BVLGARI HOTEL ROMA, LA GRANDE BELLEZZA

“Roma non è stata costruita in un giorno”: la frase di origini medioevali non italiane, è una metafora che sottolinea il lungo processo e il grande lavoro che sono stati necessari per realizzare il Bvlgari Hotel Roma. Il marchio Bvlgari rigorosamente con la “V”, come fu scelto dal fondatore Sotirios Boulgaris, argentiere e gioielliere di origini greche, che italianizzò il suo nome in Sotirio Bulgari. Giunto a Roma dall’Epiro nel 1879, volle mantenere un legame con le sue radici classiche attraverso questa particolare grafia. L’edificio, progettato dall’architetto Vittorio Ballio Morpurgo e costruito tra il 1936 e il 1938, è un notevole esempio di architettura razionalista. Con una superficie di 14.000 metri quadrati distribuiti su sette livelli, inclusa un’area sotterranea, è stato inaugurato nel 1950 da Alcide De Gasperi, che lo destinò a sede dell’INPS. La sua collocazione è particolarmente significativa: si trova proprio di fronte al Mausoleo di Augusto, imponente sepolcro circolare del I secolo, e all’Ara Pacis, l’altare dedicato alla celebrazione della Pax Romana, attualmente custodito nel Museo dell’Ara Pacis, opera dell’architetto Richard Meier.

All’ingresso, gli ospiti vengono accolti da un raffinato vestibolo a pianta circolare, interamente rivestito in marmo di Chiampo. Questo ambiente è stato concepito come una piccola galleria d’arte, destinata a ospitare nel tempo l’esposizione progressiva di sei statue originali appartenenti alla prestigiosa collezione Torlonia, restaurate con il contributo di Bvlgari. Come per tutti gli altri Bvlgari Hotels & Resorts, la ristrutturazione dell’edificio e il design degli interni del Bvlgari Hotel Roma sono stati affidati allo studio italiano ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, che ha saputo armonizzare il rigore estetico della pietra, caratteristica dell’antica Roma imperiale, con la sobrietà architettonica dell’edificio, arricchendolo attraverso l’impiego di texture sofisticate e dettagli raffinati.

Le 114 camere e suites, sono decorate in una palette di quattro colori: bianco, giallo, rosso e verde, con l’impiego di diversi tipi di marmo colorato nei bagni. Questo marmo è stato selezionato al di fuori dell’Italia: marmo Broccatello giallo dal Medio Oriente, marmo diaspro rosso dal Sudan, quarzite verde e marmo bianco Taj Mahal dal Brasile. Il progetto è stato guidato da due elementi fondamentali: da un lato, l’omaggio all’antica Roma e alla figura di Augusto, la cui grandezza e il lascito storico permeano la piazza in un’atmosfera senza tempo; dall’altro, il rispetto per l’edificio che ospita l’hotel. Gli anni ’30 sono celebrati nelle opere di Gio Ponti, che dal 1923 al 1933 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico per Ginori. Proprio in quel periodo, nel 1934, Bvlgari ha riaperto il suo negozio in Via dei Condotti, completamente rinnovato e modernizzato. Il restauro dell’hotel riflette l’approccio di Bvlgari nell’alta gioielleria, valorizzando design, artigianato eccellente e stile italiano in ogni dettaglio architettonico. L’hotel è impreziosito da dettagli raffinati, tra cui mosaici in marmo fatti a mano, tessuti su misura ispirati a Bvlgari, vetri e luci di Murano, vasi Ginori degli anni ’30 creati da Gio Ponti e pareti in vetro veneziano soffiato a corona.

Lo Studio Polis di Roma, guidato dall’architetto Gennaro Farina, ha seguito la progettazione e la direzione dei lavori di restauro dell’edificio e del suo apparato decorativo, includendo il maestoso mosaico Origini del mito di Roma, oltre agli affreschi e ai bassorilievi, sia interni che esterni. L’integrazione del verde è un elemento chiave del progetto: oltre 4500 piante arricchiscono gli spazi interni ed esterni dell’hotel, contribuendo a creare un ambiente sostenibile e trasformandolo in un raffinato resort urbano. Al settimo piano la vista è a 360 gradi, e spazia dal Gianicolo al Quirinale. Le terrazze offrono un’esperienza sensoriale immersiva grazie alla presenza di erbe aromatiche come rosmarino, salvia, timo e teucrium. Inoltre, vi sono alberi da frutto e arbusti come fragola, callistemon e feijoa. I vasi sono stati realizzati su misura dall’azienda inglese Bronzino.

L’offerta gastronomica del Bvlgari Hotel Roma porta la firma di Niko Romito, executive chef del ristorante Reale di Castel di Sangro, insignito di tre stelle Michelin e annoverato tra The World’s 50 Best Restaurants. Dal 2017, Romito cura le esperienze culinarie dei Bulgari Hotels & Resorts, proponendo piatti e bevande disponibili in varie aree dell’hotel, pensate per accompagnare ogni momento della giornata.

Plus dell’hotel è la Bvlgari Spa, un vero tempio del benessere che rievoca l’atmosfera delle antiche terme romane grazie alle imponenti colonne di marmo che emergono dalla piscina, mentre i vetri colorati diffondono una luce morbida e avvolgente, creando un ambiente di raffinata eleganza. Un’oasi di pace di 1500 mq dedicata al benessere totale, con otto sale per trattamenti esclusivi firmati Augustinus Bader e una raffinata Spa Suite dotata di un’ampia vasca in onice verde. Completa l’esperienza una piscina coperta di 20 metri, impreziosita da mosaici scintillanti ispirati alle celebri decorazioni delle Terme di Caracalla.

 

 

BvlgariHotelRoma