CASANOVA 2019 BARONE CORNACCHIA
La storia della cantina parte da lontano, è certamente una delle aziende più antiche d’Abruzzo, alla fine del XV secolo la famiglia Cornacchia riceve dal Re di Napoli il titolo baronale e il compito di controllare i vasti feudi intorno alla Fortezza di Civitella al confine del Regno dei Borboni. Con l’Unità d’Italia ci si trasferisce in località Torri, dove in un vero e proprio borgo – oggi dimora della famiglia e sede dell’azienda – si produce olio e vino. Ci si affida in tempi non sospetti a bravi consulenti, si punta alla qualità. Dopo quattro generazioni l’azienda si fa portavoce delle uve tipiche per produrre vini che diano il giusto risalto a queste terre tra mare e montagna. Pecorino, Trebbiano, Passerina, Montepulciano a cui si affiancano anche varietà internazionali, Cabernet Sauvignon e Merlot, per dar vita a un potente e strutturato Controguerra Rosso, piccola denominazione della regione. Filippo e Caterina Cornacchia come subentrano nella gestione dell’azienda al padre, decidono di puntare sulla sostenibilità, i 60 ettari di vigneti sono bio e tutte le referenze hanno anche la certificazione lCEA. Per stare al passo con i tempi ci si confronta anche nella produzione di un vino macerato, nudo.
JAMES’ TASTING
CASANOVA 2019 BARONE CORNACCHIA
90/100
Un Trebbiano d’Abruzzo per andare oltre se stessi, per vedere una parte nuova dell’uva. Si scelgono quelle provenienti da una singola vigna, Il lago, la più antica della Casa. Piante vecchie, rese basse. Dopo qualche prova di fermentazione spontanea ci si convince e si decide di avviare la produzione. Resta per dodici mesi in acciaio inox, batonnage frequenti portano in sospensione le fecce. Il risultato? Una sensazione di maggiore complessità nel centro bocca, un glifo di sale proietta il sorso su note decisamente già croccanti e vinose, la balsamicità riaffiora nel finale mimandosi a sensazioni fumé.