VALDO, STORIA FAMILIARE DAL 1926
Una storia familiare che si avvicina al secolo, 60 collaboratori e 15 milioni di bottiglie per un progetto cresciuto di pari passo col territorio. Valdo come Valdobbiadene, il luogo della denominazione di origine che conta 7.500 ettari vitati e il riconoscimento, nel luglio 2019, a Patrimonio Unesco. Paesaggi costituiti da colline uniche, vocate alla viticoltura e declinate in Rive, cru o meglio terreni scoscesi che portano i nomi di San Pietro di Barbozza, Pradase, Col San Martino, Farra di Soligo e molti altri. Singoli vigneti che vanno a comporre quel complesso mosaico assai variegato che prende il nome di Prosecco. Ma qui raccontiamo un’altra storia, quella del cuore del toponimo che oggi individua l’eccellenza in un’area ben definita dall’anfiteatro naturale che da Conegliano si apre verso Valdobbiadene, dove il monolite di Cartizze si adagia sulle Prealpi.
Vigneti ordinati come giardini e un lavoro svolto in modo assolutamente manuale per un tempo stimato in ben seicento ore per ettaro. Ciglioni e terrazzamenti creati artigianalmente, ospitano le antiche varietà della tradizione, vitigni come la Glera, la Bianchetta, la Pereira che da terreni di origine morenico-glaciale traggono vita e si arricchiscono di sensazioni olfattive eleganti e preziose. Era il 1926 quando da quattro soci riunitisi nella società chiamata Società Anonima Vini Superiori, nasceva la prima forma di produzione, una società acquisita poi nel 1934 da Sergio Bolla. Il coraggio di guardare avanti dopo i difficili anni della guerra e della depressione nell’evoluzione di un progetto famigliare che nel 1940 diventa Valdo Spumanti; il lavoro per la terra e con la terra in un luogo speciale per arte e natura, favoriti dalla sensibilità e dall’esperienza dell’uomo, da sempre incline alla ricerca della perfezione. Una passione che da oltre 90 anni realizza Valdobbiadene Prosecco e Spumanti.
L’uva Glera, regina di questa Denominazione di Origine Controllata e Garantita, che l’esperienza Valdo ha saputo interpretare con rispetto e con il desiderio di esaltarne tutte le proprietà, si racconta nelle sue più importanti e raffinate espressioni in occasione della Milano Wine Week. Una selezione di etichette dedicate al mondo Horeca che racchiudono la qualità, il savoir faire e una visione internazionale del mercato di un’azienda ancora oggi “d’ispirazione ” familiare.
MARCA ORO
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG EXTRA DRY
Marca Oro è il capostipite, il primo spumante prodotto, vino icona conosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo. Un residuo zuccherino di soli 15 gr/l e un volume alcolico di 11 gradi lo rendono perfetto per la sua piena riconoscibilità di Prosecco Valdobbiadene e per un piacere condiviso a 360 gradi. Fiori di acacia, mela verde e miele si uniscono a una dote unica che da sempre lo contraddistingue: semplicità e ripetibilità di beva.
RIVE SAN PIETRO DI BARBOZZA 2018
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG BRUT NATURE
Un Brut Nature da metodo Martinotti con una rifermentazione di 9 mesi e un successivo affinamento in bottiglia di altri 3 mesi, il tutto per esaltare il valore peculiare del terreno racchiuso nella sua essenza minerale. Rive di Barbozza, ottenuto da una selezione di due specifici vigneti capaci di mettere in luce le molte differenze che esprime la denominazione, è un calice di spiccata acidità, estremamente secco e austero controbilanciato da una delicata florealità e ritorni agrumati di lime. Il perlage fine e persistente, avvolge il sorso in un gusto armonioso.
CUVÉE DEL FONDATORE 2018
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG BRUT
L’essenza del territorio, eccellenza omaggio al lavoro e alla lungimiranza del fondatore, è la Cuvée del Fondatore, millesimo 2018. Una produzione limitata di sole 17.000 bottiglie numerate per un cru realizzato con uva Glera per il 90 %, da vigneti posti in condizioni di elevata pendenza, e un saldo di Chardonnay affinato in barrique di rovere francese. Un gusto internazionale profondo e intenso per una bocca vellutata e una verve maschile che ricorda il suo fondatore, Sergio Bolla. Naso di gelsomino e fiori di acacia, mentre il palato di sorprendente personalità, svela tracce minerali e toni caldi di nocciola e vaniglia.
VALDO NUMERO 10 2018
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG BRUT
Unico nel suo genere, capace di sfidare la tradizione, sempre teso alla qualità assoluta. Valdo Numero 10 da uva Glera in purezza è un Metodo Classico millesimato Brut (10 gr/l di residuo zuccherino) che matura sulle proprie fecce per 12 mesi. Sono solo 12mila le bottiglie che racchiudono il valore dell’annata e del territorio. Grande eleganza e bella complessità per un vino fresco, profondamente piacevole, floreale, agrumato nelle sue espressioni di mandarino e pompelmo rosa. Chiude verso note gessose e più rotonde di pasticceria e croissant.
TENUTA PRADASE 2017
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG BRUT
È il gioiello di Valdo Spumanti. Un lavoro di ricerca durato 8 anni per arrivare a produrre un Metodo Classico da singola vigna, di grande superiorità. Dosaggio Brut e con 24 mesi di rifermentazione in bottiglia è realizzato a partire da una selezione delle uve del “vigneto biblioteca” di Tenuta Pradase, composta per l’85% da Glera tonda e lunga e per il restante 15%, dai cloni di uve autoctone Bianchetta, Perera e Verdiso. Una tiratura molto limitata di sole 5mila bottiglie per esprimere la grande attenzione della famiglia Bolla verso la qualità del loro lavoro. Un progetto iniziato nel 2012 con il recupero di un antico podere, immerso in un piccolo vigneto di proprietà, in prossimità delle colline del Cartizze. Un calice cremoso, dal perlage continuo che esalta i profumi di mela verde, un cuore di gelsomino e nettare di pesca gialla. Bocca di pasta di mandorle e scorza di agrume.
CUVÉE VIVIANA
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG
È l’essenza delle uve provenienti dagli straordinari vigneti del toponimo di Cartizze, desinenza dialettale che riporta all’antica tradizione dell’appassimento sui graticci. Le uve 100% Glera provenienti dai 107 ettari della piccola collina di Valdobbiadene, con un dosaggio zuccherino di 25 gr/litro, suggellano il livello altissimo raggiunto in questi anni da Valdo Spumanti, ancora una volta riscontrabile in questa espressione intrisa dalla classicità di una beva originaria e territoriale.