LA BELLE EPOQUE DI PERRIER-JOUËT

Un’occasione unica, una verticale di Belle Epoque, l’iconica cuvée de prestige di Perrier-Jouët, con tutto il fascino di quella bottiglia adornata di anemoni. A condurla lo Chef de Cave Hervé Deschamps coadiuvato dall’istrionico Leo Damiani.

Deschamps è originario di Chouilly ed è entrato in Maison nel 1983, settimo Chef de Cave in 200 anni di storia della Perrier-Jouët. Nel 1993 ha sostituito André Baveret rivelandosi col tempo personaggio di grande spessore, tanto che nel 2016, a 60 anni, è stato nominato dal Ministro della Cultura e Comunicazione francese Audrey AzoulayChevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres”.

Oggi è lui il guardiano dello stile e dell’identità di una Maison nata nel 1811, l’anno del passaggio della grande cometa, dalla storia d’amore tra i suoi fondatori, Pierre-Nicolas-Marie Perrier e la moglie Adélaïde Jouët. Fin dall’inizio la Perrier-Jouët si è contraddistinta per Champagne di grande eleganza, dotati di distintive note floreali. Henri Gallice, discendente dei fondatori, prese le redini della Maison nel 1878 e la Perrier-Jouët nel 1900 produceva più di un milione di bottiglie.

Già dal 1858 i tappi di Champagne di Perrier-Jouët avevano impresso il marchio PJ per evitare la contraffazione e quando Octave Gallice, fratello di Henri, conobbe Emile Gallé (1846-1904) capofila dell’Art Nouveau di Nancy, ebbe la geniale intuizione di chiedergli di adornare le bottiglie in maniera così originale che sarebbe stato impossibile riprodurle: nacque così l’idea del leggendario disegno con anemoni giapponesi bianchi e rosa contornati d’oro in arabesco, che sarebbe stata in futuro l’eterna immagine di Perrier-Jouët. Prodotte quattro magnum nel 1902, ci si rese conto che il processo era terribilmente costoso e il progetto fu accantonato. Nel 1964 André Baveret, Chef de Cave all’epoca, ritrovò in cantina le mitiche magnum di “Belle Epoque 1900” con il disegno originale. Pierre Ernst e Michel Budin desideravano fortemente che fosse quella la bottiglia per la cuvée de prestige di Perrier-Jouët, ma riprodurla non era così semplice, perché l’atelier Gallé aveva nel frattempo chiuso e ogni mastro vetraio interpellato dichiarò che era una missione impossibile. Ma un piccolo artigiano della periferia di Parigi, Jean Bigou, accettò la sfida. Aveva due piccoli forni da dodici bottiglie nel garage di casa e dopo vari tentativi trovò la formula, ancora segreta, per realizzarle. La Belle Epoque nacque una seconda volta.

Con l’aumento della produzione le figlie di Bigou si spostarono in un atelier ad Argenteuil, dotato di cinque cinque forni da 378 bottiglie, continuando ad usare una tecnica manuale ed artigiana. La Belle Epoque 1964 fu presentata Chez Maxime nel 1969 e 500 magnum numerate furono donate agli ospiti. Il lancio ufficiale avvenne all’Alcazar di Parigi per celebrare il settantesimo compleanno di Duke Ellington. Il successo fu immediato, la Belle Epoque colse le vibrazioni e lo spirito degli anni ’60.

Oggi Perrier-Jouët possiede 65 ettari di proprietà, che coprono un terzo del fabbisogno della produzione, quasi esclusivamente in villaggi Grands Crus con 36 ettari coltivati a Chardonnay nei villaggi di Cramant e Avize. La produzione è di circa 3,5 milioni di bottiglie. Ed è lo Chardonnay la firma distintiva dei vigneti Perrier-Jouët, con una media delle vigne che vanno oltre I 30 anni di età.

 

Lo stile Belle époque

Nasce come Blanc de Blancs e si è trasformata nel tempo in un assemblaggio dei vitigni champenois: 50% di Chardonnay, 45% di Pinot Noir e 5% di Meunier. Lo Chardonnay proviene dai villaggi Grand Cru della Côte des Blancs (principalmente Cramant, Avize e Choully) e dona quella eleganza e quella finezza che viene controbilanciata dalla struttura del Pinot Noir di Mailly, Verzy e Ay. Il Meunier arriva da Dizy, nella Vallée de la Marne, villaggio classificato 95% nella scala dei Cru, le cui vigne sono esposte a sud, e regalano uve con una bella ricchezza e quel potenziale che permette di accompagnare perfettamente il Pinot Noir e lo Chardonnay. “Senza il Meunier, avremmo solo due espressioni in tempi diversi dello stesso vino, prima quella dello Chardonnay e poi quella del Pinot Noir. Noi invece cerchiamo un’espressione armoniosa” ci racconta Deschamps.

La fermentazione alcolica, con svolgimento della malolattica su tutti i vini, avviene in piccoli tini di acciaio per Cru e per parcella, che lo Chef de Cave seleziona lasciandosi guidare dal suo intuito, componendo l’assemblaggio definitivo senza ricorrere a prove di degustazioni. Lo champagne matura lentamente a una temperature naturale di 11º nei 10 km di cantine a una profondità di 30 metri ad Avenue de Champagne, nel cuore di Epernay. L’affinamento sui lieviti si protrae per 7/8 anni, il remuage è manuale e dopo il dégorgement viene applicato un dosaggio di circa 9 g/l.

La Belle Epoque è declinata anche in Belle Epoque Rosé (del 1976) e Belle Epoque Blanc de Blancs, per celebrare la fine del secondo millennio con l’annata 1993, elaborata solo con lo Chardonnay di due parcelle mitiche di Cramant: Bourons Leroy e Bourons du Midi.

 

 

VERTICALE DI BELLE EPOQUE

 

 

Belle Epoque 2008

97/100

Chardonnay 50% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 45% (Mailly, Verzy e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 8 g/l. – 6 anni sui lieviti

Bouquet di fiori bianchi, biancospino, tiglio, note fruttate di pesca, pera e Mirabelle, un bell’agrume, con una leggera nota di brioche e sentori di pasticceria. Al palato una bella tensione, vivacità e freschezza. Champagne dinamico e di struttura, effervescenza cremosa, finale lungo con una ben definita espressione di mineralità agrumata di limone e mandarino tipica dello Chardonnay di Cramant e Avize, con una fantastica e seducente persistenza. Champagne complesso ed elegante.

 

 

Belle Epoque 2007

94/100

Chardonnay 50% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 45% (Mailly, Verzy e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 9 g/l. – 6 anni sui lieviti

Profumi di magnolia, fiori bianchi, note agrumate di bergamotto e cedro, pera e pesca bianca matura, fichi, sentori speziati e di ginger, frutta secca, note tostate di caffè, burro di arachidi, polvere da sparo e pietra focaia. Al palato bella freschezza, con una prevalenza dolce di mandorla e note biscottate, burrose di croissant. Lungo finale fresco, integro e cremoso con la dolcezza di frutto contrastata da un’acidità vibrante.

 

 

Belle Epoque 2004

96/100

Chardonnay 50% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 45% (Mailly e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 9 g/l. – 6 anni sui lieviti

Un universo aromatico ed emozionante, delicato, elegante e fresco, il classico bouquet floreale distintivo della cuvée: biancospino e tiglio, zest di limone, aromi fruttati di pera, mela, pesca ma anche albicocca, frutta esotica, ananas, note speziate di zenzero, la dolcezza del miele. Al palato effervescenza setosa, bella freschezza, ritorni gusto olfattivi fruttati, finale potente e sensuale, mineralità profonda e una lunga persistenza.

 

 

Belle Epoque 1999

95/100

Chardonnay 50% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 45% (Mailly, Verzy e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 9 g/l. – 6 anni sui lieviti

Bouquet floreale, fleur d’orange, evolve verso note agrumate di cedro e limone, miele di acacia e di tiglio, sentori di albicocca disidratata, frutta esotica, ananas, mandorla tostata ed erbe aromatiche. L’attacco al palato è elegante e armonico, con la freschezza tipica dell’annata. Non eccessivamente strutturato, ma di ottima beva, finale lungo e ammandorlato con un ritorno gusto olfattivo sapido e una mineralità agrumata e gessosa di grande piacevolezza.

 

 

Belle Epoque 1996

97/100

Chardonnay 50% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 45% (Mailly, Verzy e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 9 g/l. – 6 anni sui lieviti

E’ la prima Belle Epoque di Hervé. Aroma fruttato di pesca e frutta esotica, mandorle tostate, note speziate di zenzero e ginger, sentori terziari di cuoio e note iodate di sale marino. Al palato è complesso, in evidenza la freschezza, ma fine, elegante, teso, originale, con un finale di notevole persistenza aromatica con un gusto retrolfattivo agrumato oltre a sensazioni minerali.

 

 

Belle Epoque 1982

96/100

Chardonnay 49% (Cramant, Avize e Chouilly) – Pinot Noir 46% (Mailly, Verzy e Ay) – Meunier 5% (Dizy). Dosaggio 10 g/l. – 6 anni sui lieviti

Aroma di grande complessità e ampiezza, fiori secchi, frutta matura ed esotica, agrumi canditi, cannella, dolcezze di miele, frutta secca di noce e mandorla tostata, a seguire uno sfondo di tabacco biondo, cacao, tocchi balsamici e speziati, sentori terziari del cuoio. Integro al palato, ancora fresco, di ottima finezza olfattiva, intreccio fruttato, sottofondo tostato. Emergono le note burrose e mielate, brioche e torrone, in equilibrio con le note iodate e sapide in un finale lungo ed elegante con una mineralità fruttata e agrumata di pompelmo.

 

 

perrier-jouet.com