BARONE PIZZINI: BAGNADORE RISERVA 2011

Barone Pizzini, una delle aziende vinicole più antiche della Franciacorta ed anche la prima ad aver adottato i metodi dell’agricoltura biologica stimolando la biodiversità per la coltivazione e il nutrimento della vite, ha presentato Bagnadore Riserva 2011 non dosata: oltre 70 mesi di affinamento, 20.000 bottiglie prodotte con rigore e tanta pazienza, oltre che con un’accurata selezione delle uve, leggero passaggio in legno, e nessun dosaggio.

Cantina Barone Pizzini

Bagnadore è un blend di uve Chardonnay 60% e Pinot Nero 40%, provenienti da un unico vigneto, il Roccolo, con piante di oltre vent’anni,che godono dei benefici della collocazione geografica nei pressi di un bosco che mitiga il clima, garantendo un’ottima escursione termica e favorendo la biodiversità.
Le uve vengono vendemmiate separatamente, pressate e vinificate 8 mesi in barrique e 8 mesi in vasche inox, dove maturano prima di essere assemblate. Ha colore giallo paglierino con note dorate e con un finissimo perlage. Al naso prevalgono i profumi eleganti dello Chardonnay, dominato da note agrumate, spezie, ed erbe aromatiche. Al palato ha invece la ricchezza e la potenza del Pinot Nero, è pieno, di grande struttura e dal retrogusto duraturo.

Il Bagnadore oltre a rappresentare ed interpretare nel migliore dei modi la nostra filosofia aziendale è anche un vino a cui sono particolarmente affezionato. Questa Riserva nasce infatti per volontà di mio padre Pierjacomo, tra i fondatori della Barone Pizzini, con lo scopo di celebrare appunto la nostra famiglia, detti i Bagnadore, dal nome del torrente che scorre accanto alla nostra dimora quattrocentesca di Marone, sul lago d’Iseo” ha affermato Piermatteo Ghitti, Amministratore Delegato della Barone Pizzini.

Francesca Negri

La prestigiosa bollicina è stata presentata in anteprima presso il ristorante Carlo Magno: una serata iniziata con Bagnadore 2012, per l’occasione aperto con la tecnica del sabrage da Francesca Negri (giornalista, wine tutor, scrittrice e deus ex machina di Sabrage Academy) e da alcuni ospiti presenti sotto la guida della stessa Francesca.
A seguire la cena preparata dallo chef Beppe Maffioli con un menu della tradizione composto da casoncelli bresciani, coregone con sarde, capperi e olio del Garda, polenta di mais nero spinato, accompagnato da Bagnadore delle annate 2011-2009-2008. Il dolce, mousse al mascarpone e limone con frutti di bosco, è stato invece offerto dal maestro Iginio Massari, che ha fatto assaggiare ai commensali il suo panettone con arance candite e cioccolato abbinato a Verdicchio Castelli di Jesi Passito Biologico 2016 Curina Pievalta.

Piermatteo Ghitti (a destra) e Silvano Brescianini (a sinistra) davanti all’ingresso della cantina Barone Pizzini

Quella del 2011 è stata in Franciacorta un’annata che ha riservato interessanti sorprese. Da un punto di vista climatico la primavera è stata calda mentre l’estate fresca e piovosa, questo ha causato una precoce maturazione delle uve, che è però poi rallentata e proseguita gradualmente. Le favorevoli condizioni climatiche hanno permesso l’ottenimento di basi spumante di eccellente qualità, tanto che viene concessa la riserva vendemmiale. Le condizioni si sono rivelate ottimali anche per la composizione acidica e la concentrazione del prodotto. Oltre alle ideali condizioni climatiche, il successo dell’annata è legato anche ad una maturità aziendale che ci ha permesso di raggiungere degli ottimi risultati” ha concluso Silvano Brescianini, General Manager dell’Azienda.

Bagnadore 2011 sa convincere al primo sorso e ha già ricevuto numerosi riconoscimenti nelle guide enologiche del 2020: 3 bicchieri dal Gambero Rosso, 4 viti dell’AIS, 5 Grappoli da Bibenda, tra i Migliori Spumanti da L’Espresso 2020, Vino Slow da Slow Wine e Corona da Vini Buoni d’Italia di Touring Club.

 

 

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