RC RESORT: LA LOMELLINA DI ROBERTO CONTI

Alla fine, ci è tornato. Forse come tutte le anime irrequiete, lo chef Roberto Conti aveva bisogno di attuare il suo dinamismo in una serie di incontri, di esperienze e di fotogrammi che sono diventati memoria ma anche futuro. Quell’agitato dondolio della vita fra il ricordo di ieri e lo slancio al domani si sintetizza in un presente che è, difatto, potente miscela di consapevolezza e desiderio. E così è stato, anche per lo chef Conti. Originario di Cassolnovo, nel pavese, ha attraversato i regni di grandi maestri dell’alta cucina italiana, finendo per diventarlo anche lui. Ottenuta la stella Michelin al Trussardi alla Scala, si è mosso alla volta di Parma, per fare oggi ritorno a casa.

Lo Chef Roberto Conti

Il progetto condiviso con il socio e imprenditore Elio Stangalino e con il Manager Nicolò Paludo si chiama RC Resort Luxury & Relax e abita nella Lomellina, precisamente a Mortara. Una terra, questa, che accoglie il riverbero culturale e fisionomico delle regioni limitrofe; una terra che indossa abiti piemontesi e sorride alla maniera degli emiliani, seppur la voce e le grandi mani callose siano inconfondibilmente lombarde. L’estensione delle sue pianure ha un che di pacifico, capace di invitare al respiro mentre si osserva il pittoresco rincorrersi delle striature del cielo al tramonto, spesso riflesse nelle risaie allagate in primavera.

La suite dell’ RC Resort Luxury & Relax

Ha visto la luce nel gennaio 2020, l’RC Resort, a fronte di un lavoro iniziato nel 2018. Niente è stato lasciato al caso. Nicolò Paludo, biellese di origine, ha avuto un percorso del tutto simile a quello di Roberto Conti, percorrendo lo Stivale alla ricerca di tutte quelle esperienze lavorative che gli permettessero di crescere continuamente, come professionista e come uomo. Oggi Nicolò è il General Manager dell’RC Resort, che porta nella scelta degli arredi, nelle partnership con prestigiosi enti, nella selezione dei distillati e nei dettagli più minuziosi il segno del suo gusto e della sua esperienza.

 

Da sinistra: il General Manager Nicolò Paludo, lo Chef Roberto Conti, la Chef de Rang Paola Tessitore e il Maitre Benito Langella

La struttura ha mantenuto un aspetto rurale, impreziosendo l’anima agreste con un delicato tocco di eleganza, come si nota dalla suite e dal Ristorante Gourmet, ma anche dalla sala da pranzo e dalla tanto semplice quanto graziosa sala dedicata attualmente alle colazioni. Tutto, qui, è in divenire, in trasformazione continua verso il mutevole percorso di una crescita, esattamente come gli individui che costruiscono e muovono questa realtà. Sono 16 le camere, site all’interno della proprietà e circondate dal giardino, dal lago e dal silenzio.

Entrare nel Ristorante Gourmet, che ospita circa 25 coperti, significa essere introdotti nell’universo di Roberto Conti. La sua firma viene affissa alla materia prima più disparata, armonizzata in uno spartito riconoscibile per la grana fine e l’incisività delle partiture. I piatti di Roberto si sviluppano a partire da ingredienti ricercati così come da quelli più contadini, raccontati in una chiave di sapori che ripropongono spesso la leggerezza del palato, con una piacevole insistenza sull’acidità. Ne sono un esempio Iodio (insalata liquida con maionese di ostrica, cetriolo fermentato e mela verde) o il Risotto allo zafferano, passion fruit e fave di cacao. L’Assoluto di carciofo (tortello farcito con crema di carciofo sardo, accompagnato da un’insalatina di mammole romane e da un carciofo di Albenga all’agro) incarna l’equilibrio del gusto, mentre lo Scampo, oro e zenzero è pura eleganza. La Lepre à la Royale è “semplicemente” storia, la storia di una cucina fatta per appagare e coinvolgere, ancora più che sbalordire, dove la creatività rimane fortunatamente ancora al servizio dell’ancestrale piacere del palato senza deformarsi in un’estranea costrizione intellettuale ed esserne sopraffatta.

Risotto allo zafferano, passion fruit e fave di cacao

L’esperienza all’RC Resort si può raccontare come una sintesi di ruralità ed eleganza, un’interpretazione fine di ciò che può rappresentare oggi un territorio di pura tradizione agricola. Protetta dai fiumi, animata dalle risaie e sorvegliata da castelli e campanili, la Lomellina si prepara a una sorta di rivincita, che passa innanzitutto dall’orgoglio di essere stata scelta da persone quali Roberto e Nicolò come nuova “casa”, come posto in cui investire e, forse ancora più importante, come posto in cui esercitare il proprio talento. Un talento che è riservato alle opere condotte in grande e che, qui, non sarà da meno. Perché qui, all’RC Resort, tutto è convogliato verso la più sublime delle dedizioni: l’accoglienza.

 

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