CANTINA VALLE ISARCO: QUOTA SESSANTA

Un compleanno più intimo per Cantina Valle Isarco che si appresta a spegnere sessanta candeline; certamente un compleanno ipercondiviso e in iperconnessione con un parterre di giornalisti autorevoli. Cantina Valle Isarco compie 60 anni, ma non li dimostra. La più giovane tra le cooperative vinicole dell’Alto Adige, guidata dal presidente Peter Baumgartner, fu fondata nel 1961 da 24 famiglie, oggi divenuti 135 soci per 150 ettari di vigneti a dimora in 11 Comuni, da Bolzano fino a Sud di Bressanone (Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon).

La Cantina Isarco

Negli ultimi 5 anni ha messo a segno numerosi progetti di espansione e crescita qualitativa, con oltre due milioni gli euro investiti recentemente per il rinnovo della struttura e della tecnologia, oltre all’importante consulenza avviata con Riccardo Cotarella, il più famoso degli enologi italiani, nonché presidente nazionale di Assoenologi e docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università della Tuscia di Viterbo: “Sono estremamente contento di questo nuovo incarico e molto positivo” afferma Cotarella, “ho accettato questa collaborazione con molto piacere, anzitutto perché l’Alto Adige è una delle poche regioni italiane che mi mancavano dove cimentarmi come enologo, in secondo luogo perché la ritengo una zona estrema in molti sensi, e unica, nel territorio, nei vitigni, nella mentalità di produzione, nella voglia di migliorarsi. A 72 anni bisogna avere motivazioni interessanti e qui le ho trovate; in questa cantina ci sono tutti gli ingredienti per poter mettere in campo una collaborazione piena di entusiasmo e di prospettive”.

Armin Gratl, direttore generale della cantina sociale, aggiunge: “Abbiamo scelto Riccardo Cotarella per la sua grandissima esperienza nazionale e internazionale, nonché per la sua voglia di misurarsi con un territorio a lui fino a oggi sconosciuto, convinti che il nostro enologo Hannes Munter possa trarre da questa consulenza un grande aiuto per una crescita professionale che va dalla campagna alla cantina. Ci siamo dati dei tempi medio lunghi di collaborazione con Cotarella, non si tratta di una consulenza mordi e fuggi. Abbiamo stabilito assieme a lui un programma di lavoro pluriennale che coinvolga tutte le aree della cantina perché abbiamo intenzione di trarre giovamento a 360 gradi da questa collaborazione, non solo per noi, ma anche per valorizzare tutta la produzione vinicola della Valle Isarco”.

Da sinistra, Hannes Munter, Riccardo Cotarella e Armin Gratl

L’obiettivo è arrivare ad avere un vino qualitativamente ancora più elevato in un territorio unico, che offre paesaggi singolari e differenti microclimi. I terreni leggeri e poveri, ricchi di sedimenti fluviali, e i pendii scoscesi, quasi verticali, rendono la viticoltura della Valle Isarco complessa, quasi estrema. Castelli, monasteri, antichi masi, delineano un paesaggio dominato da imponenti cime e vigne terrazzate per il 90%: ognuna di esse, minuscola, lavorata, ben curata è caratterizzata da 5 a 10 filari di vite. I terrazzamenti e poi i muretti si elevano per 2 metri, seguiti da altri terrazzamenti, per evitare le pendenze troppo ripide.

Tutto assurge ad una natura vergine, dove le antichissime tradizioni enologiche, prima abbandonate e poi riprese, conoscono nuovi inizi con la nascita della cooperativa. Il territorio di produzione che va dai 500 ai 1000 metri di altezza si estende a Nord fino a Novacella – Bressanone, comprendendo Chiusa e Sabiona, terminando nella Valle Isarco meridionale. Sulla base delle diverse caratteristiche geologiche sono state piantate varietà differenti, in maggioranza a bacca bianca: varietà uniche come Müller Thurgau, Kerner e Riesling, per la quale la cantina è particolarmente rinomata. Nella parte centrale della valle troviamo anche Sylvaner, Pinot Grigio, Gewürztraminer e Grüner Veltliner; a Sud invece Sauvignon, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero e Schiava. Vini freschi, ampi, fruttati, profumati, minerali: “Beneficiamo della notevole escursione termica fra giorno e notte” continua il direttore Gratl “dovuta alla vicinanza delle montagne, alla scarsa pioggia e all’importante quantità di ore di sole nel corso dell’anno: condizioni atipiche per un territorio alpino, da cui la viticoltura trae beneficio”

Sono 28 le etichette tra cui spiccano le produzioni legate agli straordinari vitigni Kerner e Sylvaner nelle tre linee: Classica, Aristos e Sabiona.

 

DEGUSTAZIONE

 

 

SYLVANER CLASSICO 2020

È la chiave per la comprensione del territorio altoatesino, che in una girandola di profumi tra l’agrumato, il fruttato, il minerale, il sapido, trova una felice armonia in una pienezza di corpo e calore. Non stupisce la sua decisa verticalità che racconta la profondità del suolo: leggero, povero, ciottoloso. Vino cristallino, contemporaneo.

 

KERNER CLASSICO 2020

È l’espressione più giovane e di pronta beva, vinificato tradizionalmente in acciaio e con un breve affinamento in bottiglia. La mineralità rimane senza dubbio la firma di questo Kerner Classico che si esprime in freschezza e in una leggerezza di aromi, di gusto, di sensazioni. È una vera concentrazione di gioventù, di personalità, così deciso nei suoi caratteri ben definiti di una viticoltura di grandissima qualità. Espressione pura, godibile, entusiasmante.

 

ARISTOS SYLVANER 2019

Solo 25.000 bottiglie prodotte per questo Sylvaner in purezza vinificato per metà in botti grandi di acacia e per il restante in tini d’acciaio. Sette mesi di affinamento sulle fecce fini e una vendemmia perfetta nel quale ha raggiunto un eccellente grado di maturazione, lo rendono intenso e di grande vivacità. Una progressione olfattiva che si snoda tra sentori di mela renetta, susine e pesca gialla. La bocca salata, tesa e minerale, ricorda l’erba medica e la mandorla fresca. Chiude in un finale vivace, decisamente persistente.

 

ARISTOS KERNER 2019

Prodotto in 30.000 bottiglie è un vero godimento gustativo. Le uve Kerner in purezza, giunte a completa maturazione, sono fermentate in acciaio. Sette mesi di affinamento che arricchiscono il sorso di una stupefacente eleganza. Il frutto delicato, a tratti lievemente aromatico, si contrappone al gusto teso, deciso, secco, piacevolmente avvolgente nella sua trama glicerica e nel suo volume alcolico, perfettamente bilanciato dalla spiccata mineralità.

 

SABIONA SYLVANER 2018

Sabiona è un luogo magico che ospita l’antico convento benedettino dove Cantina Valle Isarco raggiunge i vertici della sua produzione qualitativa in un vero e proprio Cru. Dalla singola vigna di Sylvaner, a 650 metri di altezza, si ottengono assaggi di grandissima classe. Tremila bottiglie ottenute per una parte da una fermentazione in tonneaux, per l’altra parte sulle bucce in serbatoi in acciaio inox. Affinamento sulle fecce fini in tonneaux per 15 mesi ed infine 9 mesi in bottiglia. Fresco e complesso, di struttura e di verticalità, sorprende per la grande armonia dei profumi che si svolgono tra la mela verde, il mandarino, le erbe officinali. Incredibile sensualità.

 

SABIONA KERNER 2018

I vigneti di Kerner Sabiona sono posti 100 metri più in alto rispetto ai filari di Sylvaner. Terreni sempre magri, pietrosi, esposizioni perfette, pigiature delicate, fermentazioni alcoliche in botti di legno di acacia, esprimono la completezza di un terroir che è pura poesia. La vibrante mineralità segna il tratto distintivo di un Kerner magistrale, che si completa dopo ulteriori 15 mesi in tonneaux – e successivi 9 mesi in bottiglia – in una perfetta maturazione sulle proprie lisi. Franco, complesso, avvolgente, sa di albicocca, pesca gialla, spezie dolci, ricordi iodati, granelli di sale e pietra focaia. Un’annata che si eleva come un grido di perfezione.

 

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