VALPOLICELLA SANTA SOFIA, PER SFATARE I FALSI MITI
Durante una piacevole serata al Wine Tip di Milano, il Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore di Santa Sofia ha dimostrato come un Valpolicella, considerato un vino semplice e di pronta beva, possa essere definito un “piccolo Amarone” se declinato nel cru Montegradella, grazie alla posizione soleggiata del vigneto, ai terreni marnosi e all’appassimento delle uve praticato da Santa Sofia.
La sede dell’azienda, fondata nel 1811, si trova nella splendida Villa Santa Sofia, a Pedemonte, nord di Verona, nella Valpolicella Classica, costruita nel 1560 su disegno di Andrea Palladio, dichiarata patrimonio Unesco dal 1996, e nella parte sottostante sorgono le cantine storiche dell’azienda.
Giancarlo Begnoni, enologo diplomato a Conegliano Veneto nel 1956, rilevò l’azienda dalla contessa Rizzardi nel 1967 e intraprese la strada della qualità nella produzione vinicola coniugando tradizione e innovazione, seguendo, come lui stesso la definisce, la strategia dell’eccellenza, avendo così il coraggio e la lungimiranza di puntare sui vini di qualità con importanti investimenti di modernizzazione sia in vigna che in cantina.
Grazie alla sua capacità di selezionare vini con caratteristiche diverse, creò un blend che sapeva esprimere lo stile di Santa Sofia: vini classici, espressione del territorio, eleganti e freschi. Così nel 1967 nacque il primo Amarone della Valpolicella Santa Sofia.

Giancarlo e Luciano Begnoni
Nel 1984 il figlio di Giancarlo, Luciano, inizia il suo percorso nell’azienda: era astemio, ma si avvicina al mondo del vino per amore della tradizione della sua famiglia e da studente universitario di Economia e commercio si accorse della crisi del settore vinicolo italiano nel mercato nazionale. Partì così alla conquista di nuovi mercati. Sono trascorsi 23 anni dal primo viaggio e oggi Luciano Begnoni si occupa della gestione commerciale di una’azienda che gestisce 24 ettari vitati in Valpolicella Classica, più altri 45 ettari di terreno in Valpantena, acquistati qualche anno fa, e parzialmente convertiti a vigneto. Santa Sofia esporta l’87% della sua produzione e i suoi vini sono presenti in 65 Paesi nel mondo.

La degustazione
L’azienda ha voluto stupire proponendo una verticale con le annate 1985, 1996, 2008, 2011, 2014 e 2015 del Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore, un vino a sé, prodotto con una selezione di uve della zona collinare del Monte Gradella, tra i comuni di San Pietro in Cariano, Fumane e Marano di Valpolicella. Le uve sono appassite dopo la raccolta per circa 40 giorni prima di essere fermentate e poi affinate per 24 mesi, il 30% in barrique da 225 lt in rovere francese e il 70% in botti da 20 hl e 30 hl in rovere di Slavonia: questo conferisce al vino complessità e concentrazione di aroma, dimostrandone tutte le potenzialità evolutive.
Il vigneto, si trova su un terreno calcareo, con presenza di marogne, sassi gialli della stessa montagna. Le uve vengono allevate a pergola veronese e Il Valpolicella Classico Superiore prodotto in questa zona si distingue per le inconfondibili caratteristiche organolettiche conferitegli dalla zona collinare, tra I 190 e I 300 metri slm, che vanta un’importante escursione termica giorno-notte, tale da concorre all’inspessimento della buccia delle uve (70% di Corvina e Corvinone, 30% di Rondinella), dove si concentrano sia i terpeni, che le altre sostanze polifenoliche necessarie per la maturazione del vino.
“A noi piace definirlo un piccolo Amarone” spiega Luciano Begnoni “perché ha una struttura e una complessità pari al vino più famoso del nostro territorio, pur mantenendo la freschezza e la bevibilità tipiche di un Valpolicella”.
A condurre la degustazione il giovane enologo Matteo Tommasi, 26 anni e già ricercatore della Facoltà di Enologia all’Università di Verona, che da qualche anno affianca Giancarlo Begnoni oggi 81 anni, ma che continua nel suo ruolo di enologo con lo stesso entusiasmo del primo giorno.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 1985 – SV
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella. In quegli anni il grado alcolico era minore solo 12,5%, la raccolta veniva eseguita sempre in cassetta con un’ottima selezione, e l’affinamento avveniva in botti grandi (100-150 hl). Colore aranciato, naso evoluto con aromi di miele, note di erbe officinali e frutta rossa ancora presenti, insieme a sentori di caffè e torrefazione, ed un classico terziario. In bocca ha ancora una buona tempra, con ritorni gustoolfattivi. Un ottimo vino da meditazione.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 1996 – 86/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 12,5%. Fu un’annata piovosa e fresca, che lascia esprimere a questo vino dal colore aranciato note di speziature, liquirizia e frutta matura, con una piacevole beva e una buona persistenza.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 2008 – 90/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 13,5%. Colore granato, componente fruttata ben presente, prugna e ciliegia anche in confettura, aromi complessi di spezie dolci e floreali, note terziarie, fiori secchi, e legno dolce. Alla gustativa elegante ed equilibrato, bella complessità con dei tannini setosi che accarezzano il palato, con un finale lungo e persistente.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 2011 – 87/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 14%. Qui il grado alcolico comincia a diventare importante ma non viene percepito. Colore rubino, aromi di chiodi di garofano, prugne secche e spezie, Un po’ erbaceo, fresco e balsamico. In bocca ha un tannino che entra dritto, ma che chiude piacevolmente.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 2014 – 89/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 14%. Annata particolare con molta pioggia, si avverte il cambiamento climatico di questo decennio. Colore rubino, naso complesso con note fruttate e floreali, caffè, cioccolato ed erbe officinali, spezie dolci, tabacco, vaniglia, un legno piacevole su un minerale pietroso di sassi neri. Al palato viene fuori una bella acidità e freschezza con una perfetta corrispondenza gusto olfattiva. Vino giovane con un lungo futuro. Sebbene il 2014 non sia considerata una grande annata, bisogna ricordare che le uve destinate all’amarone (non prodotto in quell’annata) furono utilizzate per il Montegradella.
Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 2015 – 88/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 14%. Dopo 24 mesi in botti di rovere e 6 mesi di bottiglia, lo troviamo morbido, elegante, con note fruttate di ciliegia e prugna, fiori secchi, chiodi di garofano, aromi di viola, vaniglia e tabacco dolce. In bocca è rotondo, corposo, con chiusura fresca e buona trama tannica. Vino ancora giovanissimo
Il filo conduttore della degustazione è stata la piacevolezza di beva di tutte queste annate, che si è conclusa con il Gioè Amarone della Valpolicella DOC Classico 1998, un grande vino da meditazione che nasce dalla parte più alta del Monte Gradella, con un’esposizione solare continua per buona parte del giorno.
Poco dopo il 1967, durante uno degli assaggi dalle botti di Amarone, Giancarlo rimase stupito della qualità eccezionale del vino proveniente da questo vigneto: profumi eleganti e profondi, corposo e morbido nel gusto, così nacque la prima annata di Amarone della Valpolicella “Gioè” 1964. Amarone prodotto solo nelle grandi annate, dal 1964 solo 17 volte, in cui le condizioni stagionali e microclimatiche hanno dato uva perfetta per sostenere il lungo appassimento di circa 100 giorni, concentrando gli aromi nella buccia, tanto che da 100 kg si producono solo 35-37 litri di vino. Affina 24 mesi in botti di rovere di slavonia, 18 in barrique di rovere francese da 225 litri di rovere francese di media tostatura e due anni in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Gioè Amarone della Valpolicella DOCG Classico 1998 – 91/100
70% Corvina e corvinone, 30% Rondinella – 15%. Colre granato, all’olfatto molto affascinante, ciliegia, anche sotto spirito, frutta secca, rosa appassita, aromi speziati, note terziarie, cuoio, legno di sandalo, toni scuri. Al palato è ampio, strutturato, equilibrato, fresco con un tannino presente ma setoso. Vino elegante con una lunga persistenza.
In abbinamento durante la serata i prodotti della Valpolicella e della Lessinia, selezionati da Corrado Benedetti, Salumi e Formaggi d’Autore: Carne salà dello Schioppo, La Corposa, coscia affinata in Amarone della Valpolicella DOCG, il Crostino con crema di radicchio rosso, il Formaggio Fenarolo affinato nel fieno, il Formaggio Monte Veronese DOP D’Allevo, Presidio Slow Food, il Redivino, formaggio affinato in Amarone della Valpolicella DOCG.
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