CRISTAL 2008: UN 99/100 PER IL COMPLEANNO SPECIALE DI SAGNA
Sagna ha festeggiato I suoi primi 90 anni a Revigliasco, sulle colline che circondano Torino, in una sontuosa e magnifica villa circondata da alberi centenari, che era stata la residenza del fondatore ed è sede dell’azienda dalla metà degli anni ‘80. Normalmente prevale lo stile sabaudo ma per un anniversario così importante Massimo Sagna ha voluto raccontare la loro storia.
La Società fu fondata nel 1928 dal Barone Amerigo Sagna, uomo dalla vita molto movimentata ed attiva, volontario nella prima guerra mondiale, volò sui primi rudimentali aerei e fu decorato per il suo coraggio. Fu un cammino impervio con una situazione politica difficile. La prima grande svolta commerciale avvenne nel 1935 con l’assunzione del mandato di distribuzione, per tutta Italia, dello Champagne Mumm Cordon Rouge, ma Il clima politico dell’epoca non era certo favorevole agli scambi e il 18 novembre del medesimo anno, la Società delle Nazioni decretò le cosiddette “inique sanzioni” e l’Italia si trovò commercialmente isolata.
Durante la guerra, il lavoro fu completamente interrotto ma Amerigo s’impegnò fortemente nel dirigere le opere ospedaliere dell’Ordine di Malta e come riconoscimento per l’impegno svolto durante il periodo bellico gli fu conferito il titolo nobiliare di Barone. Dal dopo guerra, la società subì tutte le traversie che il commercio dovette affrontare in quel periodo difficile e al Barone Amerigo si affiancò il figlio Ernesto che, gradualmente, prese in mano le redini della società facendola prosperare. Egli ebbe sempre una visione chiara del mercato e seppe prontamente imporre alla Sagna S.p.A. quei cambi di rotta che il mondo del commercio richiedeva.

Massimo Sagna e Frédéric Rouzaud
Intanto, agli inizi degli anni ‘80, arrivava in Azienda Massimo Sagna, nipote di Amerigo, che con il suo operato, perseverò nell’idea secondo cui, in un mondo dominato da colossi multinazionali, un produttore indipendente, per veder prosperare la propria azienda, deve proporre la più alta qualità possibile e rivolgersi a consumatori raffinati.
Nel frattempo la Maison Mumm era entrata a far parte di una multinazionale le cui esigenze mal si sposavano con il lavoro artigianale in cui la Sagna era specializzata. Così, dopo 53 anni, i rapporti di collaborazione si interruppero, ma nel 1988, l’altra importante novità: l’assunzione del mandato di distribuzione di una nuova importante Maison di Champagne, la Louis Roederer. Questa grande scelta di eccellenza, dettata dalla lungimiranza di Ernesto Sagna, permise di fare un importante salto di qualità, e negli anni che seguirono alle rappresentanze storiche, quali Delamain Cognac (dal 1984), Bas Armagnac Dartigalongue (dal 1989), Graham’s (dal 1989) ed altre, si aggiunsero etichette di grande prestigio e di fama internazionale.

Leonardo e Massimo Sagna
Nel 2013 entra a far parte della Società Leonardo Sagna, figlio di Massimo. Così, da quattro generazioni, la famiglia coniuga all’arte ed alla cultura vinicola, la passione, la serietà e l’etica del fondatore Amerigo, l’impegno, la saggezza e la lungimiranza del figlio Ernesto, l’entusiasmo, le grandi capacità e la simpatia del nipote Massimo e, in ultimo, la freschezza e la modernità di suo figlio Leonardo.
Da 50 anni, a dirigere e guidare la Società Giusto Lusso, caposaldo e colonna portante dell’Azienda, trait-d’union tra passato e presente.
In questi 90 anni di attività, l’Azienda ha seguito una politica rigorosa, che rifugge dalle mode passeggere, occupandosi della distribuzione di prodotti altamente prestigiosi e ricercati. Negli ultimi anni, per completare l’offerta e soddisfare le richieste dei propri clienti, la Società si è impegnata nella distribuzione di distillati e vini nazionali, prodotti da aziende familiari in grado di dare le massime garanzie di serietà, qualità e continuità nel tempo: Grappa Levi, Ronchi di Cialla, Pianpolvere Soprano, Secondo Marco, Maison Anselmet e Castello di Neive.
Da sempre attenta all’evolversi del mercato italiano e, a fronte del crescente interesse della clientela per il mondo della mixology, recentemente l’Azienda ha affiancato ai prodotti storici che ben si coniugano alla realizzazione di ottimi cocktail.
In questa occasione è stato presentato il Cristal 2008, prima cuvée de Prestige, creata nel 1876 su richiesta dello Zar Alessandro II di Russia, per la prima volta messo in commercio a 10 anni dalla vendemmia. Jean-Baptiste Lecaillon, Chef de Cave della Maison Roederer ha dichiarato scherzosamente di aver aspettato il 2018 per festeggiare l’anniversario di Sagna.
L’annata 2008 viene considerata un’annata fresca, un settembre con un’ottima escursione termica, caldo di giorno e freddo di notte, si ebbe dal 12 al 27 settembre una vendemmia perfetta con uve mature e sane. Il Cristal 2008, considerato da Jean-Baptiste Lecaillon superiore al 2002, nasce da uve provenienti da vecchie vigne di proprietà, 45 parcelle su 8 Crus: Verzenay, Verzy, Beaumont sur Vesle, della Montagne de Reims; Ay e Mareuil sur Ay della Grande Vallée della Marne per il pinot noir; Avize, Cramant e Le Mesnil sur Oger per lo chardonnay della Cote des Blancs, che esprimono al meglio la quintessenza dei suoli “Crayeuse”, finezza e freschezza salina.
La Fermentazione alcolica avviene per un 20% in legno e la stessa percentuale di vini svolge la malolattica. E’ rimasto 8 anni ad affinare sui lieviti e al momento del dégorgement avvenuto nel terzo trimestre del 2017 è stato dosato tra 7 e 8 g/l, quindi 8 mesi a riposare in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Cristal 2008 – 99/100
60% Pinot Noir e 40% Chardonnay
Champagne luminoso, vibrante, di ottima struttura e concentrazione, con una bella dinamicità dovuta anche alla percentuale di circa il 40 % di uve coltivate in biodinamica, elegante, fine, di estrema intensità, e di una complessità affascinante.
All’olfatto uno stupendo bouquet di aroma di fleur d’orange, fiori di acacia, note agrumate di pompelmo rosa, un fruttato di pesca, mixed con della frutta secca, e note di legno di cedro, cioccolato bianco su una nota minerale molto espressiva.
In bocca è uno Champagne seduttivo, secco di grande freschezza, con una bollicina cremosa, il tutto ben equilibrato con la dolcezza del frutto, pieno di energia con ritorni gusto olfattivi ben presenti, e una mineralità salina stupenda, un finale lunghissimo e un ritorno della mineralità “crayeuse” che non ti lascia più. Questo è lo stile Cristal.
Diamo “solo” 99, perché come dice Jean-Baptiste Lecaillon “comment arriver a faire mieux? Car le mieux d’un jour repousse encore le limites du mieux du lendemain”, ovvero “come posso fare meglio? perché il meglio di oggi sposta oltre iI confine del domani”.
La serata è stata un’occasione per degustare anche altri vini sia italiani che stranieri oltre a vari cocktail, tra cui uno memorabile Romanée St-Vivant 2014 (94/100) di Romanée Conti. Si tratta del più importante produttore di vino rosso della Borgogna, e del mondo. Aubert de Villaine afferma, con grande semplicità: “Nella vinifcazione di un Grand Cru vi è moltissimo da imparare su cosa non fare, piuttosto che su cosa fare“. La flosofia radicata della Maison, le cui vigne risalgono al dodicesimo secolo è di “rispetto ed umiltà”. La cantina del monastero si trova a Vosne-Romanée e il Domaine possiede interamente i cru della Romanée-Conti, La Tâche, metà di Richebourg, un terzo di Grands-Échézeaux, un settimo di Échézeaux e metà di Romanée-Saint-Vivant. Il suo unico vino bianco è il raro Montrachet, di cui possiede 0,67 ettari dell’area totale che non raggiunge 8 ettari. A guidare questa strepitosa realtà vinicola sono l’erede della famiglia Bize-Leroy, Henri Roch insieme a Aubert de Villaine e il giovane enologo Alexandre Bernier. Un vino di finezza e avvolgente con all’olfatto note di pepe bianco e di bacche scure, poi un’esplosione di nuances di rosa, spezie dolci ed agrumi rossi. Al palato una bella freschezza, di grande finezza, tannini nobili e setosi, ritorno gusto olfattivo dell’agrume scuro, una lunga persistenza sapida. Un vino di un’eleganza sublime.