, la trota di fiume appena pescata, la selvaggina delle foreste di Brandenberg, le torte fatte in casa e la famosa Prügeltorte, che su prenotazione, se si ha un’oretta di tempo, viene preparata davanti agli ospiti. Al Kaiserhaus si può anche pernottare nella stanza dove dormiva l’Imperatrice.

kaiserhaus.eu

 

 

 

Fischerstube Restaurant & Cafe

Kramsach

Fischerstube (photo credits Alpbachtal Tourismus)

Un ristorante in legno che sorge sulle rive del lago Reintal, il più esteso dei Laghi di Kramsach, una delle bellezze del Tirolo, con il suo colore verde turchese e le temperature miti dell’acqua, che arrivano ai 25°. Una meta per trascorrere qualche ora in relax godendo delle aree balneabili del lago e del verde circostante, con molteplici attività tra cui la Via Ferrata Lago Reintal, il giro del lago (circa un’ora), pescando carpe, anguille, luccioperca, noleggiando una barchetta o un pedalò. Il ristorante a gestione familiare dispone di una terrazza panoramica, dove assaggiare le prelibatezze tipiche dello chef Hansi, una cucina casalinga che spazia dal pesce alla carne, con proposte anche per vegetariani, dove tutto è home made, dai primi ai dolci.

fischerstube.eu

 

 

 

Caffè Pasticceria Haker

Rattenberg

Caffè Pasticceria Haker (photo credits Grießenböck)

Un’insegna aperta nel 1774, dagli antenati della famiglia Hacker, nel cuore di Rattenberg, grazioso centro medievale bagnato dal fiume Inn, dove scoprire le più golose specialità austriache e tirolesi, preparate ad arte da maestri pasticceri di lungo corso. Quasi 250 anni fa era chiamata Casa di marzapane e vi si preparavano la torta al miele dal caratteristico sapore speziato, chiamata anche pan di zenzero o Lebzelten. Oggi si sceglie tra 40 torte diverse, ricette storiche o innovative, gelato artigianale, cioccolatini fatti a mano, macarons, ma si può anche partecipare a educational sull’arte pasticcera, degustazioni guidate, oppure ordinare una torta fatta a mano come si vuole, decidendo attraverso una app, il design, la foto desiderata, il gusto preferito, il testo, per venirla a ritirare 90 minuti dopo. Sette generazioni e tanta passione, che hanno portato Konditorei Hacker a ricevere il titolo di “azienda tirolese eccellente per l’apprendistato”, un riconoscimento assegnato dal governo del Tirolo ogni tre anni.

cafehacker.at

 

 

alpbachtal.at

 

Cover: Reith im Alpbachtal (photo credits Alpbachtal Tourismus G. Grießenböck)