GRAND VINTAGE MOËT & CHANDON, RACCONTO DI LUCE
La presentazione del Grand Vintage 2015 è stata un’ottima occasione per visitare Fort Chabrol e comprendere l’impegno di Moët & Chandon nel preservare i magnifici terroir della Champagne.
Da secoli, la Maison si impegna a proteggere la natura e preservare il suo prezioso terroir attraverso pratiche sostenibili, lavorando a stretto contatto con una comunità di 2.000 viticoltori e partner locali, tutti uniti da un obiettivo comune: favorire la biodiversità dell’intera regione e ridurre l’impronta ambientale. Così ha ottenuto la certificazione ISO-14001 per tutti i suoi siti e attività nel 2007. I processi di produzione e distribuzione del vino adottati mirano ad avere il minor impatto possibile in termini di consumi, emissioni, effetti sulle risorse naturali e dal 2012 da Moët & Chandon ha compiuto passi importanti nel ridurre la propria impronta di carbonio investendo nelle tecnologie verdi. Inoltre, dal 2014, i suoi vigneti hanno ricevuto la doppia certificazione per la viticoltura sostenibile e l’alto valore ambientale. Oggi, la Maison ricicla il 99% dei suoi rifiuti e utilizza il 100% di elettricità verde, con una riduzione dell’impatto ambientale che si estende ben oltre la regione della Champagne. Gli sforzi di Moët & Chandon per proteggere il proprio terroir hanno radici scientifiche che risalgono al 1895, quando Raoul Chandon de Briailles combatté l’infestazione da fillossera che colpì tutta la regione affidandosi a metodi scientifici innovativi, sviluppati internamente, per garantire la forza e la resistenza dei vigneti.

Fort Chabrol
Un’importante pietra miliare della sua eredità, nei primi anni del 1900, è la fondazione di Fort Chabrol, originariamente una scuola e poi un laboratorio di ricerca enologica e viticola che ha gettato le basi dell’approccio scientifico che è tutt’oggi applicato dalla Moët & Chandon. Oggi, la Maison adotta un programma di agroecologia di grande impatto, chiamato Natura Nostra, che definisce un piano d’azione fino al 2027, progettato per proteggere la flora e la fauna locali, e preservare e mantenere integra la salute del terroir della Champagne attraverso pratiche sostenibili, parte integrante della sua ricerca di eccellenza. L’attributo più prezioso del territorio della Champagne è la natura e tra le altre misure previste c’è l’eliminazione degli erbicidi dalla tenuta di Moët & Chandon e creare 100 km di corridoi ecologici.
Per tenere sotto controllo la popolazione di insetti nei suoi vigneti e ridurre al minimo l’impatto dell’attività umana sull’ecosistema naturale, Moët & Chandon applica dal 1996 una tecnica di controllo biologico nota come “confusione sessuale”, che consiste nell’utilizzo di feromoni naturali di insetti atti a “confondere” i maschi delle falene e quindi, ridurne l’accoppiamento. Oltre a proteggere la biodiversità regionale, le misure concrete definite da Natura Nostra, assicurano che gli Champagne di Moët & Chandon continuino a mantenerne lo stile di raffinatezza ed eleganza.

Galerie Impériale
Le cantine di Moët & Chandon sono iscritte al patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2015. Situate sotto la famosa Avenue de Champagne a Epernay, costituiscono la testimonianza di parecchi secoli di storia. Questo dedalo di gallerie di 28 chilometri, si sviluppano su tre livelli e i suoi caveaux secolari ci lasciano immergere nel savoir-faire pluricentenario della Maison, dato dai sentori del gesso, dal rumore delle bottiglie manipolate con cura, dall’eco delle voci attraverso i corridoi scavati nella craie champenois che apporta la freschezza e l’umidita necessaria alla lenta maturazione dei vini. Nella penombra di questi sotterranei siamo invitati a scoprire l’eredità della Maison, percorrendo la celebre Galerie Impériale, così chiamata in onore del legame con Napoleone Bonaparte. Durante il percorso scopriamo l’elaborazione degli Champagne della Maison, dettati dalla competenza degli enologi fino ad arrivare alla Cave Napoleon, dove ci aspetta Benoît Gouez, Chef de Cave della Maison per una degustazione memorabile di Grand Vintage Moët & Chandon. Lo Chef de Cave racconta le sfide alle quali va incontro la Champagne del futuro per far fronte al riscaldamento climatico. Il 2015 ha una corrispondenza con l’annata 2022, un’annata estrema, marcata da un lungo periodo caldo da marzo ad agosto e una raccolta che durò più di 21 giorni.

Benoît Gouez
Per Gouez, si tratta di un cambiamento che si è evoluto abbastanza rapidamente: “dal 2003 abbiamo vendemmiato 8 volte in agosto, ma allo stesso tempo siamo stati costretti a uscire dalla confort zone e prendere dei rischi. Ogni Grand Vintage rappresenta la mia personale interpretazione di una specifica annata e, come tale, è unico. Grand Vintage è l’occasione per scoprire attraverso i miei occhi l’originalità di una particolare vendemmia: non è un riassunto di quell’anno, quanto piuttosto la mia visione di ciò che ha rappresentato. Come un fotografo che inquadra uno scatto, seleziono i vini che comporranno l’assemblaggio finale di un Grand Vintage Moët & Chandon. È come lavorare con i negativi fotografici: puoi intravederne forme e contorni, ma non potrai essere sicuro del risultato finale finché non avrai sviluppato la foto”. Benoît Gouez ci ricorda che il Millesimato non è la norma, bensì l’eccezione: vengono prodotti solo quando le uve sono eccellenti e i vini sono tali da garantire complessità e longevità. “Ogni vintage è unico e irriproducibile” ci dice.
Moët & Chandon presenta il Grand Vintage 2015, blanc e rosé: il 76esimo Vintage dichiarato dalla Maison e il 45esimo millesimato rosé a essere rilasciato.
DEGUSTAZIONE
GRAND VINTAGE
GRAND VINTAGE 2015
Pinot Noir 44%, Chardonnay 32%, Meunier 24%
Dopo un affinamento di 6 anni sui lieviti il dégorgement è avvenuto nel febbraio 2022 con un dosaggio di 5 g/lt. Champagne che si esprime con profumi fruttati di mela rossa, pesca, melone e frutta tropicale, un sensuale agrumato scuro, un profumato bouquet floreale di gelsomino e fiori di sambuco, sentori di brioche e frutta secca, mandorla fresca, anice stellato, una leggera tostatura ed erbe aromatiche. Al palato è seducente con una struttura avvolgente, accompagnata dall’effervescenza fine e persistente. Nuance mentolate che donano freschezza a un vintage baciato dal sole. La salinità bilancia la dolcezza della frutta matura in un magico equilibrio. Finale leggermente ammandorlato, seguito da una lunga persistenza.
GRAND VINTAGE ROSÉ 2015
Pinot Noir 52% Chardonnay 27% (bassa percentuale come nel 2009, 2002 e 1996) e Meunier 21%
Dopo un affinamento di 6 anni sui lieviti il dégorgement è avvenuto nel febbraio 2022 con un dosaggio di 5 g/l. Il 14% di vino rosso, proviene dalle migliori parcelle di proprietà di vecchie vigne di Hautvillers, Aÿ, Mareuil sur Aÿ e Bouzy, con una bassa resa e un’ottima maturità fenolica. Rimane in macerazione tra 5 e 7 giorni per affinarne il carattere. Rosé dal colore rosa vibrante, ha una meravigliosa intensità, aromi di frutta a bacca rossa, mirtilli, more, ribes nero, e fragola, un piacevole agrumato scuro, tamarindo e chinotto, cenni di fichi, note speziate di pepe rosa, bouquet floreale di rosa, frutta secca e legni orientali. Al palato, il pinot noir domina con note di frutta scura al centro del palato. L’effervescenza è setosa, con una struttura fenolica e una mineralità che conduce a un finale fresco e lungo, leggermente amarognolo e agrumato. La sfida è quella di ottenere più estrazione, quindi un vino rosso con un tannino nobile e un’elegante struttura.
GRAND VINTAGE COLLECTION
Degustazione di magnum collection con tiraggio bouchon liège, dégorgement avvenuto per tutte il 10 ottobre 2022 e nessun dosaggio
2009
Annata con un inverno tra i più rigidi degli ultimi 15 anni, una primavera piovosa e un’estate calda e soleggiata che permise alle uve di maturare lentamente e raggiungere il giusto grado di maturità al momento della vendemmia, con un equilibrio tra il contenuto zuccherino e l’acidità totale delle uve.
Grand Vintage Collection 2009
50% Pinot Noir, 36% Chardonnay, 14% Meunier
Gouez racconta che la sorpresa fu la qualità del Pinot Noir e la percentuale del 50% è il risultato: la più alta dal 1996. All’olfatto rivela la dolcezza della frutta matura, l’albicocca, la pera e l’ananas, sentori agrumati di pompelmo e mandarino con richiami di erbe officinali, note grigliate, caffè in grani e moka, mandorle tostate, nuance mielate e una nota fumé. Si sviluppa con rotondità. Al palato è complesso con un impatto minerale e un finale salato e leggermente amaro e una lunga persistenza. Esempio di equilibrio, freschezza e bevibilità.
Grand Vintage Rosé Collection 2009
59% di Pinot Noir (19% di vino rosso), 30% di Chardonnay, 11% di Meunier
Il vino rosso di Aÿ viene macerato per 6/7 giorni in una struttura operativa dedicata alla vinificazione in rosso, a partire dalla vendemmia 2006. Un bel color rosa topazio che si apre al naso con aromi agrumati di pompelmo rosa e bergamotto, frutti rossi piccoli, fragole, lamponi e ribes, mela rossa matura. Seguono delle sfumature floreali eleganti di violetta, caramella charme all’arancia, note speziate di pepe rosa e noce moscata, sentori di caffè tostato e moka. Il palato è fresco e sensuale, espressivo e aromatico, con la frutta scura e l’agrume in ottima rispondenza gusto-olfattiva. La predominanza di Pinot Noir, per la prima volta dal 1996, dà complessità e struttura al vino, elegante effervescenza, mineralità salina, con un finale speziato dalla lunga persistenza.
2006
La vendemmia 2006 fu la prima per Benoît Gouez come Chef de Cave, che lo definisce lo Champagne “floreale, espansivo, succulento, ampio e generoso”. Da questa annata si parlerà di millesimato secondo Moët e non più di millesimato di Moët. L’annata 2006, dopo un inverno freddo, vide una primavera con periodi di gelo. L’estate ebbe un luglio molto caldo, ma un agosto fresco e piovoso che portò i vigneti ad avere una maturità differente. Un settembre caldo e asciutto favorì la maturazione finale delle uve. Fu un’annata abbondante, con 13.000 Kg/ha, il cui bilanciamento fu simile a quello della 2002, ottima per gli Chardonnay.
Grand Vintage Collection 2006
39% Pinot Noir, 42% Chardonnay, 19% Meunier
Dopo 15 anni di affinamento sui lieviti, la maturità di questo Champagne è ancora più sviluppata, caratterizzata all’olfatto da note di frutta secca e tostature, emergono profumi fruttati di pesca, albicocca, mela cotogna, frutta tropicale mango e ananas, fino a quelle più profonde di fichi e datteri, note grigliate e leggermente fumé, con un tocco di erbe aromatiche. L’attacco al palato è generoso, rivela una bella concentrazione; l’effervescenza è cremosa, ancora fresco, elegante, gustoso dal ritorno gusto olfattivo che ricorda la pesca, con una bella evoluzione aromatica lunga e seducente che vira verso un finale salato e agrumato di pompelmo che dona un amaro nobile fine e piacevole.
Grand Vintage Rosé Collection 2006
47% Pinot Noir (23% di vino rosso), 33% Chardonnay, 20% Meunier
Prima vendemmia nella nuova cantina dedicata alle vinificazioni del vino rosso a Epernay. Il carattere eccezionale del 2006 si espone attraverso il corpo sensuale del Pinot Noir che dà alla cuvée tutto il suo carisma. Color salmone con riflessi orange, all’olfatto mostra profumi di frutta rossa, ciliegia e prugna, frutta candita, agrume rosso, pompelmo rosa e mandarino, bouquet floreale di rosa ed erbe aromatiche, note speziate e un fondo rinfrescante di macchia mediterranea. Al palato, strutturato e ricco, ritroviamo una nota sapida e fumé, una buona materia, equilibrata, che ricorda la trama fruttata, gustosa e avvolgente dall’affascinante sapore di arancia rossa. Il finale è profondo, denso con una lunga persistenza. Champagne rosé caloroso, piacevole ed espansivo.
2003
Annata particolare, inverno umido ma mite, primavera calda e soleggiata estate con bipolarità: pioggia e giornate calde, ma uve asciutte, condizioni ideali per la vendemmia, maturità ideale che richiama la 2009 per ricchezza ed eleganza della maturità fenolica. La vendemmia iniziò verso il 20 agosto, la prima volta ad agosto dal 1922 e si ebbe la più bassa acidità dal 1959 con una bassa resa di Chardonnay.
Grand Vintage Collection 2003
29% Pinot Noir, 28% Chardonnay, 43% Meunier
L’approccio olfattivo richiama il profilo della Maison con le tostature in evidenza, così come la mela rossa, l’agrumato, il pompelmo, la frutta dolce esotica, sentori di burro, lievi note floreali, di una certa ampiezza olfattiva che conduce a delle speziature. La liquirizia, la frutta secca tostata, il caffè in torrefazione completano il quadro olfattivo. Il vino, fantastico al palato, ricalca i sentori espressi all’olfatto, perfettamente equilibrato, pieno, rotondo, di grandissima piacevolezza, con una bella intensità ed esprime una bella struttura con ingresso materico dolce, un finale dalla nota marina con una bella persistenza che esprime le evidenze di un’annata calda, dalla buccia di limone candito alle speziature di anice.
Grand Vintage Collection Rosé 2003
48% Pinot Noir (19% di vino rosso), 22% Chardonnay, 30% Meunier
All’olfatto esprime profumi fruttati di mora di gelso e fragole, sfumature di sottobosco accenni di ciliegia sotto spirito, intriso di agrume scuro, bouquet floreale di lavanda, aromi speziati di pepe rosa e note di tabacco. Al palato ha carisma ed eleganza, seduce con la sua effervescenza setosa, dall’immediata piacevolezza. Champagne dallo sviluppo sapido e da un allungo sensazionale, che mostra una grande complessità, sostenuto dalla mineralità, che dona slancio e profondità e un’energia che lo mantiene fresco e vivace, con una persistenza stupefacente. Champagne fine e piacevole.
2002
Fu un’eccezionale “annata Chardonnay”: l’inverno fu mite, seguito da una primavera calda e secca. L’estate fu soleggiata. La vendemmia si svolse tra il 12 e il 28 settembre. Benoît Gouez ha sottolineato come “le eccellenti condizioni climatiche durante la vendemmia permisero di raccogliere parcella per parcella man mano che uve raggiungevano una perfetta maturità”.
Grand Vintage Collection 2002
26% Pinot Noir, 51% Chardonnay, 23% Meunier
Champagne che si indirizza all’olfatto su un profilo di note di torrefazione e tostature evidenti, con un leggero tocco fumé dovuto allo Chardonnay e alla permanenza di 19 anni sui lieviti, poi si evolve su un bell’agrume, il cedro siciliano candito, un fruttato di pesca note di frutta secca, nocciola, moka e tabacco, bouquet floreale di fiori secchi, erbe aromatiche, la camomilla e il tè verde che gli danno dinamismo, note dolci di pasticceria e miele, speziature di zenzero candito bilanciate da sentori di pietra focaia e di gesso. Al palato è pieno, rotondo, complesso, profondo. Mostra un’eccezionale freschezza ed è segnato da una netta mineralità crayeuse, con un bel contrasto tra maturità e tensione, dalla grande corrispondenza olfattiva delle note di pasticceria e del cedro candito, l’effervescenza è carezzevole, con una chiusura ampia e salata, che riporta al Grand Vintage 2009, dove prevale l’amaro dello zest del pompelmo, dalla lunghezza sensazionale. Champagne didascalico nel proporre i caratteri della Maison, complesso e piacevole allo stesso tempo.
Grand Vintage Rosé Collection 2002
51% Pinot Noir (27% di vino rosso), 28% Chardonnay, 21% Meunier
Dal colore rosa antico, l’olfatto è intrigante dove predominano i piccoli frutti rossi di sottobosco e la pesca di Moio Alcantara, frutta esotica, accenni di dolcezze, floreale di rosa, sentori di nocciole tostate, e caffè in torrefazione. Esprime un carattere speziato e un bel ventaglio di agrumi, dall’arancia sanguinella al chinotto. L’assaggio è accattivante e di volume, dalla vigorosa struttura, vino ampio e profondo, con una bella texture e la mineralità che conduce a un finale in cui il piacevole tono agrumato-amaro lo fa da protagonista.
1999
Annata molto calda, con un inverno mite; poi in primavera la temperatura si alzò ma si ebbe una gelata a maggio che danneggiò dei vigneti e da giugno arrivò il gran caldo. La vendemmia iniziò il 15 settembre e vide, per i tempi, un elevato alcol potenziale (9,9°) e una alta resa.
Grand Vintage Collection 1999
38% Pinot Noir, 31% Chardonnay, 31% Meunier
È il 66° Vintage di Moët dal 1842, definito “maturo, potente, espansivo” e caratterizzato da un’elevata componente di Meunier, una delle più alte storicamente, per via dell’eccezionale qualità. I 22 anni di riposo in cantina conferiscono a questo Champagne una maturità profonda, dove emergono all’olfatto note iniziali scure, speziature dolci di liquirizia e torrone, seguite da sentori di frutta secca, nocciole tostate, moka, caffè, cacao, cioccolato fondente e aromi generosi di uva candita, datteri, miele e caramello. Al palato si sviluppa un’impressionante sensazione di potenza e volume, corpo avvolgente, pieno e allo stesso tempo etereo, con un finale persistente che indugia sulla sensazione deliziosamente amara del limone candito.
Grand Vintage Collection Rosé 1999
48% Pinot Noir (22% di vino rosso), 26% Chardonnay, 26% Meunier
È il 35° Vintage Rosé della Maison. Uno Champagne rosé rotondo e fine che Benoît Gouez definisce “radioso, potente, raffinato”. Il colore è ramato brillante, l’approccio olfattivo rivela profumi maturi di frutta rossa che si spingono fino alla confettura, oltre a una sfumatura di fichi secchi, bouquet floreale, erbe aromatiche, un tocco fumé, sentori di tabacco dolce e note terziarie di cuoio. Il palato è rotondo e gustoso, di bella complessità, ancora una bella freschezza, la matrice fruttata è fusa a un’anima minerale, oltre a un delicato tannino pulente in chiusura, per un finale elegante e piacevole.
1961
Annata dall’inverno mite e umido, ma con delle gelate primaverili, estate calda con temperature elevate che permise una buona maturazione dei grappoli. La vendemmia iniziò il 20 settembre e si effettuò in eccellenti condizioni. È il 42° Vintage.
Grand Vintage Collection 1961
70% di Pinot Noir, 30% di Chardonnay
L’olfatto è spettacolare, molto ricco ed espressivo, con bei profumi dolci di albicocca disidratata, pesca matura, aromi agrumati di arancia tarocco, erbe aromatiche di salvia e tiglio, torrone di Noto, sentori di calvados, pasticceria, caramella mou (toffee), note terziarie di funghi e tartufi, mandorla tostata che rimanda alla vinificazione in legno dei tempi. Al palato è profondo, levigato fine, con una contrapposizione tra il naso maturo e la bocca dove ancora si trova una bella mineralità salina e una freschezza che contribuiscono a costruire un profilo di grande piacevolezza dai rimandi di agrumi canditi. Il finale dalle note iodate è lungo e ammandorlato.